Zazio! – Capitolo 2: Da Berlino con… ardore!

Dunque, dove ero rimasto? Ah già, camposcuola del terzo liceo a Berlino: a causa di un cocktail di cibo spazzatura, deprivazione del sonno e un’ignota bevanda di origine chimica chiamata Mezzo Mix, la mia classe di aitanti sedicenni si era trasformata in un’orda di Zombi, costretta a seguire, o meglio a inseguire un professore di Latino, che nonostante sospettassimo fosse madre lingua, riusciva a trottare come un puledro tra le vie della città teutonica, che giravamo rigorosamente a piedi. La penultima sera arrivai in stanza così esausto da avere una sorta di esperienza premorte, che mi spedì in uno stato comatoso tale da non accorgermi del party che veniva dato intorno a me.

Through The Mirror

Dunque, dove ero rimasto? Ah già, camposcuola del terzo liceo a Berlino: a causa di un cocktail di cibo spazzatura, deprivazione del sonno e un’ignota bevanda di origine chimica chiamata Mezzo Mix, la mia classe di aitanti sedicenni si era trasformata in un’orda di Zombi, costretta a seguire, o meglio a inseguire un professore di Latino, che nonostante sospettassimo fosse madre lingua, riusciva a trottare come un puledro tra le vie della città teutonica, che giravamo rigorosamente a piedi. La penultima sera arrivai in stanza così esausto da avere una sorta di esperienza premorte, che mi spedì in uno stato comatoso tale da non accorgermi del party che veniva dato intorno a me.

Contrariato dall’aver perso quella che doveva essere stata una serata grandiosa, mi misi d’accordo con “Fabio Volo” (pseudonimo a fini di privacy) per recuperare alla grande: la sera dopo, l’ultima a Berlino, avremmo fatto nottata. Zero sonno!…

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Zazio! – Capitolo 1: Da Berlino con… torpore?

– cori da stadio elevati da due nostri compagni Ultras della lazio
– torneo ad eliminazione di ping pong misto maschi e femmine, e c’erano due nostre compagne di classe che non riuscivano a trattenersi dall’accompagnare ogni colpo di racchetta con un urlo acuto che neanche a Wimbledon. Almeno due-tre pallette durante negli scambi sono finite addosso a Luca che dormiva provocando l’ilarità generale, e le persone che recuperavano la palline smanacciavano sopra di lui neanche fosse un soprammobile.
– Battibecchi tra ragazze ubriache con livelli di decibel che rasentavano i rave party
– (questa è la mia preferita) coppia che durante una storica pomiciata (sullo stesso letto su cui si trovava Luca) si è lasciata prendere dall’impeto finendo sdraiati a rotolare sopra di lui!

Through The Mirror

Su dei buoni amici si può sempre contare. Per quanto il tran-tran quotidiano possa malmenarci, non siamo mai veramente fregati finché possiamo rifugiarci nel solito pub, con i soliti vecchi amici, che dopo tanti anni rimangono inossidabili e riservano ancora qualche sorpresa.

Io ad esempio posso sempre contare su Zazio. No, non si tratta di un amico di origine straniera, né di un’improbabile organizzazione segreta (almeno per ora…), ma del nome che ormai identifica il mio gruppo di amici, fin dai tempi del Liceo.

Già, abbiamo un nome, come le rock band (abbiamo avuto anche una rock band con un altro nome, ma questa è un’altra storia), evidente segno che la lunga frequentazione ha amplificato le nostre singole stranezze fino a generare un’unica entità, definibile solo attraverso una parola priva di senso.

Non che le premesse fossero particolarmente buone, come chi ha letto il racconto della nostra  prima (dis)avventura

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“Gorgeous Ladies Of…….. WRESTLING “

P.S. Io vi consiglio di divorare questa serie TV con gli occhi, ma se proprio volete mettere qualcosa anche nello stomaco, cercate su Internet una ricetta base per i muffin salati, ma sperimentate e stravolgetela perché siamo in Autunno e quindi: SI CAMBIAAA. ( anche perché ogni forno è una storia a sé, ve lo dico io che gli ultimi muffin che ho sfornato erano tanti bei piccoli carboncini.. D’OH!)

