“One by One…”

The skill of showrunner Jeffrey Bell is right here: since there is a killer who can be hidden anywhere, whenever there is a mysterious situation, Bell moves our focus on a different character, thus making us lose the thread of our investigations. In fact, it is impossible not to get carried away, trying to realize first of all who is killing all the participants in Henry and Trish’s wedding, on Harper’s Island

Through The Mirror

There was a time when streaming was still a kind of distant mirage and to which only the computer experts could access; a time when private networks were so expensive that they were elite, when Netflix or Nowtv didn’t exist. A time when, in short, you had to settle for what was on the “non-pay” TV.

And it is at that time, September 2009 – in record speed for the time considering that it was aired on CBS in April !!! and usually it took at least a year for the dubbed version – that Rai Due in a moment of unexpected lucidity aired Harper’s Island every Sunday evening at the end of the summer, putting in agreement viewers who are passionate about thrillers, those who are passionate about Agatha Cristie -style detective stories , and horror fans.

Because this series, which already promised to be unique and effective from…

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“Uno dopo l’Altro…”

La bravura dello showrunner Jeffrey Bell sta proprio qui: essendoci un killer che può essere nascosto ovunque, ogni volta che c’è una situazione misteriosa, Bell muove la nostra concentrazione su un diverso personaggio, facendoci così perdere il filo delle nostre indagini. Impossibile infatti non lasciarsi trascinare, cercando di capire prima di tutti gli altri chi è che su Harper’s Island sta facendo fuori tutti i partecipanti al matrimonio di Henry e Trish

Through The Mirror

C’è stato un periodo in cui lo streaming era ancora una specie di miraggio lontano e al quale sapeva accedere solo l’esperto di computer di turno; un tempo in cui le reti private costavano talmente tanto da essere d’elite, in cui non esisteva Netflix o Nowtv. Un tempo in cui, per farla breve, dovevi accontentarti di quello che passava la tv “libera”.

Ed è in quel periodo, Settembre 2009 – in velocità record per l’epoca considerando che su CBS era andata in onda ad Aprile!!! e solitamente ci voleva almeno un annetto per la versione doppiata, ai bei tempi in cui il doppiaggio italiano era ancora un fiore all’occhiello e non lo schifo che è diventato ultimamente, ma non voglio polemizzare! – Rai Due in un attimo di inaspettata lucidità mandò in ondaHarper’s Islandtutte le Domenica sera di fine Estate, incollando i telespettatori appassionati di thriller, gialli

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“Bonjour les &nfants”

I was attracted by the plot: a mix of psychological thriller and romantic romance, and I must say that, unlike the birthplace, the author did not fail my expectations!

Through The Mirror

**https://youtu.be/CAMWdvo71ls?list=PLEuPJYtHKcIEfT0zUr8ceTxnr5by0zDdi

<< A little girl had died in terrible circumstances. Without anyone hearing her, she had walked several flights of stairs, she opened doors, a window…. The omission of control was obvious. >>[1]

When I was a child, I was incredibly fascinated by France, I don’t know why, but I was almost obsessed with it, I often dreamed of going for a walk in the vineyards, to walk through the Champs Elise’s, to paint on the river, and to taste the fine French cheeses.

When I finally flew to Paris at 13, I have to say I was a bit disappointed, maybe the expectations were too high, or I was unlucky, because I met a lot of rude people, I found bad food and very cold and rainy weather despite it being late July.

In any case, with the cheese and wines excluded, the passion and charm…

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“Bonjour les &nfants”

La trama mi ha subito attirata per quel misto fra thriller psicologico e giallo romantico, e devo dire che, a differenza della madrepatria, l’autrice non ha deluso le mie aspettative!
È una storia abbastanza semplice nella sua complessità di genere, parlare di una ragazzina che si suicida non è cosa facile, ma la Boissard lo fa con pacatezza e poesia, concentrando sulla protagonista, la chirurgo-assistente sociale, Margeux il punto di vista. Adulto quindi, e di conseguenza più sopportabile.

Through The Mirror

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< Una ragazzina era morta in circostanze terribili. Senza che nessuno la sentisse, aveva percorso diverse rampe di scale, aperto delle porte, una finestra…. L’omissione di controllo era flagrante >[1]

Quando ero piccola ero incredibilmente affascinata dallaFrancia, non saprei dire perché visto che nessuno della mia famiglia me ne avesse mai parlato, ma ne ero quasi ossessionata, sognato di andare a passeggio fra i vigneti, di leggere a un bistrot sugli Champes Elises parigini, di dipingere e di assaggiare i pregiati formaggi francesi.

