“Un solo buon proposito”

È dalle 09.30 di stamattina che friggo. Le mie origini campane sono finalmente uscite fuori. Piovono Polpette finger food. E, mentre addobbo casa stile serata degli Oscar, metto steso l'abito elegante, scelgo trucco e tacchi, ripenso ai 365 giorni appena trascorsi. Mi stupisce sempre la velocità con cui passano le ore i giorni e i … Continua a leggere “Un solo buon proposito”

“Is it too difficult to ask: «would you like a coffee?»”

Three years ago, and nothing is changed.
What is the problem with the the classic “hook up” in the streets. There is no more!!! Which means that the idea of ​​the convent is once again at stake! Walking for a while among tourists, almost all foreign shopkeepers, some guy is there, but on his own. Some girl is there, but heatedly chatting with friends and not looking around in the slightest.
What does it matter, then an App will take care of making them meet…

Through The Mirror

“Hello, do you have a needle and thread? I would like to sew a button. “[1]

 

After reading this sentence on facebook, I had seriously thought of closing with the male gender. End of the games, I’m going to the convent. Because women do not attract me in the slightest, but if the level of courtship of men has dropped that much, perhaps the enclosure is not just a choice but even one of the most suitable.

But then I realised that Someone could have argued  a bit about my relationship to say the least fluctuating with religion, and my personality not accustomed to too rigid rules.

And then the alarm at 5 for the Lauds? Noooooo way!

WhoMakesMeDoIt!!


But the question remains. What happened to the courtships of the past?

I do not speak of who knows what twist but about the beloved, old, simple and direct…

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“Ago e Filo (ovvero, Non ci sono più i rimorchi di una volta)”

Era il 2016, alla fine del 2019 le cose non sono migliorate. La gente continua a conoscersi virtualmente, ad innamorarsi virtualmente e a deludersi virtualmente.
Eppure io quanto preferisco parlare con una persona in carne ed ossa davanti a un drink, magari dopo aver osservato l’armadio indecisa per ore, piuttosto che davanti a un PC in pigiama.
E lo dico da super pigra!!
Ma le persone sono come i libri. Gli ebook sono una svolta se devi andare di corsa, se non hai spazio, se vuoi rileggere qualcosa in aereo e hai solo bagaglio a mano…
Ma vuoi mettere entrare fisicamente in una libreria, farsi fuorviare dalla copertina, incuriosire dal titolo, conquistare dalla trama…
E poi magari odorare le pagine. L’indecisione. Lo prendo? Non lo prendo?
Un appuntamento è così. Ti guardi. Ti studi. Discretamente ti annusi. Osservi le smorfie, i tic, il tono della voce…
Sarò old school Ma per me le app non funzionano.
Ecco perché morirò zitella mangiata dai gatti dei vicini.
Buona fine e buon inizio.

Through The Mirror

“Ciao, hai ago e filo? Vorrei attaccare bottone.”

Dopo aver letto questa frase su facebook, ho seriamente pensato di chiudere baracca e burattini e ciao. Fine dei giochi, me ne vado in convento.
Sì perché le donne proprio non mi attraggono, ma se il livello di corteggiamento degli uomini è sceso a tanto, forse la clausura non è solo un’opzione ma addirittura una di quelle più auspicabili.
Poi però mi sono resa conto che Qualcuno avrebbe potuto obiettare un pizzico dato il mio rapporto a dir poco altalenante con la religione, e il mio carattere non avvezzo ai regolamenti troppo rigidi.
E poi la sveglia alle 5 per le Lodi?

Machimelofafare?!?!

Però la questione rimane. Che fine hanno fatto i “rimorchi” di una volta? Non parlo di chissà quale arzigogolamento che a forza di girare attorno ti ci strozzi da solo, no, ma delle care, vecchie frasi semplici e dirette…

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“Buoni propositi?”

Fosse per me mi chiuderei in casa dal 20 dicembre al 6 gennaio, ma – per fortuna – ho una famiglia che ama il Natale e conosce bene l’importanza delle relazioni sociali e quindi li seguo rassegnato mentre girano come trottole per negozi per prendere i regalini per familiari, amici, vicini di casa ecc.

Through The Mirror

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61_buoni propositi Graphic by: Gioia

Devo confessare che io il Natale non lo amo molto; non sopporto quest’atmosfera di gioiosa aspettativa e immotivata allegria. E poi questa frenesia per i regali, per la spesa, per gli auguri. Speriamo che finisca presto.

Fosse per me mi chiuderei in casa dal 20 dicembre al 6 gennaio, ma – per fortuna – ho una famiglia che ama il Natale e conosce bene l’importanza delle relazioni sociali e quindi li seguo rassegnato mentre girano come trottole per negozi per prendere i regalini per familiari, amici, vicini di casa ecc.

È già il 23 e oggi è in programma il tour de force degli auguri. Siamo in giro dalle undici: auguri e assaggia; auguri e spilucca; auguri e sorseggia. Sono stravolto.

