
Qualche anno fa una mia cara amica mi ha fatto notare la sua difficoltà nell’usare un semplice bollitore per il latte con manico e beccuccio messi a 90 gradi di distanza l’uno dall’altro. Lei è mancina, e trovava scomodo usare quel bollitore con la mano sinistra. Quel piccolo dettaglio mi ha fatto pensare come ogni cosa, anche la più apparentemente insignificante, andrebbe guardata da diversi punti di vista. Amo quando mi capitano epifanie del genere, quando anche dei semplici, o a volte banali, particolari mi invitano a mettermi a testa in giù. Sovente sono delle situazioni, ma ancora più spesso sono le persone, con il loro semplice parlare delle loro sfumature, che aprono davanti a me un mondo sempre più ampio, e di questo le ringrazio di cuore. È inevitabile: ci sono state, e spero vivamente che ci saranno ancora, persone che hanno spostato il mio baricentro più di altre. E non sono quelle che ci hanno tenuto insistentemente ad esprimere la propria opinione su qualcosa, ma quelle che, parlando della propria quotidianità o dei propri interessi, mi hanno affascinato con le loro parole e mi hanno aperto una finestra su qualcosa di nuovo oppure su qualcosa di cui, fino ad un attimo prima, avevo un’opinione del tutto diversa. Quando ascolto qualcuno può capitarmi di sentirmi come il cieco accompagnato per le strade di Parigi dalla sognante e ottimista Amélie: d’improvviso ha una sensazione di pienezza, viene inondato da luce, emerge felice dall’oscurità.
Voglio vivere, voglio conoscere, voglio ascoltare gli altri.. chi diceva che oggi più che mai il mondo ha bisogno di storie?.. io ci credo fermamente. L’ascolto è una delle armi da usare contro la banalità – concetto che mi spaventa alquanto- ed accogliere ciò che si ascolta non è sempre facile, e a volte bisogna anche saperlo fare, ognuno a suo modo, altrimenti si rischia di essere travolti in modo spiazzante e controproducente.
Io sempre ascolto gli altri?.. oppure, la maggior parte delle volte, li sento soltanto? Da oggi in poi prometto che darò la giusta attenzione ad ognuno, anche perché aspetto ancora qualcuno che mi “rapisca” con le sue parole, che non solo faccia spostare il mio baricentro, ma anche il mio cuore…
una bella riflessione
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Grazie!
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L’ha ripubblicato su Thr0ugh The Mirr0re ha commentato:
Voglio vivere, voglio conoscere, voglio ascoltare gli altri.. chi diceva che oggi più che mai il mondo ha bisogno di storie?.. io ci credo fermamente. L’ascolto è una delle armi da usare contro la banalità – concetto che mi spaventa alquanto- ed accogliere ciò che si ascolta non è sempre facile, e a volte bisogna anche saperlo fare, ognuno a suo modo, altrimenti si rischia di essere travolti in modo spiazzante e controproducente.
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