È così che Il Bosco, divenne l’appuntamento del pranzo domenicale*. Il piacere della differita senza interruzioni pubblicitarie ci portò a diventarne grandi fan e mano a mano che il mistero si andava ad infittire volavano scommesse su chi potesse essere dietro a tutto e, insospettabilmente pur essendo quattro appassionati di crime, nessuno indovinò il colpevole!
Se ci avete fatto caso la gran parte delle serie tv che guardo sono di matrice statunitense, con qualche spruzzo di tv canadese, e un q.b. di serie europee: quasi tutte made in UK. Ora, tolta l’ovvia ragione che ne sfornato dieci al giorno, è che le trovo molto più avvincenti delle altre.
Ma, un paio di inverni fa, complice una domenica sorniona a casa, un pranzo indiscutibilmente lungo e nessuna voglia di mettersi a fare zapping, ho scoperto una fiction italiana decisamente meritevole!
Sì, ho scritto italiana, avete letto bene. Capita di rado, è più facile che mi vedrete leggere scrittori nostrani che a guardare qualcosa di italica produzione, ma quando c’è un prodotto che vale bisogna sventolare alta la bandiera e sentirsi un po’ orgogliosi. E devo dire che negli ultimi anni stiamo sfornando dei buoni prodotti!
Alleluja alleluja
Anche perché quello che mi fa sempre arrabbiare è…
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