“Segretarioooooooooooo”

Non conosco nessun amico che faccia il segretario, l’unico che mi viene in mente è interpretato dal mitico, bellissimo, altissimo, bravissimo Zachary Levi (che io amo da molto prima che vestisse i panni di Chuck nella serie omonima) nella sitcom, ormai datata ( fu trasmessa in Italia nel 2004 su MTV ), PERFETTI MA NON TROPPO.

Through The Mirror

 Non c’è niente da fare, passano gli anni, si evolvono le tecnologie, ma certi pregiudizi restano invariati. Come quello dei “lavori da donna” vs i “lavori da uomo”.

  • Be ma è chiaro, una donna come fa a fare il muratore, non ha la forza necessaria.

Non hai mai conosciuto la mia amica Bea, caro il mio oppositore! Bea è bionda con gli occhi azzurri, è alta 1.98 e potrebbe portarti in braccio da Roma a Latina se volesse. Ma non vuole probabilmente, perché Bea ha buon gusto. E di lavoro fa l’idraulico. Un altro “lavoro da uomo”….
Risultati immagini per ehm yes gifMa perché, le donne non sanno cos’è un tubo? Secondo te, caro oppositore, il cromosoma X è geneticamente programmato a non capire come si misura la pressione che è una forza applicata perpendicolarmente ad una superficie.
e si rileva in Kg/cm2, atmosfere, bar, m.c.a. (metri colonna d’acqua), Pa (Pascal)????

Ok lo ammetto…

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“See Naples and die”

HER MAJESTY PIZZA is what I miss the most. Hot, hot, full of real and succulent mozzarella, served on the sea, a dream!

You can find it a portafoglio, fried, classic, gourmet. She is the true Queen of a city without masters.

Through The Mirror

The smell of fried food.

If you were to ask me what I identify Naples with, before the sea, the warmness, the fish, the pizza, the alleys, the poetry, the music, the people screaming from window to window. I would say the smell of fried food.

Naples is my second home, having almost the whole family settled in its towns, yet it still manages to surprise me.

When I was little, every memory associated with the city was related to food, because I always went there for ordered holidays: Christmas (fried cod!), Easter (pastiera!). Or for birthdays, weddings, baptisms and other similar breakups. And there was always plenty of food to feed the army and their families!

Woman starts cooking at dawn, and if you walk around the center early in the morning, you will smell the scent of ragù, meat, cuoppo, which is one of the 7 culinary…

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“Vedi Napoli e muori”

Devo ammettere che in questo periodo nel quali i viaggi all’estero sarebbe bene evitarli, mi viene voglia di tornare non solo a trovare la mia adorata famiglia che continua ad allargarsi come è tradizione al sud (infatti a Natale non c’entriamo più in una sola casa), ma di andare a prendere un caffè al Gambrinus e scattare selfie in Piazza del Plebiscito, di vedere finalmente il Cristo Velato, oppure stendermi a leggere sulla sabbia a Miseno, prendere una sfogliatella nei Quartieri Spagnoli, mettermi anche io a cantare, senza vergogna, senza paure.

Through The Mirror

L’odore di fritto.

Se mi doveste chiedere con cosa identifico Napoli, prima del mare, del caldo, del pesce, della pizza, dei vicoli, della poesia, della musica, delle persone che urlano di finestra in finestra. Io direi l’odore del fritto.

Napoli è la mia seconda patria, avendo quasi tutta la famiglia stanziata nei suoi paesini, eppure ancora riesce a sorprendermi.

1

Quando ero piccola ogni ricordo associato al capoluogo partenopeo era legato al cibo, perché ci andavo sempre per feste comandate: Natale (baccalà fritto!), Pasqua (la pastiera!). O per i compleanni, i matrimoni, battesimi e altre rotture simili. E c’era sempre una quantità di cibo da sfamare l’esercito e le loro famiglie!

5Si comincia a cucinare all’alba, e se camminate al mattino presto anche per il centro, sentirete odore di ragù, di carne, di cuoppo[1], che è una delle 7 meraviglie culinarie nel Mondo, patrimonio del Gusto!

