La prima volta che sono stata in uno studio tv sono rimasta incantata dalle luci abbaglianti, dai pannelli multicolore e…. dai truccatori, i suggeritori, i gobbi, e altri mille artefatti che si impegnavano a rendere vero ciò che c’è di più finto.
Ingenua, ero convinta che il quiz al quale stavo partecipando con la mia classe, fosse uno spunto educativo e divertente per imparare qualcosa di nuovo. Ma poco prima che la luce rossa segnasse il REC, un producer (che allora si chiamava “schiavo del regista” ) venne a darmi le risposte.
Non le domande, le risposte!!!!
Ancora oggi ne rimango indignata!
Prima di tutto perché le avrei sapute pure da sola!
Secondo perché era tutto un imbroglio! Doveva vincere la mia squadra perché “più telegenica” rispetto a quella avversaria.
Tutto qua.
Nessuno merito.
Il mio “tifo” da spettatrice era del tutto superfluo, anzi, ridicolo, a pensarci, giacché era già tutto deciso, tutto fatto.
Fu allora, a nove anni, che capii che la tv non aveva niente a che fare con il teatro, nel quale avevo visto le persone recitare la realtà, in televisione si recitava la finzione.
E pure male.
Da allora sono stata in programmi di vari generi e svariati canali, ed è sempre così: tutto pronto e impacchettato, tutto finto.
Conosco ancora qualche ingenuo che crede che la tv dica sempre la verità, sono pochi, ma ci sono. Una categoria vagamente più ampia è chi confida che la tv dica qualche volta la verità.
Un po’ mi fanno tenerezza queste persone. Un po’ mi fanno rabbia.
Ad ogni modo quando facendo zapping in una annoiatissima notte d’Estate nella quale fra zanzare e sudore non se ne parlava di dormire, sono finita per caso a guardare una serie tv che palesa senza mezzi termini tutte le bugie, i sotterfugi, le malizie che ci sono nella produzione di uno show, in particolare dei cosiddetti “reality”, non ho potuto fare a meno di restarne affascinata, incantata.
Finita la trasmissione sono rimasta insonne, ma invece di rigirarmi affannosamente nel letto, mi sono alzata, ho preparato i pancakes*, e ho cercato sul computer la geniale serie tv, unReal[1].
Inutile dirvelo, l’ho finita quella notte stessa!
Per fortuna sono in produzione altre due stagioni, che si prospettano ricche quanto la prima.
Perché guardarla? Innanzitutto per aprire un po’ gli occhi se non lo aveste già fatto, su tutto quello che ci propinano ogni giorno…. Questa serie tv è uno sguardo assolutamente ingegnoso dietro le quinte di tutto ciò che si finge vero!
Rachel Goldberg ritorna come produttrice nella nuova stagione di Everlasting, un popolare reality show negli Stati Uniti, dopo averlo abbandonato l’anno prima per problemi d’alcolismo. Con una reputazione da ricostruire e con la produttrice esecutiva Quinn King che le sta addosso, Rachel dovrà tornare a fare quello che le riesce meglio – manipolare i concorrenti – per creare la stagione più appassionante dell’intero show.[2]
E poi per il cast!
Shiri Appleby finalmente in un ruolo che non la fa apparire come una bambolina di porcellana; Constance Zimmer un’attrice poliedrica e carismatica; e poi Freddie Stroma, Gentry White, Johanna Braddy e Josh Kelly, emergenti ma con un potenziale davvero elevato.
Ero consapevole di quanto i producers manipolassero le vicende, ma sono rimasta comunque sconvolta nel vederlo così scoperto, senza filtri. “The show must go on” di fronte a problemi come alcolismo e droghe, di fronte ad abusi, perfino di fronte alla morte.
Tutto è concesso.
Tutto fa tv.
Perché la tv non dice MAI la verità!
Pancakes all’arancia e brandy
(la ricetta è una mia variante dei tradizionali pancakes)

Ingredienti (per circa 4 persone) :
-5 uova
-50 g di burro
-25 g di zucchero
-1/2 litro di latte
– 1 pizzico di sale
-125 g di farina
– buccia grattugiata di 2 arance
-5 cucchiai di brandy
– succo di 1 arancia
Procedimento:
Noi setacciamo la farina e poi aggiungiamo il latte con 25g lo zucchero, le uova e un pizzico di sale. Facciamo sciogliere 50 g di burro e aggiungiamo alla miscela battere tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pastella liscia Nel frattempo scaldiamo una padella con un po di burro poi versiamo una piccola quantità di pastella (circa 2 cucchiai o solo sufficiente a coprire la base) nella padella e lasciamo cuocere fino a doratura su un lato poi capovolgiamo e cuociamo dall’altra. Ripetiamo questo processo finché tutta la miscela è stata utilizzata – dopo di ché mettiamo le frittelle su un piatto.
Per la salsa sciogliamo 50 gr di zucchero e 50 g di burro in una padella – aggiungendo la scorza di arancia e lasciando caramellare. Quindi aggiungiamo il succo d’arancia e brandy e continuiamo il riscaldamento per ridurre un po’
la salsa.
Servire accompagnati da scorzette d’arancia e del buon brandy, possibilmente su una terrazza assolata.
Ho avuto un’esperienza simile in uno show in televisione e ci sono rimasto malissimo
questa serie tv però non la conoscevo, sembra interessante
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L’ha ripubblicato su Thr0ugh The Mirr0re ha commentato:
Ingenua, ero convinta che il quiz al quale stavo partecipando con la mia classe, fosse uno spunto educativo e divertente per imparare qualcosa di nuovo. Ma poco prima che la luce rossa segnasse il REC, un producer (che allora si chiamava “schiavo del regista” ) venne a darmi le risposte.
Non le domande, le risposte!!!!
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