“Abbandonata, restituita, ritornata… ”

È un romanzo duro eppure dolce, che sono veramente contenta di aver letto e che consiglio a tutti coloro che ogni tanto si sentono un po’ persi nei sentimenti e nella vita.

Through The Mirror

“Erofigliadi separazioni, parentele false o taciute,distanze. Non sapevo più da chi provenivo. Infondonon lo so neancheadesso.”[1]

Ogni volta che scegli di leggere un libro, scegli di affidarti al suo autore, di cedergli parte del tuo preziosissimo tempo, sperando che te lo restituisca in emozioni. Positive, negative, forti, violente perfino, purché non lasci indifferenti facendoci pensare di aver buttato il nostro tempo.

Per me è molto difficile iniziare un libro che non ho scelto, perfino quando me li regalano molto spesso è perché mi hanno sentito parlare di quel titolo. Raramente seguo le mode, non mi fido della critica, perciò da quando ho iniziato il Circolo di Lettura nella libreria in cui lavoro, spesso mi sono trovata volumi fra le mani che mi hanno delusa, insoddisfatta, persino annoiata. Succede, perché bisogna cercare di accontentare tutti, perché anche il libro giusto nel periodo sbagliato può risultare fatale.
Altre volte invece…

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“Adolescenti, luna piena e carciofi”

Ok lo ammetto, non ero affatto convinta di iniziare questa serie tv a trent’anni suonati considerando che a) nel titolo c’è la parola “teen” e b) tra le creature sovrannaturali i lupi mannari sono quelli che mi hanno sempre affascinato di meno, se non come nemici giurati dei vampiri.

Eppure una sera di ottobre, con la luna piena in tutta la sua maestà fuori al balcone, e la costata di manzo* piuttosto al sangue nel piatto, quando accendendo la tv sono capitata su una puntata mi sono sentita attratta e così, nonostante l’odiosa pubblicità ogni dieci minuti, mi sono vista tre episodi a caso.

Teen è teen, non c’è dubbio, però le atmosfere, i colori, i personaggi, mi hanno incuriosito, così il giorno dopo – complice la seconda notte di luna piena forse – l’ho cercato e cominciato dal pilot.

Through The Mirror

Costata di manzo con carciofi
(la ricetta è della mia mamma, Mena)

Ingredienti per 4 persone:

-4costate di manzo
-10 carciofi
-2 spicchi d’aglio
-60 g di burro
-6 cucchiai di olio evo
-1 cipollottto
-1 limone
-200 ml di brodo di verdure
– trito di erbe aromatiche
-sale e pepe q.b.

Preparazione

teen Graphic by: Veronica

Per prima cosa eliminiamo le foglie esterne e dure dei carciofi, lasciando il cuore, e poi successivamente tagliamo le punte. In una pentola capiente mettiamo l’acqua poi ci spremiamo dentro il succo di limone aggiungendoci i cuori di carciofo per farli bollire. Nel frattempo prepariamo il brodo di verdure; trascorso il tempo di cottura dei carciofi scoliamo e teniamo da parte.
In una padella antiaderente mettiamo metà di burro e metà di olio evo, appena il burro si sarà sciolto aggiungiamo il cipollotto tritato finemente, l’aglio spremuto e i cuori di carciofo tagliati…

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“Ma saremo mai soddisfatti?”

E togli la mascherina e metti la mascherina.

E su che braccio il vaccino?

E viaggia per lavoro, come desideravi.

E viaggia per piacere, come desideravi.

E allora la birretta alle 22? Non c’è più coprifuoco (si ma io ho sonno)

E la partita non la guardiamo insieme visto che ora si può? (non è che ci tenga poi molto)

E a Honolulu per 4 gg + 25 di quarantena 5 tamponi e 123 autocertificazioni non ci andiamo? E se poi richiudono? (ma Latina che è un’ora di macchina ed è tanto bellina no?)

E non andiamo da Ikea a prendere finalmente quella cornice che sono 2 anni che abbiamo il quadro per terra?

E non vieni in disco?

E in pizzeria?

E sabato che non si lavora non andiamo in piscina, a fare aperitivo, cena, dopocena, chiacchierata in piazzetta? CHE ADESSO SI PUò???

Perché memori dello scorso anno e della finta riapertura e della finta ripartenza, stiamo accumulando impegni come dei compulsivi.

Che non si sa mai a Settembre richiudono tutto.

Che la variante Delta mica è uno scherzo.

