In un’intervista l’autore ha affermato che con questo libro mirava a ottenere sui suoi lettori lo stesso effetto che ha avuto su di lui la serie TV Homeland :
“Vedi una puntata, poi un’altra, poi cominci a fare delle stupidaggini tipo vederne quattro di fila di notte così il giorno dopo non riesci a lavorare… La mia ambizione era ottenere lo stesso risultato con un libro”
Secondo me ci è riuscito, questo romanzo con la numerazione dei capitoli al contrario (parte dal 31 e inizia un conto alla rovescia) inizia lento, aggancia il lettore, lo intriga con pochi personaggi e un piccolo problema. Poi accelera, sempre di più, e introduce sempre più personaggi e sempre più intrighi, fino a che ormai non si può non finire!
Graphic by: Federica
“So solo che la vita è fatta di scelte e bisogna saperle fare nell’ordine giusto.” [1]
Forse779 pagine sono troppe, poteva tagliare qua e la e sarebbe uscito comunque un ottimothriller,sì, forse la scrittura è ancora un po’ acerba e i colpi di scena sono abbondanti ma troppo isolati verso il finale.
Tutte critiche più che giuste che si trovano facilmente in giro e che hanno fatto diJoel Dicker[2]il perfetto alter ego del protagonista del suo romanzo: Marcus Goldman, giovane scrittore di successo che dopo il primo boom si ritrova intrappolato nel blocco dello scrittore. E per superarlo si rivolge al suo mentore, Harry Quebec, uno scrittore di successo diventato insegnante e che si ritrova indagato per un omicidio avvenuto più di trenta anni prima…
“Oltre a essere effimera, la gloria non è priva di conseguenze.” [3]
Leggere questo libro…
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