“Bagel, Caffè & Avvocati nella ‘Grande Mela’ “

C’è stato un tempo, verso la fine della scuola, in cui mi era venuta una mezza idea di fare l’avvocato. La divorzista, per la precisione.
Mi sembrava un posto di lavoro sicuro. Una professione accettata dalla società e soprattutto remunerativa vista il numero esponenziale di separazioni!
Poi però l’idea di studiare latino per altri cinque anni, mi ha un po’ sconfortato, l’aver assistito a un vero processo civile, lungo, noioso, assolutamente diverso dall’immagine frizzante e avventurosa che ne dava la tv, mi ha convinta a cambiare strada.

GIF Project/The Loop

La verità è che mi ero fatta molto influenzare dall’apparenza, dal lustro che la professione ha sempre avuto tramite i media, nei quali sono persone autoritarie, bellissime, occupatissime, che si occupano di casi simbolo, importanti, difficili. Nessuna serie tv ha mai fatto vedere gli avvocati discutere del prezzo di una riparazione nel condominio tal de tali. Anche in quel caso si scopre sempre qualcosa di più grosso dietro, il condominio come minimo è il rifugio segreto di una banda di trafficanti… 

Un processo nella fiction, fra colpi di scena, testimoni a sorpresa, giudici corrotti… è sempre qualcosa di avvincente, ma, nella sua spoglia realtà, è una delle cose più noiose che abbia mai visto. Ore ed ore di parole in burocratese, di domande, sempre le stesse poste all’infinito, e di risposte confuse, smozzicate.
Ma chi è che nella realtà si ricorda dov’era e cosa faceva l’8 ottobre del 1976????
Suvvia!

A meno che non siano date come l’11 Settembre 2001, è improbabile che le testimonianze siano così perfette. Io a malapena mi ricordo cosa ho mangiato ieri a cena!

Uno dei miei avvocati della tv preferiti poi, è completamente fuori di testa! Perciò forse che la professione mediata e quella reale non corrispondessero inconsciamente lo sapevo benissimo. Anche perché se venissimo difesi dallo studio Cage & Fish staremmo a cavallo…. Fra intrighi personali, visioni, voci nella testa e segreti, è già tanto se ricordano di averlo un cliente.
Di chi sto parlando?
Davvero non lo avete capito?
Ma di ALLY MCBEAL, of course!!!!

“Il fatto che tutto ciò che passava per la testa di Ally fosse mostrato sullo schermo (i suoi stessi pensieri sono espressi ad alta voce) e la comicità non-sense hanno contribuito in modo determinante alla popolarità della serie.”, dice wikipedia, ma per me non è solo questo.

E’ che Ally è una di noi!
Imbranata quanto basta a renderla adorabile, svitata ma non troppo, eccentrica ma determinata sul lavoro.

E poi la colonna sonora di Barry White*, quella sì ha contribuito a farci amare questa serie!!!

 

*

 

Rispetto a tutte le altre versioni di legal-drama televisivi, Ally McBeal ha i toni della commedia vera e propria, non c’è una morale come in Law & Order, né una vena politica come in The Good Wife, non ci sono i ritmi di HTGAWM, ma i tempi comici degli Anni Novanta, che rendono questa serie tv quasi vintage ormai. Eppure rimane una delle mie preferite, nonostante guardarla in tv sia stata una fatica con i continui spostamenti di canale, di orario, di stagione! 

In Italia l’hanno molto sottovalutata al tempo, mentre in America è un telefilm di vero culto e le massime dei primi attori vengono citate un po’ ovunque; in particolare quelle di Richard,  definite da lui stesso Fishisms (nella versione italiana “marchio di fabbrica”) e quelle di Ally, chiamate McBealisms. Nella serie sono passati Robert Downey Jr., sostituito da Jon Bon Jovi per problemi di droga, Matthew Perry, Mariah Carey, Elton John e Sting che hanno recitato in piccoli ruoli.
Tutti volevano essere parte dello show!!!

 

Dato che ora è possibile bersela tutta d’un fiato come un Caffè[1], vi consiglio di preparare dei gustosissimi bagel newyorkesi**, stendervi sul divano e fare un binge-watching nelle pigre mattine delle domeniche primaverili; perché Ally è assolutamente una ragazza da primavera, coi suoi amori imperfetti, le gaffe, i sogni ad occhi aperti, la New York incantata e incantatrice del periodo d’oro (prima della crisi!), il karaoke al bar sotto lo studio, i gossip con Elaine!