Mia…

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“Un WEEKEND ogni anno”

Quando hai 15 anni e sei nell’epoca pre-internet sul telefono, l’Estate è magica perché vuol dire conoscenze, figuracce, amori, bagni al mare.

Quando hai 15 anni e sei nell’epoca pre-internet sul telefono, e vieni da un altro Pianeta, come me, e quindi sicuro ti becchi una febbre nel bel mezzo della vacanza al mare, vuol dire LIBRI!

Through The Mirror

Quando hai 15 anni, l’Estate sembra infinita. Ci sono mille progetti, tutti accumulati dall’anno scolastico appena concluso. Tutti da finire prima che ne ricominci un altro.

Quando hai 15 anni l’Estate è piena di flirt, di avventure, di amicizie nuove, vecchie, prestate.

Quando hai 15 anni e sei nell’epoca pre-internet sul telefono, l’Estate è magica perché vuol dire conoscenze, figuracce, amori, bagni al mare.

Quando hai 15 anni e sei nell’epoca pre-internet sul telefono, e vieni da un altro Pianeta, come me, e quindi sicuro ti becchi una febbre nel bel mezzo della vacanza al mare, vuol dire LIBRI!

Sulla terrazza, nelle ore più tenui del mattino, la me quindicenne si esponeva alla brezza marina invidiando chi se ne stava ancora a dormire e si sarebbe andato a bruciacchiare la pelle sulla spiaggia nelle ore calde.
La me che non riusciva a dormire per il sudore e…

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“Imprevisti, Antistaminici & Cinnamon Rolls”

DOPO ESSERE MORTA IN UN INCIDENTE STRADALE, TRAVOLTA DA UN MEZZO PESANTE CHE TRASPORTAVA PRODOTTI CONTRO LA DISFUNZIONE ERETTILE, LA GIOVANE ELEONOR SI RITROVA CATAPULTATA NELL’ALDILÀ. TUTTAVIA QUANDO IL SUO MENTORE MICHAEL LE RIVELA CHE SI TROVA NELLA “PARTE BUONA” GRAZIE ALLE SUE BUONE AZIONI E PER AVER AIUTATO MOLTI INNOCENTI A USCIRE DAL BRACCIO DELLA MORTE, ELEANOR CAPISCE CHE C’È STATO UN ERRORE E DI ESSERE STATA SCAMBIATA PER QUALCUN ALTRO; ELEANOR INFATTI NON È AFFATTO “BUONA”, MA UNA RAGAZZA PROFONDAMENTE EGOISTA CHE NON HA MAI FATTO UNA BUONA AZIONE IN TUTTA LA SUA VITA. BLOCCATA IN UN MONDO IN CUI È IMPOSSIBILE DIRE LE PAROLACCE E IN CUI SONO TUTTI GENTILI, ELEANOR DEVE QUINDI NASCONDERE IL SUO COMPORTAMENTO “CATTIVO” E IMPARARE A COMPORTARSI COME UNA PERSONA DEGNA DELLA “PARTE BUONA”.

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La Primavera, che bella stagione, dicono. Piena di amore. Dicono. E di sole. Mah. Io vedo solo polline. Polline ovunque. E quindi mi tocca stare reclusa fra quattro mura ad aspettare l’estate. O a imbottirmi di antistaminici e affrontare i viali imbiancati.

Che poesia la Primavera. Dicono. Io la detesto.

Per fortuna col tempo ho imparato a vederne i lati positivi, come ad esempio…..

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Ora non me ne viene in mente nemmeno uno, ma sono sicura che me li sono appuntati da qualche parte.

