MA STASERA CHE GUARDIAMO? – episodio 6 (film horror)”

Come per ogni genere, anche per quello dell’horror, le sfumature e le declinazioni sono delle più varie, così come i gusti di coloro che apprezzano i film con continui “salti sulla sedie” dovuti a scene create per spaventare o coloro che prediligono un subdolo sviluppo intento a creare un tipo di paura che colpisce il lato psicologico, chi preferisce vedere in modo chiaro e lampante scene crude e cruenti o chi predilige la tortura sottintesa che viene arricchita dalla fervida immaginazione di ciascuno

Through The Mirror

GIFS7: October 2015

Rieccomi per farvi compagnia con la nostra rubrica per appassionati di film, e quale occasione migliore di Halloween per parlare di un genere come quello dell’horror?

Il cinema dell’orrore è sicuramente tra i più longevi, già ai tempi del cinema muto venivano prodotte delle pellicole appartenenti a questo genere cinematografico, il quale vede come caratteristica principale quella di far rabbrividire e inquietare lo spettatore. I personaggi mostruosi e le situazioni macabre creano le tipiche atmosfere da brivido che gli appassionati del genere vanno ricercando, contornate ovviamente da luoghi fatiscenti e circostanze spaventose narrate in modo suggestivo e convincente.

Come per ogni genere, anche per quello dell’horror, le sfumature e le declinazioni sono delle più varie, così come i gusti di coloro che apprezzano i film con continui “salti sulla sedie” dovuti a scene create per spaventare o coloro che prediligono un subdolo sviluppo intento a creare un tipo di…

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“La verità troverà te”

«Il cervello umano è composto all’incirca da cento miliardi di cellule nervose collegate fra loro da più di cento migliaia si sinapsi. I singoli pensieri si formano a una velocità incredibilmente alta, ben prima che la mente possa esprimerli in forma verbale»

Through The Mirror

51_ la psichiatra

«Il cervello umano è composto all’incirca da cento miliardi di cellule nervose collegate fra loro da più di cento migliaia si sinapsi. I singoli pensieri si formano a una velocità incredibilmente alta, ben prima che la mente possa esprimerli in forma verbale»[1]

Vi capita mai di essere “chiamati” da un libro? Se ne sta lì, sul suo scaffale insieme a tanti altri, e quando gli passi davanti è come se ti sussurrasse “prendimiiii, leggimiiii”.Spero di sì o comincio a pensare di avere le allucinazioni. O forse è solo l’effetto post libro.

«Sembri proprio spaventata, sembrava dire lo sguardo del gatto. “Ed è proprio come mi sento”»[2]

Ad ogni modo, tre anni fa sono passata davanti a uno scaffale e “La psichiatra” di Wulf Dorn, mi ha chiamata, sedotta fino a convincermi a prenderlo. Poi però per un motivo o per un altro l’ho tenuto lì, sul mio di…

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I Classici: “Dracula”

Di vampiri la letteratura (“Intervista col vampiro” – “Twilight” – “Le notti di Salem” –“Il Discepolo”) e la cinematografia (“Dal tramonto all’alba” – “Ragazzi perduti” – “30 giorni di buio” – “Nosferatu”) sono pieni, e da una decina di anni i mangiatori di sangue – tradizionali o vegetariani – si stanno facendo strada anche nella serialità televisiva (“Angel”- “True Blood” – “The vampire diares”- “AHS Hotel”- “The originals” ), ma forse non tutti sanno che nessuno di questi prodotti sarebbe mai potuto venire alla luce senza il capostipite: il primo, favoloso, spaventoso, lunghissimo e impegnativo romanzo epistolare “DRACULA” di Bram Stoker.

Through The Mirror

32_ Dracula Graphic by: Gioia

“Il volto era grifagno, assai accentuatamente tale, sporgente l’arco del naso sottile con le narici particolarmente dilatate; la fronte era alta, a cupola, e i capelli erano radi attorno alle tempie, ma altrove abbondanti. Assai folte le sopracciglia, quasi unite alla radice del naso, cespugliose tanto che i peli sembravano attorcigliarvisi. La bocca, per quel tanto che mi riusciva di vederla sotto i baffi folti, era dura, d’un taglio alquanto crudele, con bianchi denti segnatamente aguzzi, i quali sporgevano su labbra la cui rossa pienezza rivelava una vitalità stupefacente in un uomo così attempato. Quanto al resto, orecchie pallide, assai appuntite all’estremità superiore; mento marcato e deciso, guance sode benché affilate. L’effetto complessivo era di uno straordinario pallore.[1]

Il termine vampiro deriva dal magiaro “vampyr”, dalla parola lituana “wempti”, che vuol dire “bere”, da quella turca “uber”, “essere diabolico”, e dalla radice slava “pi”, “stregone…

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“Il potere del trio coincide col mio”

Ricordo che trasportavo il televisore in balcone, di solito la messa in onda italiana coincideva con l’arrivo dell’estate, e io ero li, seduta su una sdraio, scatola della pizza sulle gambe a guardare le mie eroine combattere damoni e vampiri.

Through The Mirror

Non riesco davvero a spiegarmi perché ogni mio ricordo legato all’inizio della mia avventura con un telefilm è contrassegnata dal ricordo delle condizioni metereologiche di quel giorno.
Starete pensando che sono pazza, beh lo sto pensando anche io.
Il giorno in cui ho visto Streghe per la prima volta, abitavo in un posto diverso da quello in cui vivo ora, e i miei genitori avevano un televisore decisamente più grande di quello che avevamo noi in camera, e quindi spesso e volentieri alle 17 mi spiaggiavo sul loro letto e ci davo dentro con quello che oggi chiameremmo “Bingewatching”, di cartoni animati.
Alle 19 il sole era ancora alto e cocente, motivo per il quale  scendere giù a giocare con gli amichetti, non mi passava neanche per l’anticamera del cervello.
Col sennò di poi, se potessi incontrare la me del passato, le darei una pacca sulle spalle per le scelte…

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“Chi ha paura del buio?”

Era difficile trovare l’appartamento adatto, perciò uccisero la vecchia signora. L’uomo chiamato Sport bussò alla porta. Aveva indosso una tuta verde, così l’avrebbero preso per un idraulico. Maxwell stava da parte, in modo che la vecchia signora non potesse vederlo dallo spioncino. Anche Maxwell era in tuta verde, ma non rassomigliava affatto a un idraulico. … Continua a leggere “Chi ha paura del buio?”