Ally McBeal was ahead of its time in depicting women's inner ...Disgraziatamente fare l’avvocato nella realtà non è così divertente e non credo ci sia tempo per tutti questi inciuci e bevute tra colleghi, ma rivedendo Ally McBeal mi torna sempre in mente la mia piccola parentesi, mi piace, mi dà sempre l’idea di avere un piano B… o almeno mi torna l’idea di scrivere io stessa una serie tv legal, sulla sua scia. Anche perché purtroppo la serie fu cancellata bruscamente perciò il finale, come molti prima di questo, è deludente….

…ma non fatevi scoraggiare perché ci sono 5 stagioni meravigliose con le quali ridere, ridere, e piangere, e poi ridere, ridere, ridere di nuovo…

 

giphy

 

 

**Bagel “New York style”
(la ricetta è  presa da un ricettario di Expo 2015)

 

36_ally mc bealIngredienti per 5 bagel:
– 375g di farina 0

– 190ml di acqua tiepida
– 1/2 bustina di lievito di birra in polvere
– 2 cucchiai di miele
– 1 cucchiaio di fecola di patate
– semi di sesamo nero
– sale fino
– 2 cucchiai di olio d’oliva

Per il ripieno:
– 200g di salmone affumicato

–       aneto
– 160g di formaggio cremoso

Procedimento:

Mescoliamo insieme la farina, il lievito e mezzo cucchiaio di sale, a parte misceliamo l’acqua con l’olio e 1 cucchiaio di miele.
Uniamo insieme i due composti e impastiamo fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo. Dividiamo l’impasto in cinque parti e diamo ad ognuna la forma di una pallina. Ricaviamo da ogni pallina un salsicciotto lungo circa 25cm, poi appiattiamo una delle due estremità. Avvolgiamo l’estremità appiattita attorno all’altra estremità e sigilliamo bene l’impasto fino ad ottenere una ciambella chiusa. Adagiamo i bagel così ottenuti su un vassoio rivestito di carta da forno e lasciamoli lievitare a temperatura ambiente per circa 1h, dopo averli coperti con della pellicola da cucina. In una pentola facciamo bollire 3l d’acqua con un cucchiaio di miele, un cucchiaio di fecola e due cucchiai di sale.
Immergiamo i bagel lievitati nell’acqua bollente due alla volta e facciamoli bollire per 1′, poi giriamoli dall’altro lato e lasciamoli bollire per 30”.
Scoliamoli con una schiumarola e adagiamoli su una teglia rivestita di carta da forno. Decoriamo ognuno con semi di sesamo nero a piacere. Accendiamo il forno a 225°C e mettiamo sul fondo un pentolino pieno d’acqua. Quando il forno raggiunge la temperatura, abbassiamo a 210°C e inforniamo i bagel per 25′ circa o finché non diventano dorati in superficie.Trasferiamo i bagel su una gratella e lasciamoli raffreddare.
Lavoriamo il formaggio cremoso con una forchetta finché non diventa molto morbido, dopodiché condiamolo con dell’aneto tritato.
Tagliamo i bagel a metà: spalmiamo entrambe le metà con il formaggio aromatizzato all’aneto e farciamo ogni bagel con due fettine di salmone affumicato.

 

 


[1] Caffè americano: Scaldare la caraffa per alcuni minuti, riempiendola di acqua calda, calcolare un cucchiaio colmo (7-8 grammi) di caffè ogni due tazze di acqua, ognuna di 100-150 millilitri. La dose di caffè si può regolare a seconda del proprio gusto, mettere nella macchina la giusta quantità di acqua ed estrarre; per conservare il caffè caldo e fragrante, utilizzare un thermos.

 

 

8 pensieri riguardo ““Bagel, Caffè & Avvocati nella ‘Grande Mela’ “

  1. ADORO questa serie, ADORO Ally, spero di ritrovare sempre le repliche in tv ma ultimamente non la passano più, però mi hai fatto venire voglia di rivederla 😉

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  2. in italia l’hanno massacrato mettendolo a orari improbabili ma per un periodo guardando Ally volevo fare l’avvocato, meno male l’hanno tolto in tempo dalla programmazione ahahahah

    Piace a 1 persona

  3. L’ha ripubblicato su Thr0ugh The Mirr0re ha commentato:

    Un processo nella fiction, fra colpi di scena, testimoni a sorpresa, giudici corrotti… è sempre qualcosa di avvincente, ma, nella sua spoglia realtà, è una delle cose più noiose che abbia mai visto. Ore ed ore di parole in burocratese, di domande, sempre le stesse poste all’infinito, e di risposte confuse, smozzicate.
    Ma chi è che nella realtà si ricorda dov’era e cosa faceva l’8 ottobre del 1976????
    Suvvia!

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