“Giovane Fuori”

Beh, che dire. Avevo ripreso ad uscire abbastanza costantemente nel weekend lavoro permettendo… poi è scoppiata una Pandemia Mondiale…..

Through The Mirror

34_giovane fuoriIl venerdì serauna volta era discoteca con il tipo. Poi pub con gli amici. Poi serata del pesce in famiglia.
… ora è la serata della lavatrice.

Qualcosa ad un certo punto deve essere andato storto, ma non capisco cosa.

Intendiamoci, se volessi uscire mi basterebbe mandare un sms al volo e troverei subito qualche amico. Il punto è proprio questo: non mi va.
E non è solo perché questa settimana ho lavorato tanto e ho avuto l’influenza (a dirla tutta ho lavorato con tutta l’influenza), è una sensazione generale di vecchiaia.

Il primo sintomo è stato quando la mia amica Luna mi ha detto che andava a un concerto all’aperto e io mi sono raccomandata di impalmarsi di crema solare anziché di flirtare col più carino del settore.

Ma chi voglio prendere in giro. Questo non è il primo sintomo. Questo è l’ultimo campanello d’allarme di una…

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“Pandemic”

One year.

Through The Mirror

You know, it’s curious that the moment you have plenty of time to write, you lose your words.

Because any word seems banal, already said, inexperienced, deafening, absurd, surreal. Like this pandemic.

Pandemic.

I didn’t think I’d ever see one, lived one. Like many I felt in an era where pollution or digital would have been the enemies. The atomics. But a pandemic.
It looks like a movie and it’s not. And there is no end in sight. And you stay at home, you stay positive (no, I can’t do it much, let’s face it), clinging to the hope of common sense, of a cure, of an end. Of a new beginning.

And the words remain empty.

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“Pandemia”

Un anno.

Through The Mirror

Sapete, è curioso che nel momento in cui si avrebbe tutto il tempo di scrivere, si perdano le parole.

Perché qualsiasi parola mi sembra banale, già detta, inesperta, assordante, assurda, surreale. Come questa pandemia.

Pandemia.

Non pensavo ne avrei mai vista una, vissuta una. Come molti mi sentivo in un’epoca dove l’inquinamento o il digitale sarebbero stati i nemici. Le atomiche. Ma una pandemia.

Sembra un film e non lo è. E non si vede la fine. E si resta a casa, si resta positivi (no, non ci riesco molto, ammettiamolo), aggrappati alla speranza del buon senso, di una cura, di una fine. Di un nuovo inizio.

E le parole restano vuote.

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“Cosmo, Men and… The City”

Take a shaker, pour some ice, then the Vodka, the Cointreau, the currant juice and the lime juice. Shake well and vigorously and you will have obtained the Cosmopolitan.

Through The Mirror

**COSMOPOLITAN
Ingredients
-5 parts of Vodka
-3 parts of Cointreau
– 2 parts of lime juice
-3 parts of currant juice
-Ice to taste
Preparation
Take a shaker, pour some ice, then the Vodka, the Cointreau, the currant juice and the lime juice. Shake well and vigorously and you will have obtained the Cosmopolitan.

New York is, I think, the most cited city in the world of media: from radio to TV through to books: like it or not, everyone has felt like they belong to the New York people at least once!
We met Ally in the streets of Manhattan, took classes next to Blair at NYU, had breakfast at Central Perk, chased the criminals through the streets of Brooklyn.

New York is the goal, the dream, the goal.

Sure the United States offers far more beautiful cities and views, but anyone who has ever planned a trip to…

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“Cosmopolitan, Uomini e… La Città”

Prendete uno shaker, versatevi del ghiaccio, quindi la Vodka, il Cointreau, il succo di ribes e il succo di lime. Shakerate ben bene ed energicamente e avrete così ottenuto il Cosmopolitan.

Through The Mirror

**COSMOPOLITAN

Ingredienti
-5 parti di Vodka
-3 parti di Cointreau
– 2 parti di succo di lime
-3 parti di succo di ribes
-Ghiaccio q.b.

