“Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

È un libro da leggere mangiando bagel[5] davanti al camino, per rilassarsi e pensare che anche se ci lamentiamo ogni giorno c’è chi sta peggio, un romanzo da consigliare al nipote che sogna di diventare avvocato, al figlio un po’ ribelle, all’adolescente che per miracolo ha voglia di leggere.

Through The Mirror

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana.[1]

 

Non so se vi è mai capitato di fissarvi con un autore o un genere, a me sì, nell’inverno della terza media, forse perché ero conscia di star per cambiare tutta la mia vita lasciando un indirizzo uguale per tutti e dovendo fare una scelta decisiva (che ovviamente ho sbagliato, ma come mi è venuto di prendere lo scientifico????), forse perché al supermercato stavano sempre al 25% di sconto, fatto sta che per mesi e mesi ho letto solo i legal thriller di John Grisham!

Tanto che per un po’ ho pensato di…

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“Metti una sera davanti al camino………..”

Una sera d’inverno di qualche anno fa, di fronte a un caminetto dalle fiamme poco slanciate [la paura di mio padre che possa saltare una scintilla fuori dal caminetto e fare “alla diavola” l’intero ambiente intima tutta la famiglia ad usufruire di un calore abbastanza circoscritto: il resto di casa mia potrebbe essere la location ideale per un eventuale remake di Frozen], mio padre aveva appena finito di fumare una sigaretta e visto che si era stancato di ritagliare “L’esperto risponde” dai vari “Sole 24 ore” e a quanto pare non aveva voglia di interrogarsi nuovamente sul futuro della figlia seduta sul divano di fronte, aveva deciso di “riempire il silenzio” prendendo una rivista acquistata da un vivaista diversi mesi prima ed intavolare una conversazione con mia madre.

Through The Mirror

Le coppie che stanno insieme da moltissimi anni hanno una complicità e un modo di interagire fra loro che mi ha sempre affascinato. Quando due persone arrivano a conoscersi così a fondo, i loro dialoghi hanno molto di non detto a parole, ma più con i sguardi e con i gesti, e spesso per un osservatore esterno è difficile comprendere il senso ed il significato profondo di una conversazione. Quando la coppia in questione sono i propri genitori entra in gioco una sorta di romanticismo nell’ascoltare i loro discorsi, sia che parlino delle faccende da sbrigare in casa, sia che ricordino qualche evento legato alla loro infanzia o alla loro adolescenza. Si sono sposati poco più che ventenni e condividono il tetto coniugale da 40 anni: di chiacchierate che sfiorano tutta la gamma delle emozioni e delle situazioni ce ne sono state e ce ne saranno ancora a bizzeffe.. ma…

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“Un arancino tira l’altro…”

Ogni volta che vado giù nel paese in Campania dei miei parenti penso a due cose: 1. Il FREDDO, 2. CIBO!!!! Nonostante l’invenzione dei termosifoni risalga al 1855[1], le case giù sono sempre congelate, un tempo ci si riusciva a stiepidire soltanto portando una sedia davanti al camino, più vicina possibile, ma considerando che negli … Continua a leggere “Un arancino tira l’altro…”

“Metti una sera davanti al camino………..”

  Le coppie che stanno insieme da moltissimi anni hanno una complicità e un modo di interagire fra loro che mi ha sempre affascinato. Quando due persone arrivano a conoscersi così a fondo, i loro dialoghi hanno molto di non detto a parole, ma più con i sguardi e con i gesti, e spesso per … Continua a leggere “Metti una sera davanti al camino………..”