I Classici: “Harry Potter”

<< Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.>>[1]

 

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Katerina Graphics

 

Potrei scrivere un trattato su questa storia, perché niente prima né dopo mi ha emozionato così profondamente!
7 libri (tradotti in 77 lingue + altri 4 di contorno), 8 film, un fandom che va oltre i confini terracquei e milioni, ma che dico, miliardi, di curiosità e spin off[2], e ancora non si spegne la fiamma dell’interesse.

 

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 Graphic by: Federica
Corvonero:  I membri di questa casa sono caratterizzati dal loro ingegno. Sono molto eccentrici e risultano alle volte incompresi, ma sono comunque in grado di stringere molte amicizie. Le caratteristiche che contraddistinguono un Corvonero sono l’individualità e la creatività. I’elemento della casa è l’aria. Il fantasma della casa è la Dama Grigia. La loro sala comune è situata nella Torre Corvonero, e per avervi accesso si deve rispondere correttamente ad una domanda che ti verrà posta da un batacchio di bronzo a forma d’aquila. all’interno, la sala comune è molto luminosa e piena di finestre. 
Tassorosso (ritradotto con Tassofrasso in alcune edizioni): Tassofrasso è la più completa delle case, premiando il duro lavoro, la pazienza, l’amicizia. la tolleranza e la correttezza più di qualunque altra qualità dei suoi membri. La Sala Comune di Tassofrasso  si trova nel seminterrato del Castello di Hogwarts affianco alle cucine della scuola. L’ingresso della sala comune di Tassofrasso è situato nello stesso corridoio tramite cui si accede alle cucine di Hogwarts. La seconda botte dal basso, nel mezzo della seconda fila, si aprirà se colpita al ritmo di Tosca Tassofrasso. Il sistema di sicurezza per respingere i non-Tassofrasso fa in modo che, se si bussa sulla botte sbagliata, o se si batte un numero sbagliato di volte, il coperchio di uno degli altri barili salti via, inondando l’intruso di aceto.
Serpeverde: Fondata da Salazar Serpeverde, è composta per lo più da studenti Purosangue, a causa della diffidenza del suo fondatore per i Maghi e le Streghe Nati Babbani. In questa Casa, si trovano studenti a cui piace esibire le proprie abilità. Le principali caratteristiche dei Serpeverde sono l’astuzia, l’ambizione e l’intelligenza, ma hanno anche un forte senso di auto-conservazione. Questo significa che i Serpeverde tendono a esitare prima di agire, soppesando tutti i risultati ottenuti (e che peso avranno questi risultati su loro stessi). La sala comune di Serpeverde si trova nei sotterranei di Hogwarts ed è la terza camera più grande del castello.
Grifondoro: Tutti i Grifondoro sono coraggiosi e nobili d’animo. Amano far rispettare la giustizia e lanciarsi in sfide, proprio per questo, spesso finiscono nei guai. Sono conosciuti anche per essere leali, cortesi e rispettosi nel confronto degli altri. La Torre di Grifondoro si trova dietro il ritratto della Signora Grassa, al settimo piano.

 

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C’è qualcosa di magico in una narrazione che va oltre se stessa, che irradiandosi dalle pagine si espande nella realtà dei luoghi, degli odori, della quotidianità.

La prima volta che ho avuto tra le mani il primo libro della saga di Harry Potter, non avevo la minima idea del tesoro che si celava in quel piccolo tomo, eppure ho subito provato un affetto puro, sincero, indescrivibile, per ogni singolo personaggio che ho incontrato, per ogni riga, virgola e scoperta.

« “Questa cicatrice se la terrà per sempre”
“E lei non può farci niente Silente?”
“Anche se potessi, non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili. Anche io ne ho una, sopra il ginocchio sinistro, che è una piantina perfetta della metropolitana di Londra.”» [3]

Una favola per adulti.  Che poi io allora, tanto adulta non lo ero.
Era il 2000, sono passati ben 16 anni, e forse sono pochi per ritenerlo un “grande classico”, ma lo è per me.
Senza Harry e le sue innumerevoli avventure non sarei la persona che sono!
La magia è realtà: forse non come nei libri con bacchette, incantesimi e pozioni, ma con le parole J.K. Rowling[4] ha saputo creare un universo narrativo che mi ha trasportato in un mondo migliore, che mi ha accompagnato nell’adolescenza e mi ha consolato nei momenti di sconforto, fatto ridere quando ne avevo più bisogno, commosso e ferito e fatto arrabbiare.

0e54f2b844dbefe194c74bd57aa7341bE che oggi, a 16 anni di distanza, ancora mi emoziona come la prima volta. Ancora mi fa ridere e piangere e scoprire il valore dell’amicizia, del coraggio, del sacrificio.
Per questo non mi vergogno di dire che colleziono oggetti della saga, mi vesto con gli abiti di Hogwarts, sono andata a Londra per il tour e mi sono sentita incredibilmente viva nel ripercorrere gli stessi passi dei protagonisti e degli antagonisti.