Through The Mirror

“Non ero più tua, né di Randy, finalmente il mio corpo mi riapparteneva”

84_glow SL’autunno è la stagione che preferisco, ci si lascia alle spalle il caldo torrido dell’estate, il vento che soffia ti spinge, volente o nolente, ad andare avanti, il sole che ti invade con i suoi raggi non è più accecante e ti lascia vedere più chiaramente sia contorni che sfumature. I colori dell’autunno sono quelli caldi e intensi del rosso, dell’arancione, del giallo: la natura pian piano sta andando a riposarsi, mentre i comuni mortali devono essere più svegli che mai. Ad autunno inizia simbolicamente un nuovo anno, che sia scolastico, lavorativo, sociale, o sentimentale, oppure solamente mentale. Sia che siamo stati con la mente super occupata, sia che ce la siamo sgombrata da tutte le ansie e le preoccupazioni, il pensiero che poi sarebbe arrivato settembre è sempre  stato presente in un angolino della nostra testa…

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“Un soffio di primavera per delle tipe toste!”

Ma non fraintendetemi, questa serie non è solo per quelle giovani donne che si immedesimano, è per un pubblico ampio, uno spettatore della più varia origine, perché il suo punto di forza sta proprio nel mostrare su schermo argomenti che ciascuno si trova ad affrontare nella propria vita e per farlo mette in scena un linguaggio frizzante e leggero, arguto e fresco, un perfetto equilibrio tra temi delicati e teatrini comici, tutto mostrato con assoluta attenzione e innovazione.

Through The Mirror

Dimenticate la terribile Miranda Priestley e le sue folli richieste, perché nella redazione di Scarlet il clima è molto più rilassato e amorevole, certo finché non si ha bisogno di una riunione di emergenza nell’armadio con le proprie amiche.

Tv Show Wow GIF by The Bold Type - Find & Share on GIPHYVi presento Jane, Sutton e Kat, il trio che vi coinvolgerà nelle vicessitudini di una vita talmente ordinaria da essere meravigliosa.

The Bold Type ci conquista già dal titolo, un gioco di parole davvero arguto che viene usato in tipografia per indicare il grassetto (riferimento ideale per una redazione), ma è anche per definire una personalità spiccata e una persona audace, il termine perfetto per descrivere le nostre tre esplosive protagoniste che ci mostrano in ogni sfumatura le loro vite fatte di gioie e dolori come quella di qualunque giovane donna in cerca della sua strada.

Ma non fraintendetemi, questa serie non è solo per quelle giovani donne che si immedesimano…

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“Welcome to Hawkins, where the strangest things happen”

Beyond Winona Ryder’s skill, Millie Bob Brown (Eleven), Finn Wolfhard (Mike), Gaten Matarazzo (Dustin), Noah Schnapp (Will) and Caleb McLaughlin (Lucas) exceptional skills, very young and already extraordinary! Every expression, joke, action seems so real that we completely forget that we are watching a fiction.

Through The Mirror

* Spiced potatoes with basil mayonnaise
(the recipe is from my dear friend, Anna)

Ingredients for the potatoes for 4 people:

-8 Red potatoes.
-150g Parmesan
-1 teaspoon of strong paprika.
-1 Teaspoon of dry rosemary
-1 teaspoon of pepper
-30g parsley
-Salt to taste
-50 ml Extra virgin olive oil

Ingredients for basil mayonnaise

-2 egg yolks
-Juice of half a lemon
-Salt and Pepper To Taste
-Extra virgin olive oil
-10 basil leaves

55_stranger things

Basil mayonnaise:

Pour the egg yolks into a bowl, add the salt and pepper, then begin to blend with an immersion blender, adding the oil slowly.
Once the mayonnaise begins to thicken, add the lemon juice too, but little by little and alternating it with the oil. Before completing, add the basil leaves, continuing to whisk, and a pinch of pepper.
Once the desired creaminess has been reached, transfer the mayonnaise to a glass jar.

