“Adulti sì, ma non troppo!”

Ci paghiamo le bollette e facciamo le lavatrici, abbiamo contratti a nostro nome. Non è questo essere adulti?

Ma non bisogna cadere nella trappola: un lato fanciullesco, immaturo, sarebbe saggio lasciarlo. Tirarlo fuori quando siamo esauriti. Ricordarci che la vita è una e non bisogna prenderla troppo sul serio.

Per alzata di mano Quanti di voi, anche anni e anni dopo la fine della scuola, sono ancora in buoni rapporti con gli ex compagni?

E di università?

Through The Mirror

Quando mi chiedono come è vivere con la mia migliore amica, la risposta è sempre la stessa: <<Bello, non ci vediamo mai!>>. A prima impressione potrebbe sembrare un’affermazione negativa, come se presupponesse che vedendoci più spesso andrebbe male. E chissà, magari sarebbe anche così. Ma quello che intendo è che alternandoci spesso nella presenza in casa, vedendoci solo a cena – e non sempre, e qualche domenica, riusciamo davvero a ritagliarci dei momenti solo nostri che rendono il vivere insieme speciale.

Risultati immagini per best friends gifPerché non c’è la quotidianità o il darsi per scontate. Bisogna, esattamente come facevamo prima, scegliere di passare del tempo assieme.

A volte andiamo a fare la spesa, cuciniamo dei dolci (io me la cavo decisamente meglio col salato), ci mettiamo sul balcone ognuna col suo libro (anche se lei sta ancora leggendo lo stesso romanzo da quattro mesi e io nel frattempo ho svaligiato la libreria); ma…

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“Segretarioooooooooooo”

Non conosco nessun amico che faccia il segretario, l’unico che mi viene in mente è interpretato dal mitico, bellissimo, altissimo, bravissimo Zachary Levi (che io amo da molto prima che vestisse i panni di Chuck nella serie omonima) nella sitcom, ormai datata ( fu trasmessa in Italia nel 2004 su MTV ), PERFETTI MA NON TROPPO.

Through The Mirror

 Non c’è niente da fare, passano gli anni, si evolvono le tecnologie, ma certi pregiudizi restano invariati. Come quello dei “lavori da donna” vs i “lavori da uomo”.

  • Be ma è chiaro, una donna come fa a fare il muratore, non ha la forza necessaria.

Non hai mai conosciuto la mia amica Bea, caro il mio oppositore! Bea è bionda con gli occhi azzurri, è alta 1.98 e potrebbe portarti in braccio da Roma a Latina se volesse. Ma non vuole probabilmente, perché Bea ha buon gusto. E di lavoro fa l’idraulico. Un altro “lavoro da uomo”….
Risultati immagini per ehm yes gifMa perché, le donne non sanno cos’è un tubo? Secondo te, caro oppositore, il cromosoma X è geneticamente programmato a non capire come si misura la pressione che è una forza applicata perpendicolarmente ad una superficie.
e si rileva in Kg/cm2, atmosfere, bar, m.c.a. (metri colonna d’acqua), Pa (Pascal)????

Ok lo ammetto…

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Zazio! – Capitolo 1: Da Berlino con… torpore?

– cori da stadio elevati da due nostri compagni Ultras della lazio
– torneo ad eliminazione di ping pong misto maschi e femmine, e c’erano due nostre compagne di classe che non riuscivano a trattenersi dall’accompagnare ogni colpo di racchetta con un urlo acuto che neanche a Wimbledon. Almeno due-tre pallette durante negli scambi sono finite addosso a Luca che dormiva provocando l’ilarità generale, e le persone che recuperavano la palline smanacciavano sopra di lui neanche fosse un soprammobile.
– Battibecchi tra ragazze ubriache con livelli di decibel che rasentavano i rave party
– (questa è la mia preferita) coppia che durante una storica pomiciata (sullo stesso letto su cui si trovava Luca) si è lasciata prendere dall’impeto finendo sdraiati a rotolare sopra di lui!

Through The Mirror

Su dei buoni amici si può sempre contare. Per quanto il tran-tran quotidiano possa malmenarci, non siamo mai veramente fregati finché possiamo rifugiarci nel solito pub, con i soliti vecchi amici, che dopo tanti anni rimangono inossidabili e riservano ancora qualche sorpresa.

Io ad esempio posso sempre contare su Zazio. No, non si tratta di un amico di origine straniera, né di un’improbabile organizzazione segreta (almeno per ora…), ma del nome che ormai identifica il mio gruppo di amici, fin dai tempi del Liceo.

Già, abbiamo un nome, come le rock band (abbiamo avuto anche una rock band con un altro nome, ma questa è un’altra storia), evidente segno che la lunga frequentazione ha amplificato le nostre singole stranezze fino a generare un’unica entità, definibile solo attraverso una parola priva di senso.

