“Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

È un libro da leggere mangiando bagel[5] davanti al camino, per rilassarsi e pensare che anche se ci lamentiamo ogni giorno c’è chi sta peggio, un romanzo da consigliare al nipote che sogna di diventare avvocato, al figlio un po’ ribelle, all’adolescente che per miracolo ha voglia di leggere.

Through The Mirror

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana.[1]

 

Non so se vi è mai capitato di fissarvi con un autore o un genere, a me sì, nell’inverno della terza media, forse perché ero conscia di star per cambiare tutta la mia vita lasciando un indirizzo uguale per tutti e dovendo fare una scelta decisiva (che ovviamente ho sbagliato, ma come mi è venuto di prendere lo scientifico????), forse perché al supermercato stavano sempre al 25% di sconto, fatto sta che per mesi e mesi ho letto solo i legal thriller di John Grisham!

Tanto che per un po’ ho pensato di…

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“Bagel, Coffee, Lawyers and the Big Apple”

The truth is that I had been highly influenced by the appearance, by the lustre that the profession has always had through the media, in which they are authoritarian, beautiful, very busy people, who deal with symbolic, important, difficult cases. No TV series has ever shown lawyers discuss the price of a repair in the condominium whatever.

Through The Mirror

There was a time, towards the end of the school, when I had half an idea of being a lawyer. The divorcee, to be accurate.

It seemed like a safe job. A profession accepted by the society and above all lucrative given the exponential number of separations!

But then the idea of studying Latin for other five years, discouraged me a bit, having seen a real civil trial, long, boring, absolutely different from the sparkling and adventurous image that the TV gave, it drove me to change direction.

GIF Project/The Loop

The truth is that I had been highly influenced by the appearance, by the lustre that the profession has always had through the media, in which they are authoritarian, beautiful, very busy people, who deal with symbolic, important, difficult cases. No TV series has ever shown lawyers discuss the price of a repair in the condominium whatever. Even in that…

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“Bagel, Caffè & Avvocati nella ‘Grande Mela’ “

Un processo nella fiction, fra colpi di scena, testimoni a sorpresa, giudici corrotti… è sempre qualcosa di avvincente, ma, nella sua spoglia realtà, è una delle cose più noiose che abbia mai visto. Ore ed ore di parole in burocratese, di domande, sempre le stesse poste all’infinito, e di risposte confuse, smozzicate.
Ma chi è che nella realtà si ricorda dov’era e cosa faceva l’8 ottobre del 1976????
Suvvia!

Through The Mirror

C’è stato un tempo, verso la fine della scuola, in cui mi era venuta una mezza idea di fare l’avvocato. La divorzista, per la precisione.
Mi sembrava un posto di lavoro sicuro. Una professione accettata dalla società e soprattutto remunerativa vista il numero esponenziale di separazioni!
Poi però l’idea di studiare latino per altri cinque anni, mi ha un po’ sconfortato, l’aver assistito a un vero processo civile, lungo, noioso, assolutamente diverso dall’immagine frizzante e avventurosa che ne dava la tv, mi ha convinta a cambiare strada.

GIF Project/The Loop

La verità è che mi ero fatta molto influenzare dall’apparenza, dal lustro che la professione ha sempre avuto tramite i media, nei quali sono persone autoritarie, bellissime, occupatissime, che si occupano di casi simbolo, importanti, difficili. Nessuna serie tv ha mai fatto vedere gli avvocati discutere del prezzo di una riparazione nel condominio tal de tali. Anche in quel caso si scopre…

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“Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana.[1]   … Continua a leggere “Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

“Bagel, Coffee, Lawyers and the Big Apple”

There was a time, towards the end of the school, when I had half an idea of being a lawyer. The divorcee, to be accurate. It seemed like a safe job. A profession accepted by the society and above all lucrative given the exponential number of separations! But then the idea of studying Latin for … Continua a leggere “Bagel, Coffee, Lawyers and the Big Apple”

“Bagel, Caffè & Avvocati nella ‘Grande Mela’ “

C’è stato un tempo, verso la fine della scuola, in cui mi era venuta una mezza idea di fare l’avvocato. La divorzista, per la precisione. Mi sembrava un posto di lavoro sicuro. Una professione accettata dalla società e soprattutto remunerativa vista il numero esponenziale di separazioni! Poi però l’idea di studiare latino per altri cinque … Continua a leggere “Bagel, Caffè & Avvocati nella ‘Grande Mela’ “