Questo libro è consolatorio, come un brodino caldo ai primi freddi autunnali, come una copertina contro il raffreddore, come una pezza bagnata sulla fronte infuocata di febbre; riporta alla mente i pranzi dalla domenica nella quale tutti i parenti si riuniscono per mangiare con smania la pasta al forno, secondi piatti di conigli, polli e ripieni, delizie succulente
Graphic by: Gioia
“Benché zitelle, le tre erano donne dotate di una particolare apertura e attenzione nei confronti del mondo e dei suoi mutamenti”. Nella fantasia, le tre donne divengono titolari di veri e propri dicasteri: “Al mio sguardo di bambino … tre ministri, con compiti ben precisi, equamente ripartiti”.[1]
C’è sempre una zia zitella in famiglia, di solito. Se continuo di questo passo la prossima generazione potrei essere io a rappresentarne la categoria…
Anche se oggi si dice single.
La zia zitella, di consueto, può essere di due tipi: A) quella che spadella in cucina per tutti i nipoti, facendo le veci di una terza nonna, che non si sa mai a quale tavolata appartiene, che fa la maglia e si accolla (a) tutta la famiglia e che racconta sempre le solite quattro avventure di quando era giovane…. Oppure B) la vagabonda che sta sempre in giro…
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