Non che le premesse fossero particolarmente buone, come chi ha letto il racconto della nostra  prima (dis)avventura

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“Un Aquilone color Malinconia”

È straordinario, e spaventoso, quanto sia ancora attuale, quanto rileggendolo ci si riveda ancora e ancora in quel clima, in quell’odio, in quella fatica.
Non è un romanzo per deboli di cuore. E’ duro e onesto. A tratti crudele. E allo stesso tempo poetico, dolce. Questo romanzo va letto e riletto per la poesia, per gli argomenti e le emozioni che trasmette. Avvinghiati a una copertina e una bevanda calda consolatrice, circondati da pacchi di fazzoletti.

Through The Mirror

Lo scrittore francese Victor Hugo scriveva della malinconia che è “la gioia di sentirsi tristi”. Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all’anima, di qualcosa che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. 

C’è stato un Autunno in cui non sono stata molto bene, non facevo in tempo a riprendermi da un’influenza che me ne veniva un’altra.
Capita a tutti prima o poi nella vita, non è niente di preoccupante. Lo diventa però, se è l’Autunno dell’ultimo anno di liceo, nel quale tutti i professori infieriscono e ti terrorizzano ricordandoti (come se non fosse chiaro!) che quello è l’anno della maturità e non puoi fallire.
Poca pressione, insomma.

Perciò essere relegata a letto, smocciolante, poche settimane dopo l’inizio delle lezioni mi aveva messo in uno stato di agitazione. Non solo, improvvisamente la voglia di scappare dalla scuola e intraprendere finalmente il…

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“Un soffio di primavera per delle tipe toste!”

  Dimenticate la terribile Miranda Priestley e le sue folli richieste, perché nella redazione di Scarlet il clima è molto più rilassato e amorevole, certo finché non si ha bisogno di una riunione di emergenza nell’armadio con le proprie amiche. Vi presento Jane, Sutton e Kat, il trio che vi coinvolgerà nelle vicessitudini di una … Continua a leggere “Un soffio di primavera per delle tipe toste!”

“Grazia, Graziella & grazie al…”

Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”.

Through The Mirror

Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”. 

Con questa poco allettanteprospettiva mi sono decisa a fare una bella pulizia generale; stavo sistemando una parte di libreria – che penso avessi lasciato stare da un decennio perché ho sentito le proteste degli acari sotto sfratto e i sussurri di oggetti non bene identificati- quando ho ritrovato questa specie di quaderno – diario a tre voci, risalente ai tempi delle superiori, nel quale io e due mie compagne (che per questioni di privacy chiamerò Grazia e Graziella) scrivevamo a turno la nostra vita. Tutta la nostra vita.
Funzionava così:…

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“Profumo d’Irlanda”

Rizzoli & Isles sa di casa, sa di domenica sera con la famiglia davanti al camino (ad averlo!), di allegria e chiacchiere in sottofondo.

L’Irlanda della sigla viene spiegata dalle origini della famiglia Rizzoli: padre idraulico, madre casalinga, tre figli di cui due poliziotti e un mezzo criminale, emigrati qualche generazione prima ma che ancora tengono alte le tradizioni, e credo sia giusto da parte nostra approcciarci nel modo migliore, preparando un piatto tipico: lo stufato alla birra*!

Through The Mirror

Qualche inverno fa, raccolta con l’intera famiglia attorno alla tavola in una domenica a cena, indecisi se mangiare qualcosa o accontentarsi delle 14 portate del pranzo, la mia attenzione viene richiamata da una strana musica di sottofondo. Una melodia tipicamente irlandese, che mette subito allegria e buonumore e voglia di Guinnes[1].

È I’m Shipping Up to Boston, dice Shazam[2], e sta introducendo una nuova serie tv crime, che da allora è rimasta una delle poche serie che seguo in italiano con tutta la famiglia, “Rizzoli & Isles”.

Protagoniste sono due donne molto diverse fra loro Maura Isles– medico legale interpretato da Sasha Alexander, e Jane Rizzoli detective della omicidi alla quale presta il volto la sempre giovane Angie Harmon (provate a guardarla in “Law & Order” o “Il club degli omicidi”, non è invecchiata di un giorno!).

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“Tutte le VIE portano a Roma, le PIAZZE no”

Cominciamo così a vagare in tondo per la piazza come anime in pena, leggendo ad uno ad uno i nomi delle vie…..

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Sono i primi giorni di settembre, l’estate è quasi giunta al termine e così anche il mio lavoro di animatore per bambini in un centro estivo. Dopo mesi di caldo devastante, incendi, siccità ed altre piaghe d’Egitto che solo Roma d’estate sa regalare, finalmente arriva la pioggia… e decide di farlo quando il centro estivo è ancora in piena attività.

Risultati immagini per so hot gifPigiati nell’unico spazio coperto disponibile, i pochi bambini rimasti hanno bisogno di un’attività che li tenga impegnati prima che perdano la pazienza e devastino l’intera struttura.

I più piccoli vengono subito distratti con una scatola di colori e scopriamo così che per i giovanissimi millennials disegnare e fare aeroplanini di carta non è ancora obsoleto. La fascia 6-8 invece, già organizzata con gameboy connessi fra loro e carte di Yugi-Oh, proclama la propria indipendenza. Rimangono da intrattenere gli over 9, pubblico difficile per definizione, nella fase “sono troppo grande per…

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