Perché guardarlo ora? Be, perché la colonna sonora è stupenda. Perché è una storia di crescita, di rapporti umani, di onestà, disfacimento, vita e morte. Veronica, e gli altri incantevoli personaggi, imparano a sopravvivere, e poi a vivere, a sorpassare le proprie paure, a combattere per ciò in cui credono, e a battersi con un mondo non sempre giusto e indulgente.
Basta una nota di questa canzone in macchina che parte la nostalgia canaglia che Al Bano e Romino scansate, l’estate del liceo…. Ah, l’estate del liceo!!!!
Veronica Mars[1], merenda*, qualche compito e poi via per le strade di Roma con gli amici superstiti, con i fidanzati di turno, con persone che allora pensavi sarebbero rimaste nella tua vita per sempre e ora non tieni nemmeno su facebook perché tanto non avreste niente da dirvi…
Be, non tutti. Il mio migliore amico viene dal liceo. Il liceo, che periodo meraviglioso. Più o meno. Qualche volta.
Mai quanto quello dei telefilm americani dove non c’è un attimo di noia fra amori, amicizie, intrighi, misteri e….omicidi!
Quando lo guardavo a 16 anni non mi sembrava poi così assurdo che la migliore amica liceale, della morta ammazzata liceale, indagasse sull’assassinio. Rivedendolo oggi probabilmente ci sono trecento appunti che farei…
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