A quel punto ho deciso di alzarmi dal letto e prendere in mano il libro di drammaturgia che stava prendendo polvere sulla scrivania e ho cercato di iniziare ad analizzare anch’io il perché di tale successo. Dopo mesi di stasi ero riuscita a riprendere in mano un libro dell’università con vivo interesse e grazie a quel gesto, fatto quasi in automatico, ho ricominciato piano piano a prendere in mano anche altri libri e a ristudiare per gli esami sempre troppo imminenti. Certo.. alternavo lo studio alla visione dei vari remake della telenovela, ma almeno non ero più una spettatrice passiva, né di uno schermo, né della mia stessa vita.
Grazie alle piattaforme di streaming lo spettatore curioso può navigare da un contenuto all’altro e scoprire produzioni cinematografiche e televisive provenienti dalle più disparate parti del mondo.
La sottoscritta, dopo trent’anni in cui aveva a disposizione solo la TV casalinga che dava spazio all’America del nord, alle produzioni italiane più o meno indipendenti, alle commedie spagnole o francesi e alle telenovele sudamericane (Dio benedica i canali regionali), ha finalmente trovato la sua dimensione potendo digitare qualsiasi nazione le passasse per la testa e trovare sempre qualcosa di interessante da guardare.
Sono volata in Norvegia, in Polonia, in Israele, in Giappone, in India, in Nigeria.. finalmente ho potuto vedere come lavorano i vari sceneggiatori in diverse parti del mondo, quanta importanza viene data alla fotografia, ai costumi, alla coerenza narrativa. Quale ruolo chiave svolgono il montaggio, la scelta delle musiche, le inquadrature proposte..
Ok, non è che di ogni produzione che…
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