I Classici: “1984”

incredibile come a distanza di più di sessant’anni questo tragico romanzo sia ancora così attuale. Tragico, perché non so a voi ma a me l’idea che qualcuno possa vedere ogni singola azione che faccio, che addirittura controlli cosa devo pensare e aggiusti il tiro se mai sbagli, mi fa paura! Mi sembra qualcosa di orrendo! Eppure lo stiamo permettendo

Through The Mirror

46_classici 1984 Tralie Graphic

“Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero sia libero, gli uomini siano gli uni diversi dagli altri e non vivano in solitudine… a un tempo in cui la verità esista e non sia possibile disfare ciò che è stato fatto: dall’età dell’uniformità, dall’età della solitudine, dall’età del Grande Fratello, dall’età del bipensiero… Salve!”[1]

Diciamoci la verità da qualche anno a questa parte se sentiamo le parole “Grande Fratello”, le associamo al famoso reality della Mediaset e non più al capolavoro di Orwell…
Molte persone sono certe che sia stato il libro ad ispirarsi allo show e non il contrario, e questo credo la dica lunga sul livello di cultura generale del nostro bel Paese!
Ma non temete, si può sopperire!
Innanzitutto basta vedere le date, il futuro distopico controllato dal grande occhio descritto da George Orwell è stato scritto nel 1949…

View original post 766 altre parole

“Scommesse e Pop Corn”

Se la razionalità è ciò che ci distingue dal resto del mondo animale, come mai è così semplice additare qualcosa altro da noi, piuttosto che prendersi la responsabilità delle nostre azioni?!

Through The Mirror

Prendete del vino rosso, pop corn e mettetevi comodi sul divano. Scommettiamo che vi saprò incantare?


Viviamo in una società in cui nessuno vuole assumersi la responsabilità. Un uomo può commettere errori, ma può sempre affermare che è a causa di qualcosa altro, forse ha avuto un’infanzia molto infelice, forse è stato influenzato dal politico di turno, o dai film che guarda.
Di certo non è colpa sua!

Questo è un pensiero molto diffuso e nel corso degli anni l’ho ritrovato sia nella vita quotidiana sia in film, telefilm e libri. Si cerca sempre di giustificare il male, forse perché l’idea che qualcuno lo faccia consapevolmente, con intenzione di nuocere, ci spaventa troppo. È più facile se pensiamo che quella persona non aveva scelta, era disturbato, o manipolato o inconscio delle brutte azioni. 

20c9c5e666ed972340287580fc287d35527867fd

Oggi, la giustificazione principale sono i media.
I media sono violenti.
I media incitano alla violenza.
Ma anche…

View original post 698 altre parole