Mi sono così affezionata a queste persone che alla fine del sesto (Harry Potter e il principe mezzosangue) il più avvincente, il più bello e il più rovinato dal cinema, ho litigato con la mia famiglia in difesa del professor Piton.

 

Intervistatore: “Piton era l’unico Mangiamorte in grado di produrre un Patronus completo?
J.K. Rowling: “Si, perché un Patronus viene usato contro la magia nera che generalmente i Mangiamorte creano. Quindi i Mangiamorte non hanno bisogno dei Patronus.”

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Katerina Graphics


Intervistatore: Piton è buono o cattivo? Dopo sette anni a Hogwarts, finalmente scopriamo che Severus Piton, sebbene con una certa riluttanza, ha sempre lavorato per proteggere Harry. Ma è davvero una brava persona?”
J.K. Rowling: “Non lo vedo come un eroe. Non è un personaggio buono… È un uomo complicato.”
Intervistatore: “Hai detto che Piton è crudele, perfido e prepotente, ma è anche tremendamente coraggioso e capace di amare.”
J.K. Rowling: “Come sappiamo dall’epilogo, Harry vede veramente del buono in Piton… C’è redenzione. Volevo che ci fosse redenzione e volevo che ci fosse perdono. E Harry perdona, pur sapendo che Piton lo ha odiato senza motivo fino alla fine.”[5]

Io non so quante storie siano in grado di fare questo: trasformarsi in realtà!
È una saga che va letta ai bambini, che devono leggere gli adolescenti e che va ripresa con gli occhi di adulto.
Coraggio, lealtà, solidarietà, senso del dovere, amore, sono concetti che prendono concretezza mano a mano che la storia si dipana e avanza verso la conclusione.
Quanti personaggi non arrivano al settimo, straziante, capitolo, quanta perdita per ristabilire la pace.
Quanta verità in un mondo fiabesco, magico, irreale.

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È una storia che insegna moltissimo e che ci parla seppur indirettamente di tantissime questioni importanti: il razzismo, la violenza, la politica corrotta, l’ipocrisia. E lo fa attraverso un bambino che cresce con il lettore, che combatte contro qualcosa di estremamente più grande di lui, e che non si arrende: mai!

J.K. Rowling: “Harry e Voldemort sono lontanamente imparentati attraverso i Peverell. Ovviamente, quasi tutte le famiglie magiche sono imparentate, se risaliamo alle loro origini attraverso i secoli. Come è stato spiegato nei ‘Doni della Morte’, il sangue dei Peverell scorre in moltissime famiglie magiche.”[6]

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Devo così tanto a questa saga che non riesco ad esprimerlo con semplici parole, posso solo sperare vivamente che tutti la leggano, che portino il messaggio che la vera magia è essere se stessi e non avere paura di ammetterlo, e mi dispiace molto dover dire che i film non hanno minimamente reso giustizia! Non c’è neanche la metà di questi valori portanti, di questa MAGIA.

Perciò prendete i libri, sistematevi comodi, circondatevi di caramelle tutti i gusti +1, ciocco rane, burro birra e lasciatevi consolare, divertire, rapire da questo immenso classico.

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Credi nella magia, Babbano!

“<<Dopo tutto questo tempo?>>
<<Sempre!>>”
[7]

 

 