Quando a 13 anni finalmente sono volata a Parigi, devo dire che un po’ ne sono rimasta delusa, forse le aspettative erano troppo alte, o sono stata sfortunata ad incontrare una gran quantità di persone scortesi, del pessimo cibo e un meteo freddissimo e piovoso nonostante fosse Luglio inoltrato.
Ad ogni modo, formaggi e vini esclusi, l’ossessione e il fascino della Francia sono…

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“Roads are for enjoying the journey, not for reaching your destination”

Before a global pandemic locked all of us into the houses, sometimes the need to travel was so urgent that instead of organizing, planning, choosing every detail of what to see when and how, my two best friends and I decided to let fate choose. Or rather at the web site flykube[1] . Having determined … Continua a leggere “Roads are for enjoying the journey, not for reaching your destination”

“Les routes étaient faites pour les voyages, pas pour les destinations.”

Prima che una pandemia globale ci rinchiudesse tutti in pochi metri quadrati, il bisogno di viaggiare a volte era così impellente che invece di organizzare, pianificare, scegliere ogni dettaglio di cosa vedere quando e come, io e le mie due migliori amiche, abbiamo deciso di far scegliere al destino. O meglio al sito flykube.com[1] . … Continua a leggere “Les routes étaient faites pour les voyages, pas pour les destinations.”

“…Nelle ‘puntate’ precedenti…”

In attesa di nuove (dis) avventure da raccontare, e credetemi ne sto vivendo, devo solo trovare il tempo di metterle nero su bianco, ecco per chi avesse curiosità qualche vecchia storia.

Buon weekend💟

Through The Mirror

Qualche giorno fa ho fatto un recap di tutti gli articoli- consiglio che ho scritto, per fare un po’ di ordine soprattutto nella mia testa (dura); l’ho trovato rilassante e ho deciso di farlo anche con il resto dei miei scritti (e di quelli dei miei compagni di disavventura); nel corso di questi mesi ho trattato argomenti vari ed eventuali, lasciandomi trasportare dai ricordi, dall’umore e dall’ispirazione.
Sono tutti avvenimenti realmente accaduti, riflessioni, pensieri messi nero su bianco in ordine sparso.

Qui, ora, provo invece a dargli un senso almeno per argomento, così se avete qualche commento da fare, qualche opinione da scambiare, sarà più semplice.

Spero.

Risultati immagini per love gifSull’amore o giù di lì

Dio ci salvi da Cupido    (Gioia)
Mi stai friendzonando?!?! (Gioia)
– Mai ordinare pollo al Primo Appuntamento (Gioia)
L’importanza dello Spazzolino (Federica)
– Se ti dà del Tenero, non c’è del tenero

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“Voglio andare a vivere in campagna… (ma anche NO!)”

L’immagine del contadino sorridente e rilassato delle pubblicità non gli è mai appartenuta. A chi si riempie di belle parole e pensa a quanto sia bello e rilassante il lavoro in campagna contro lo stress cittadino vorrei fargli passare solo un paio d’ore con mio padre.

Through The Mirror

Sono nipote di contadini o, come li classifica 3 sl’INPS, coltivatori diretti. Sia mio padre che mia madre hanno passato l’infanzia e l’adolescenza fra campi, stalle, e orti di varia grandezza.

Entrambi sono andati a scuola, ma questo non impediva loro di dedicare ogni minuto libero a lavorare con i propri genitori. Fra campi di grano, vigneti, uliveti, pecore da portare al pascolo e uova da raccogliere, la campagna richiede impegno e fatica 365 giorni all’anno. Potevano sì nutrirsi di cibi davvero naturali e a chilometro zero ma le ossa rotte a fine giornata non gliele toglieva proprio nessuno. Quando mio padre ha deciso di voler continuare dopo le scuole dell’obbligo e non seguire le orme paterne, per mio nonno è stata una scelta insensata, il quale è sempre stato convinto che la sola ricchezza potesse venire dalla terra. Pur svolgendo un lavoro d’ufficio mio padre non ha assolutamente reciso le…

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