Convinta, il pomeriggio successivo, stesso divano, stesso condizionatore e stesso formaggio, con aggiunta di vino rosso, sono tornata ad immergermi nella storia di questa strampalata famiglia, cercando di districarmi fra le generazioni, con leggerezza e freschezza (che ci voleva proprio!). Niente da criticare, mi è proprio piaciuto!
“Beviamoci un vero Martini” dice. “Una delle tre cose da fare prima di morire. La seconda è provare il risotto alla milanese, come lo faceva Marchesi. Quello vero. Marcello, non Gualtiero.” [1]
La fonte primaria delle mie scelte letterarie è da sempre la fornitissima libreria di casa dei miei genitori! Una volta abbiamo provato a fare un archivio dei libri in nostro possesso ma a metà giornata eravamo ancora alla prima delle ben quattro custodi di queste preziosità e ci siamo arresi. Mio padre questa estate ci ha riprovato e sorprendentemente è riuscito a concludere l’impresa, scoprendo, non proprio una cosa inaspettata, che abbiamo tantissimi titoli ancora non letti!
Un vero tessssssoooooro, come direbbe Smigol/Gollum.
Così subito mi sono messa a fare il mio personale archivio di volumi non ancora letti, e fra tanti, forse per il caldo asfissiante, mi ha colpito una copertina con un cameriere che…
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