Che la vita è breve.

Bisogna fare TUTTO.

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NO.

Non voglio.

Mi lamento.

Perché non reggo più.

Perché sono due anni che ho il ritmo di un bradipo in letargo e ora improvvisamente oggi sono a Milano e domani a Napoli e stasera devo vedere gli amici. E lo smartworking non lo reggo più ma il traffico di Roma mi ha fatta piangere, quindi forse meglio la prima scelta.

E fa freddo, e fa caldo. E metti la mascherina e togli la mascherina.

E BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Ma nemmeno questo è “normale”, questo essere passati da 0 a 100.

Questo devi vedere toccare e fare tutto.

Non mi sta bene.

Sono stanca.

E mi lamento.

Quindi non lo so….. Forse siamo gli esseri più scemi dell’Universo.

O forse ci vorrebbe un po’ di equilibrio.

Roccatederighi, in equilibrio sul precipizio – Il Tirreno Grosseto
E allora, ecco l’unico buon proposito dell’estate 2021, anzi del 2021 in generale: TROVARE EQUILIBRIO.

Che nonostante la perfetta definizione trovata su treccani, non so esattamente cosa significhi.

Essere felice di quei momenti davvero vissuti

Through The Mirror

Parliamo onestamente, l’essere umano non è mai soddisfatto di ciò che ha.

Se per fortuna, impegno o caso, raggiunge l’obiettivo che si era prefissato subito ne cerca un altro, oppure se ne lamenta perché non è come se lo era figurato nella propria testa.

Altrettanto onestamente c’è da ammettere che questi ultimi due anni hanno messo a dura prova anche i più ottimisti. Anche quelli che invece trovano il buono in tutto ciò che fanno, quelli che non hanno bisogno di alzare l’asticella, riescono a trovare stimoli e soddisfazioni anche e soprattutto nelle piccole cose, in quelle inaspettate.

Ci hanno tenuti chiusi quanto? Quattro mesi circa all’inizio, e fra smartworking e “video chiamate di piacere” le persone hanno cominciato a scordarsi come fossero fatte le scarpe (qualcuno anche i pantaloni ma questo non era giustificato a mio parere) e gli amici, i colleghi, i parenti, sono diventate queste figure a…

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“Zugzwang”

Proprio in queste settimane sto vedendo l’ultima stagione e penso ancora che sia uno dei crime psicologici in circolazione. E voi, che ne pensate?

Through The Mirror

“Indossiamo tutti delle maschere, e arriva un momento in cui non possiamo toglierle senza toglierci la pelle”.André Berthiaume.

(Emily Prentiss)

Cosa si prova ad entrare nella mente di un criminale?

Ve lo siete mai chiesti? Risultati immagini per criminal minds gifNo? Sul serio… be allora non guardate abbastanza serie tv crime. Perché io ne sono rimasta ossessionata da questo pensiero per un bel po’, tanto che per un attimo la scelta di studiare criminologia o psicologia criminale all’università era quasi realtà. Poi però sono tornata al mio primo amore, il teatro, e alla scrittura che mi permette allo stesso tempo di essere un avvocato, un poliziotto, un medico, una casalinga, un portinaio, una parrucchiera, una strega, una regina e via discorrendo, senza doverlo essere davvero.

Chi pensa che per scrivere un copione, un romanzo o una sceneggiatura non servano accurati studi ma solo tanta fantasia e un pizzico di talento si sbaglia. Se…

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“Les routes étaient faites pour les voyages, pas pour les destinations.”

Premetto che prima di questa email di Bruxelles sapevo solo due cose:

1) è la sede del Parlamento europeo

2) è famosa per la cioccolata e la birra

Through The Mirror

Prima che una pandemia globale ci rinchiudesse tutti in pochi metri quadrati, il bisogno di viaggiare a volte era così impellente che invece di organizzare, pianificare, scegliere ogni dettaglio di cosa vedere quando e come, io e le mie due migliori amiche, abbiamo deciso di far scegliere al destino.

O meglio al sito flykube.com[1] .

Determinate le date, abbiamo aspettato con agitazione ed emozione di scoprire dove si sarebbe fermato il dito sul mappamondo. La parte più divertente è che non sapevamo cosa mettere in valigia, perché la destinazione ci sarebbe stata comunicata appena 48h di partire, e così sceglievamo outfit sperando di azzeccare le temperature. Perché c’è da dire che abbiamo scelto di partire a Novembre, uno dei mesi più freddi dell’anno, con in lizza le mete più fredde d’Europa.

