Voi ci credete nella magia?
Non parlo della lettura della mano o delle cialtronerie da quattro soldi, intendo la magia, quella vera, quella che ti fa essere in due posti contemporaneamente per esempio.
«Nel complesso si può essere soddisfatti della mia esibizione di oggi. Forse una parte di me ha ancora voglia di farsi riconoscere, ma il brivido del pericolo è stato vivo tutto il giorno, mentre cercavo di non ostentare troppa familiarità con gli edifici, le regole, le persone»[1]
Voi ci credete nellamagia?
Non parlo della lettura della mano o delle cialtronerie da quattro soldi. Intendo la magia, quella vera, quella che ti fa essere in due posti contemporaneamente per esempio.
Io sì.
Perché quando leggo sono in tre luoghi allo stesso tempo: quello fisico, quello del romanzo, e quello nella mia testa.
Non succede sempre, non con tutti i libri, ci deve essere un’alchimia particolare, un certo tipo di scrittura, la trama deve essere molto accattivante, in grado di portarmi via, di farmi dimenticare il qui e ora.
«L’insegnamento è una partita di inganni…
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