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“Benvenuti ad Hawkins, dove accadono le cose più strane”

In attesa (luuuunga attesa) della quarta stagione, che ne dite di reimmergerci ad Hawkins?? vi va?

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* Patate speziate con maionese al basilico

(la ricetta è della mia cara amica, Anna)

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Ingredienti per le patate per 4 persone:

-8 Patate rosse.
-150g Parmigiano
-1 Cucchiaino di Paprika forte.
-1 Cucchiaino di rosmarino secco
-1 Cucchiaino di pepe
-30g prezzemolo
-Sale q.b
-50 ml Olio extravergine d’oliva

Ingredientiper la maionese al basilico

-2 Tuorli di uovo
-Succo di 1/2 limone
-Sale e pepe q.b
-Olio extra vergine di oliva
-10 foglie di basilico

Maionese al basilico:

Versiamo i tuorli in una ciotola, uniamo il sale ed il pepe, quindi iniziamo a frullare con un frullatore ad immersione aggiungendo l’olio a filo.
Una volta che la maionese inizia ad addensarsi uniamo anche il succo di limone, ma poco per volta ed alternandolo con l’olio. Prima di completare uniamo anche le foglie di basilico, continuando a frullare, ed un pizzico di pepe.
Raggiunta la cremosità desiderata…

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Classics: “The Odyssey”

I was nine when I first read the Odyssey. A very clean version, obviously, very illustrated and much shorter. But even then Odysseus and I embarked together on the ship to Ithaca, and we met mermaids and sorceresses, and cyclops and kings, in an adventure that made me fly with the immagination.

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«Ahimè, sempre gli uomini accusano gli dei: dicono che da noi provengono le sventure, mentre è per i loro errori che patiscono e soffrono oltre misura.»

How much truth, dear Zeus, how many times do we blame the deities for the misfortunes. But I must say that with Ulysses you cannot deny that you are really ruthless! His indisputable thirst for knowledge, his cunning and courage, combined with his love for his homeland, have always made me cheer for our Homeric hero. The propensity to betray, the know-it-all attitude, on the other hand, led me to hope that I would strike him once and for all.

But at the time of the Odyssey it was still not customary to let the main character die and therefore island after island, vicissitude after vicissitude, our traveling hero faces what seems to the students an interminable journey[1]and which for me was…

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I Classici: “L’Odissea”

Avevo nove anni la prima volta che ho letto l’Odissea. Una versione molto epurata, ovviamente, molto illustrata e molto più corta. Però già allora io e Odisseo ci imbarcammo insieme sulla nave verso Itaca, e incontrammo sirene e maghe, e ciclopi e re, in un’avventura che mi faceva volare con la fantasia.

Through The Mirror

«Ahimè, sempre gli uomini accusano gli dei: dicono che da noi provengono le sventure, mentre è per i loro errori che patiscono e soffrono oltre misura.»[1]

Quanto è vero, caro Zeus, quante volte delle disgrazie diamo colpa alle divinità. Però devo dire che con Ulisse ti sei proprio accanito e non puoi negarlo! La sua incontentabile sete di conoscenza, l’astuzia e il coraggio, uniti all’amore per la terra natia, mi hanno sempre fatto tifare per il nostro Eroe omerico. La propensione al tradimento, l’atteggiamento da so-tutto-io, invece mi portavano a sperare che lo fulminassi una volta per tutte.
Ma ai tempi dell’Odissea ancora non si usava far morire il personaggio principale e quindi isola dopo isola, peripezia dopo peripezia, il nostro eroe viaggiatore affronta quello che agli studenti sembra un percorso interminabile[2] e che per me è stato uno dei primi amori.

Avevo nove anni la prima volta che…

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