Ricordo che trasportavo il televisore in balcone, di solito la messa in onda italiana coincideva con l’arrivo dell’estate, e io ero li, seduta su una sdraio, scatola della pizza sulle gambe a guardare le mie eroine combattere damoni e vampiri.
Non riesco davvero a spiegarmi perché ogni mio ricordo legato all’inizio della mia avventura con un telefilm è contrassegnata dal ricordo delle condizioni metereologiche di quel giorno.
Starete pensando che sono pazza, beh lo sto pensando anche io.Il giorno in cui ho visto Streghe per la prima volta, abitavo in un posto diverso da quello in cui vivo ora, e i miei genitori avevano un televisore decisamente più grande di quello che avevamo noi in camera, e quindi spesso e volentieri alle 17 mi spiaggiavo sul loro letto e ci davo dentro con quello che oggi chiameremmo “Bingewatching”, di cartoni animati.
Alle 19 il sole era ancora alto e cocente, motivo per il quale scendere giù a giocare con gli amichetti, non mi passava neanche per l’anticamera del cervello.
Col sennò di poi, se potessi incontrare la me del passato, le darei una pacca sulle spalle per le scelte…
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