[1] Dal libro Harry Potter e la pietra filosofale.
[2] Per quei pochissimi Babbani che non hanno letto i libri né visto i film: http://it.harrypotter.wikia.com/wiki/Harry_Potter_Wiki  questa è la miglior fonte di informazioni che potrete mai trovare sul web.
[3] Dal libro Harry Potter e la pietra filosofale.
[4] J.K. Rowling è nata il 31 luglio del 1965 allo Yate General Hospital in Inghilterra ed è cresciuta a Chepstow, Gwent, dove ha
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frequentato il liceo Wyedean Comprehensive.
I suoi genitori, Peter James Rowling e Anne Volant Rowling, all’epoca diciottenni londinesi, si incontrarono per caso su un treno che partiva dalla stazione King’s Cross a Londra diretto a Arbroath in Scozia dove ha vissuto. La scrittrice ci tiene particolarmente alle sue origini scozzesi. Durante la sua infanzia, Joanne dimostra una notevole e spiccata fantasia, divenendo autrice di numerosi racconti: a 6 anni scrisse la storia di Rabbit, un coniglio malato di morbillo, mentre a dodici anni scrisse un romanzo che trattava di sette diamanti maledetti. Dopo la laurea ad Essex in studi classici, traslocò a Londra per lavorare come ricercatrice ad Amnesty International. Iniziò a scrivere la serie di racconti di Harry Potter nell’attesa di un treno in ritardo durante il tragitto da Manchester a London King’s Cross e, nei cinque anni successivi, tracciò le trame di ciascun libro e iniziò la stesura del primo racconto.
Oltre ad essere insignita dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico (OBE) per i servizi alla letteratura per ragazzi, J.K. Rowling ha anche ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui il Premio Principe delle Asturie per la Concordia, il Premio francese Légion d’Honneur e il Premio Hans Christian Andersen, ed è intervenuta in qualità di relatrice principale presso l’Università di Harvard, Stati Uniti. Sostiene un gran numero di cause benefiche attraverso il proprio fondo fiduciario appositamente istituito, Volant, ed è la fondatrice del Lumos  , un’associazione benefica creata allo scopo di trasformare le vite dei bambini più disagiati.
Il 31 agosto 2010 la Rowling (oltre a supportare la Multiple Sclerosis Society ) ha donato 10 milioni di sterline per favorire la creazione di una clinica specializzata nella ricerca sulla sclerosi multipla, malattia che ha ucciso, all’età di 45 anni (stessa età della scrittrice al momento della donazione), sua madre Anne, alla quale verrà appunto dedicato il nome del centro: http://annerowlingclinic.com/ . Quest’ultimo sarà collocato presso l’Università di Edimburgo, che l’autrice spera diventi un “centro di eccellenza mondiale di neurologia”
J.K. Rowling ha ricevuto un gran numero di onorificenze e premi, tra cui:
-Author of the Year and Lifetime Achievement Award (Autrice dell’anno e riconoscimento alla carriera), British Book Awards, 1999 e 2008
-Booksellers Association Author of the Year (Autrice dell’anno), 1998 e 1999
-Ordine dell’Impero Britannico (OBE), 2001
-W H Smith Fiction Award, 2004
-Premio Principe delle Asturie per la Concordia, Spagna, 2003
-Blue Peter Gold Badge, 2007
-Relatore principale, Università di Harvard, Stati Uniti, 2008
-The Edinburgh Award, 2008
-James Joyce Award, University College Dublin, 2008
-South Bank Show Award for Outstanding Achievement, 2008
-Chevalier de la Legion d’Honneur: Francia, 2009
-Premio Hans Christian Andersen, Danimarca, 2010
-Laurea honoris causa dell’Università di Exeter, dell’Università di St Andrews, dell’Università di Napier, dell’Università di Edimburgo, del Dartmouth College USA, dell’Università di Harvard USA, dell’Università di Aberdeen.
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Le opere:
-“Harry Potter e la Pietra Filosofale” fu pubblicato da Bloomsbury Children’s Books a giugno del 1997 .
“Harry Potter e la Camera dei Segreti” fu pubblicato a luglio del 1998 e rimase al numero uno delle classifiche dei libri best seller in edizione rilegata per adulti per un mese dopo la sua pubblicazione.
“Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban” fu pubblicato l’8 luglio del 1999 e riscosse un successo planetario e un’attenzione mediatica di proporzioni colossali. Il libro rimase al numero uno nelle classifiche dei libri best seller in edizione rilegata per adulti per quattro settimane, mentre allo stesso tempo “Harry Potter e la Pietra Filosofale” scalò le classifiche dei paperback (libri in brossura).
“Harry Potter e il Calice di Fuoco”, il quarto libro della serie, fu pubblicato in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia l’8 luglio del 2000 con una prima tiratura record di 1 milione di copie per il Regno Unito e 3,8 milioni di copie per gli Stati Uniti. Superò rapidamente tutti i record di vendita come libro più venduto nel primo fine settimana di pubblicazione.
“Harry Potter e l’Ordine della Fenice”, il quinto libro della serie, fu pubblicato in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia il 21 giugno del 2003. Pubblicato in versione paperback il 10 luglio del 2004, è il libro più lungo della serie, 766 pagine, e superò i record segnati da Harry Potter e il Calice di Fuoco come libro più rapidamente venduto della storia.
“Harry Potter e il Principe Mezzosangue”, il sesto libro della serie, fu pubblicato nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in altri paesi anglofoni il 16 luglio 2005 e ottenne gli stessi record di vendita.
“Harry Potter e i Doni della Morte”, il settimo e ultimo libro della serie, fu pubblicato nel Regno Unito, Stati Uniti e altri paesi anglofoni il 21 luglio del 2007. Il libro ha superato tutti i record di vendite nel Regno Unito e negli Stati Uniti, con 8,3 milioni di copie vendute nelle prime 24 ore e 11,5 milioni nei primi dieci giorni.
[5] Bonus MSNBC/Web Only Intervista, 30 luglio, 2007.
[6] Bloomsbury Online Chat, 30 luglio, 2007 .
[7] Dal libro Harry Potter e il Principe Mezzosangue.

9 pensieri riguardo “I Classici: “Harry Potter”

  1. L’ha ripubblicato su Thr0ugh The Mirr0re ha commentato:

    Always.

    Non penso mi stancherò mai di questa saga. Di rileggerla e riscoprirla. Di appassionarmi, piangere, ridere, arrabbiarmi con questi magnifici personaggi.

    Sarà sempre il mio grande amore letterario.

    "Mi piace"

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