Per non infettare tutti col mio cinismo comunque, ho trovato tre tra i miei rimedi preferiti: i libri, i viaggi e le serie tv.
I libri mi permettono di fingere che sia una delle altre stagioni e respirare con meno ansimi, i viaggi mi fanno apprezzare un po’ di più la Primavera, coi paesaggi infiorati, etciù, e i verdi campi, etciù. Col…

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“La Primavera del Giglio”

Non è Tolkien, ci mancherebbe, però è una bella saga, piacevole e ben delineata, e l’avvicendamento delle scrittrici rende la storia ancora più fatata e inusuale.
Io li ho letti in un posticino che ahimè non esiste più, un localino intimo con un bel giardino sul retro con un dondolo che sembrava messo lì apposta per fare da culla alla lettura.

Through The Mirror

Molto prima che diventassi una tvseries-addicted e una appassionata della serialità in generale, ero pur sempre una bookaholic, perciò non vi sarà difficile capire che le saghe sono sempre state un genere di primaria importanza per me. Il poter accompagnare i personaggi per molto più che un solo romanzo, era un regalo e un privilegio che non potevo lasciarmi sfuggire. Perciò c’è stato un tempo in cui ho iniziato a cercare appositamente scrittori che avessero adottato la serialità nelle loro narrazioni. Ecco come mi sono fatta una cultura di legal-thriller e psico-thriller; bellissimi e affascinanti, generi che ancora leggo e rileggo con piacere. Però a un certo punto la mia testa stava chiedendo tregua da brutali assassini o ingiustizie sugli innocenti, e così mi è tornato in mente che c’era un altro genere che molto spesso, se non sempre, si fa portatore di saghe: il fantasy[1]! Una categoria…

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“Spostare il mio baricentrO”

Voglio vivere, voglio conoscere, voglio ascoltare gli altri.. chi diceva che oggi più che mai il mondo ha bisogno di storie?.. io ci credo fermamente. L’ascolto è una delle armi da usare contro la banalità – concetto che mi spaventa alquanto- ed accogliere ciò che si ascolta non è sempre facile, e a volte bisogna anche saperlo fare, ognuno a suo modo, altrimenti si rischia di essere travolti in modo spiazzante e controproducente.

Through The Mirror

p Graphic by: Gioia

Qualche anno fa una mia cara amica mi ha fatto notare la sua difficoltà nell’usare un semplice bollitore per il latte con manico e beccuccio messi a 90 gradi di distanza l’uno dall’altro. Lei è mancina, e trovava scomodo usare quel bollitore con la mano sinistra. Quel piccolo dettaglio mi ha fatto pensare come ogni cosa, anche la più apparentemente insignificante, andrebbe guardata da diversi punti di vista. Amo quando mi capitano epifanie del genere, quando anche dei semplici, o a volte banali, particolari mi invitano a mettermi a testa in giù. Sovente sono delle situazioni, ma ancora più spesso sono le persone, con il loro semplice parlare delle loro sfumature, che aprono davanti a me un mondo sempre più ampio, e di questo le ringrazio di cuore. È inevitabile: ci sono state, e spero vivamente che ci saranno ancora, persone che hanno spostato il mio…

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“Lo speed date”

Hai solo tre minuti, cosa dici? Su cosa punti? Sei in grado di ammaliare e conquistare qualcuno solo con 180 secondi di parole a tua disposizione?

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Immagine correlataHai solotre minuti, cosa dici? Su cosa punti? Sei in grado di ammaliare e conquistare qualcuno solo con 180 secondi di parole a tua disposizione?

Tutto è nato da questa semplicissima domanda.

Nei film le vediamo continuamente, persone che vanno a questi incontri-lampo per trovare l’anima gemella. Bisogna ricordare però che lì c’è uno sceneggiatore, che ha scritto delle frasi, ha pensato alla scena, ha deciso se in quei tre minuti dai il meglio di te e scocca la scintilla o se invece fai una figura meschina e imbarazzante, dipende da quanto sei importante nel film…

Ma come funziona nella vita vera?

Tre minuti.

Manco l’uovo sodo si fa in così poco. Che ti inventi? Punterai sul lavoro? Sulla personalità? Mentirai?

Continuavo a chiedermelo, curiosa, così ho deciso e questa estate l’ho fatto: mi sono iscritta a uno speed date con la mia coinquilina.

Partiamo dall’iscrizione che è…

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