“Una zia Chic e Shock”

Tutti noi vorremmo avere una zia così, magari non che ci cresca, ma che ci porti in vacanza di tanto in tanto, a teatro, in campagna, in città, che ci mostri la vita insomma, che ci conduca sulla strada che i genitori non ci permetterebbero mai di intraprendere.

Through The Mirror

Sono diversi anni che ogni estate mi avvicino a questo romanzo dalla copertina fucsia, e poi per un motivo o per un altro, passo avanti, leggo altro. Ma non quest’anno, sistemando la camera e spolverando i libri, me lo ritrovo ancora una volta tra le mani, il giorno dopo devo andare al mare, così decido di metterlo nella borsa accanto alla crema solare.

101_zia_mame Graphic by: Gioia

“Davanti a noi si era materializzata unabambola giapponese.Aveva i capelli cortissimi, con una frangetta tagliata dritta che arrivava a lambire l’arco, molto accentuato, delle sopracciglia. Il suo abito di seta terminava in un lungo strascico a ricami d’oro. Anche le pantofoline che calzava erano d’oro, e tintinnanti di gioielli. Ai polsi, invece, tintinnavano braccialetti e braccialetti di giada e d’avorio. Le unghie, sicuramente le più lunghe che avessi mai visto, erano coperte da un delicato smalto verde acqua. Alle labbra scarlatte era languidamente appoggiato…

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“Voglio andare a vivere in campagna… (ma anche NO!)”

L’immagine del contadino sorridente e rilassato delle pubblicità non gli è mai appartenuta. A chi si riempie di belle parole e pensa a quanto sia bello e rilassante il lavoro in campagna contro lo stress cittadino vorrei fargli passare solo un paio d’ore con mio padre.

Through The Mirror

Sono nipote di contadini o, come li classifica 3 sl’INPS, coltivatori diretti. Sia mio padre che mia madre hanno passato l’infanzia e l’adolescenza fra campi, stalle, e orti di varia grandezza.

Entrambi sono andati a scuola, ma questo non impediva loro di dedicare ogni minuto libero a lavorare con i propri genitori. Fra campi di grano, vigneti, uliveti, pecore da portare al pascolo e uova da raccogliere, la campagna richiede impegno e fatica 365 giorni all’anno. Potevano sì nutrirsi di cibi davvero naturali e a chilometro zero ma le ossa rotte a fine giornata non gliele toglieva proprio nessuno. Quando mio padre ha deciso di voler continuare dopo le scuole dell’obbligo e non seguire le orme paterne, per mio nonno è stata una scelta insensata, il quale è sempre stato convinto che la sola ricchezza potesse venire dalla terra. Pur svolgendo un lavoro d’ufficio mio padre non ha assolutamente reciso le…

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“Metti una sera davanti al camino………..”

  Le coppie che stanno insieme da moltissimi anni hanno una complicità e un modo di interagire fra loro che mi ha sempre affascinato. Quando due persone arrivano a conoscersi così a fondo, i loro dialoghi hanno molto di non detto a parole, ma più con i sguardi e con i gesti, e spesso per … Continua a leggere “Metti una sera davanti al camino………..”

“Voglio andare a vivere in campagna… (ma anche NO!)”

Sono nipote di contadini o, come li classifica l’INPS, coltivatori diretti. Sia mio padre che mia madre hanno passato l’infanzia e l’adolescenza fra campi, stalle, e orti di varia grandezza. Entrambi sono andati a scuola, ma questo non impediva loro di dedicare ogni minuto libero a lavorare con i propri genitori. Fra campi di grano, … Continua a leggere “Voglio andare a vivere in campagna… (ma anche NO!)”