E così, due giorni prima del volo, arriva a tutte e tre la mail con i dettagli: prossima…

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“Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

È un libro da leggere mangiando bagel[5] davanti al camino, per rilassarsi e pensare che anche se ci lamentiamo ogni giorno c’è chi sta peggio, un romanzo da consigliare al nipote che sogna di diventare avvocato, al figlio un po’ ribelle, all’adolescente che per miracolo ha voglia di leggere.

Through The Mirror

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana.[1]

 

Non so se vi è mai capitato di fissarvi con un autore o un genere, a me sì, nell’inverno della terza media, forse perché ero conscia di star per cambiare tutta la mia vita lasciando un indirizzo uguale per tutti e dovendo fare una scelta decisiva (che ovviamente ho sbagliato, ma come mi è venuto di prendere lo scientifico????), forse perché al supermercato stavano sempre al 25% di sconto, fatto sta che per mesi e mesi ho letto solo i legal thriller di John Grisham!

Tanto che per un po’ ho pensato di…

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“Adulti sì, ma non troppo!”

Ci paghiamo le bollette e facciamo le lavatrici, abbiamo contratti a nostro nome. Non è questo essere adulti?

Ma non bisogna cadere nella trappola: un lato fanciullesco, immaturo, sarebbe saggio lasciarlo. Tirarlo fuori quando siamo esauriti. Ricordarci che la vita è una e non bisogna prenderla troppo sul serio.

Per alzata di mano Quanti di voi, anche anni e anni dopo la fine della scuola, sono ancora in buoni rapporti con gli ex compagni?

E di università?

Through The Mirror

Quando mi chiedono come è vivere con la mia migliore amica, la risposta è sempre la stessa: <<Bello, non ci vediamo mai!>>. A prima impressione potrebbe sembrare un’affermazione negativa, come se presupponesse che vedendoci più spesso andrebbe male. E chissà, magari sarebbe anche così. Ma quello che intendo è che alternandoci spesso nella presenza in casa, vedendoci solo a cena – e non sempre, e qualche domenica, riusciamo davvero a ritagliarci dei momenti solo nostri che rendono il vivere insieme speciale.

Risultati immagini per best friends gifPerché non c’è la quotidianità o il darsi per scontate. Bisogna, esattamente come facevamo prima, scegliere di passare del tempo assieme.

A volte andiamo a fare la spesa, cuciniamo dei dolci (io me la cavo decisamente meglio col salato), ci mettiamo sul balcone ognuna col suo libro (anche se lei sta ancora leggendo lo stesso romanzo da quattro mesi e io nel frattempo ho svaligiato la libreria); ma…

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“Cercando altro…trovando se stessi”

A quel punto ho deciso di alzarmi dal letto e prendere in mano il libro di drammaturgia che stava prendendo polvere sulla scrivania e ho cercato di iniziare ad analizzare anch’io il perché di tale successo. Dopo mesi di stasi ero riuscita a riprendere in mano un libro dell’università con vivo interesse e grazie a quel gesto, fatto quasi in automatico, ho ricominciato piano piano a prendere in mano anche altri libri e a ristudiare per gli esami sempre troppo imminenti. Certo.. alternavo lo studio alla visione dei vari remake della telenovela, ma almeno non ero più una spettatrice passiva, né di uno schermo, né della mia stessa vita.

Through The Mirror

Grazie alle piattaforme di streaming lo spettatore curioso può navigare da un contenuto all’altro e scoprire produzioni cinematografiche e televisive provenienti dalle più disparate parti del mondo.

La sottoscritta, dopo trent’anni in cui aveva a disposizione solo la TV casalinga che dava spazio all’America del nord, alle produzioni italiane più o meno indipendenti, alle commedie spagnole o francesi e alle telenovele sudamericane (Dio benedica i canali regionali), ha finalmente trovato la sua dimensione potendo digitare qualsiasi nazione le passasse per la testa e trovare sempre qualcosa di interessante da guardare.

Sono volata in Norvegia, in Polonia, in Israele, in Giappone, in India, in Nigeria.. finalmente ho potuto vedere come lavorano i vari sceneggiatori in diverse parti del mondo, quanta importanza viene data alla fotografia, ai costumi, alla coerenza narrativa. Quale ruolo chiave svolgono il montaggio, la scelta delle musiche, le inquadrature proposte..

Ok, non è che di ogni produzione che…

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