Una mattina mentre ero in pausa fra una lezione e l’altra, gironzolando per un mercatino ho trovato una copia di Harry Potter and the half-blood prince[6] – il mio preferito, storpiato senza pietà dalla trasposizione cinematografica -a 3£, scoprendo poi ne che vale 250£!!! Tuttora mi è stato impossibile trovare gli altri libri in quella edizione.
È la città di Harry Potter, di Alice, di Shakespearee di Sherlock Holmes, perciò nonostante la brexit, il comportamento politico nei nostri confronti durante l’emergenza, e lo snobismo, io Londra la amerò incondizionatamente per sempre.
E mi manca come nel deserto manca l’acqua, perché negli anni era diventata una mèta fissa, coi suoi odori pungenti e l’accento che mi fa innamorare di ogni abitante, con i suoi monumenti vecchi e le nuove architetture, con la sua colazione che per me è un pranzo e la cena che per me è merenda. Coi suoi orari sballati, le persone sempre di corsa, le file infinite, il tea.
Londra è sì una città gotica e sinistra, ma è anche calda e accogliente. Quello che mi colpisce sempre di Londra è il sole.
Perché per anni, grazie alla letteratura, ai film, alle serie tv, ai racconti di chi…
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