Siamo finalmente sulla porta di casa quando ci ricordiamo che non abbiamo ancora salutato i vicini dell’appartamento di fronte. Dlin dlon, auguri auguri e mentre…

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“Nascere a Natale”

È un fatto che questo periodo dell’anno non può restare indifferente. Lo si ama per i colori, le luci, i profumi, il cibo, la famiglia e il cibo. O lo si odia per la fretta, i ritmi, gli obblighi, la famiglia e il cibo.
In ogni caso, comunque, bisogna affrontarlo. E allora, ho pensato di lasciare il mio augurio di buone feste, col sincero proposito di prenderne solo il positivo, ribloggando il pensiero di chi a dicembre ci è nato….

E io, da figlia dell’estate, non posso che comprendere e ridere con lui.

Buon natale amici blogger, non vi ingozzate troppo 😅❤️

Through The Mirror

Essendo nata nel pieno dell’Estate, per anni mi sono sentita esclusa dai festeggiamenti “classici” : le scuole chiuse e la maggior parte dei miei amici in vacanza, come poter organizzare qualcosa anche di solo vagamente simile a quello che facevano i miei amichetti?

impossibile

i tentativi dei miei di posticipare a settembre se non addirittura a ottobre hanno compensato qualche volta, ma rimaneva il fatto che il giorno preposto per celebrarmi non c’era tutta la gente che avrei voluto!

col passare del tempo mi sono resa conto di quanto questo mio essere nata in un periodo di ferie sia in realtà una grandissima fortuna perché, al di là di qualche regalo in meno, mi risparmio un sacco di tempo e denaro! 

con la scusa di non disturbare durante le vacanze, mi festeggio il compleanno come meglio credo, con chi voglio e senza troppe scuse per i non invitati!!!!

vivendo questo…

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“Six-hundred Seconds”

That’s how I found this little precious book. Fearing that I was wasting my time (and reason) behind a window wet with tears of Heaven. “Ten minutes long”, a title that immediately catched me. A title that was necessary for me.

Through The Mirror

The rain falls slowly, almost bored of having to do so, on the window glass from which you can see at times and blurry the others’ lives. Is it for duty or pleasure that the neighbour is taking out the dog despite the cold? Is it because he loves his pet to the point of getting pneumonia? Or because his house is tight and maybe needs to run away, at least a little. Just for a while.
And the girl who cries at the bus stop, what is she thinking of? Had she lose a lover, a friendship? Or maybe she just got a bad score and does not want to admit it to her family for fear of ruining her Christmas holidays?

26_ Per dieci minutiThe music continues to do its duty and composes a perfect soundtrack to cover the thoughts. Or at least it tries to do so.

Did I buy…

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“Seicento Secondi”

Il tempo.
Che è qualcosa di pochissimo, se siamo felici.
E’ qualcosa di tantissimo, se siamo disperati.
Comunque sta lì.
Con una lunga, estenuante, miracolosa serie di 10 minuti a disposizione

Through The Mirror

26_ Per dieci minuti Tralie Graphic

Leggiamo per noia per curiosità per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri fra la testa e il cuore, per liberarli. Non ci somigliamo per niente anche se ci teniamo per mano, amiamo, detestiamo, e se per Natale regaleremo a chi ci è più caro, lo stesso libro.
Non ci somigliamo per niente.
Fatalmente, è proprio per questo che, sì: non c’è dubbio.
Esistiamo.[1]

La pioggia cade lenta, quasi annoiata di doverlo fare, sul vetro della finestra dalla quale si vedono a tratti e sfocate le vite degli altri.
Sarà per dovere o piacere che il vicino sta portando fuori il cane nonostante il gelo polare? È perché ama il suo animale domestico al punto di beccarsi una polmonite? O perché la sua casa gli sta stretta e magari ha necessità di scappare via, almeno un po’…

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“The adventures of Grazia, Graziella and…”

December.

Month of emotional balances and concerns. Of old and new worries. Good intentions, sweets, gifts and spicy perfumes. And of cleaning. The time has come, I cannot postpone it, I am piling boxes of “I’ll put it in its place tomorrow” that soon I will be overwhelmed and become a protagonist of “buried in the house”.

Through The Mirror

December.

Month of emotional balances and concerns. Of old and new worries. Good intentions, sweets, gifts and spicy perfumes. And of cleaning. The time has come, I cannot postpone it, I am piling boxes of “I’ll put it in its place tomorrow” that soon I will be overwhelmed and become a protagonist of “buried in the house”.

tenorWith this unattractive perspective, I decided to do a good general cleaning; I was arranging a part of the bookshop – which I think I had left for a decade because I heard the protests of the mites under eviction and the whispers of not well identified objects  – when I found this kind of notebook – three-voice diary, dating back to high school days , in which my two companions (which for privacy reasons will call Grazia and Graziella[1])and I  wrote our life in turn. All our life. It…

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