Capisco perché la mia prof. del Liceo ce lo diede da leggere a scuola, è come uno specchio sulla nostra anima, sui rancori e i conflitti che ci portiamo dietro, e come un faro di speranza che ci dice di lasciarci tutto il male alle spalle, sorridere, mettere i piedi nudi sul prato e osservare l’alba mentre il vento ci scompiglia i capelli e il cuore.
“Il risultato dell’armonia non è la somma delle libertà e della spontaneità di ognuno dei due, ma della sottrazione consensuale di una porzione della libertà e della spontaneità di tutti e due.”[1]
Ho sottolineato questa frase nel libro, la prima volta che l’ho letto, alle superiori. Ed oggi, che lo rileggo a distanza di quasi un decennio, mi sembra ancora molto onesta. Qualcuno penserà che io sia cinica, e forse è vero, ma ho sempre pensato che per avere un rapporto di coppia duraturo, bisogna rinunciare a qualcosa. Il punto è a cosa, e con quanto sacrificio.
Il libro è Apri le porte all’alba ed è di Elena Gianini Belotti[2], della quale non ho più letto nulla. Se non fosse che i prezzi sono in lire e qualcosina è cambiato, non ci renderemmo conto di leggere un libro ambientato alla fine del secolo passato. Ci sono…
View original post 491 altre parole