 

Preparazione

Prendete uno shaker, versatevi del ghiaccio, quindi la Vodka, il Cointreau, il succo di ribes e il succo di lime. Shakerate ben bene ed energicamente e avrete così ottenuto il Cosmopolitan.

New Yorkè, credo, la città più citata nel mondo dei media. Per tutti i libri, i film, le serie tv che ci hanno nel corso degli anni ambientato, che piaccia o non piaccia, tutti si sono sentiti appartenenti al popolo newyorkese almeno una volta!
Abbiamo incrociato Ally nelle strade di Manhattan, seguito le lezioni accanto a Blair alla NYU, fatto colazione al Central Perk, inseguito i criminali per le vie di Brooklyn.
New York è la meta, il sogno, l’obiettivo.

Sicuramente gli Stati Uniti offrono città e panorami molto più…

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Sul SET di una SERIE TV AMERICANA

Di sicuro quello che resta più impresso sono i retroscena, le dinamiche tra un take e l’altro, l’affiatamento del cast e la collaborazione della crew, la professionalità e la concentrazione di tutti, la partecipazione rispettosa del pubblico e la comune passione per un progetto che prosegue da molti anni.

Through The Mirror

Quanti di voi come me quando fanno zapping e si trovano davanti a Friends su qualche canale si fermano a guardarlo anche se sanno a memoria tutte le puntate? Non troppo tempo fa la scena si è ripetuta nel salotto di casa mia incappando nel malcapitato familiare di turno (in quel caso mio padre) che si è ritrovato a guardare una puntata a caso senza conoscere né la storia né i suoi personaggi. È stato in quel momento che, tra tutte le domande che si potessero fare, mio papà si fa spazio tra le voci di Rachel e Ross chiedendo: “ma perché ci sono le risate sotto?”
Non gliene faccio una colpa, anche se un po’ piccata rispondo “perché alcune sitcom sono registrate con il pubblico dal vivo” ed è in quel momento che nel mio cervello si accende una lampadina, lascio il salotto e il telecomando che mio padre…

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“Around ROME with ‘Angels & Demons'”

Maybe, when we will be covid free….

Through The Mirror

“From Santi’s earthly tomb with demon’s hole,
‘Cross Rome the mystic elements unfold.
The path of light is laid, the sacred test,
Let angels guide you on your lofty quest.”[1]

I have lived in Rome for 20 years (after 10 spent at the Castelli), so I think I know it quite well; above all because every time some friend or relative comes from outside I am hired as Cicero, so even if somewhere I had escaped by myself, I certainly recovered her as a group. Rome is huge, so I’m sure there are still hidden areas, but I know the central part, the most “popular” part.

“Science and religion are not at odds. Science is simply too young to understand.”[2]

Why do I make this premise? Because of the book I read six Springs ago, but only in this March I convinced myself to follow step by step…

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“In giro per Roma con ‘Angeli & Demoni'”

Magari non in zona rossa, ma appena sarà possibile, è un tour che vi consiglio di fare!!!

Through The Mirror

“Professor Langdon, lei ha passato la vita a studiare simboli come quello che ora si trova in mano. Per quanto tempo ancora vuole far finta di non avere ancora deciso di venire a Roma?”[1]

Vivo a Roma da 20 anni (dopo 10 passati ai Castelli), perciò credo di conoscerla piuttosto bene; soprattutto perché ogni volta che viene qualche amico o parente da fuori vengo ingaggiata come Cicerone, per cui anche se da sola qualche parte mi fosse sfuggita di sicuro l’ho recuperata in gruppo. Roma è enorme, perciò sono sicura che ci sono ancora zone nascoste, ma la parte centrale, la parte più “popolare” la conosco.
Perché faccio questa premessa? Per colpa del libro che ho letto ormai sei Primavere fa, ma che solo in questo Marzo mi sono convinta a seguire passo passo per capire se conosco la mia città davvero così bene o se un americano che…

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