“La divisione tra passato, presente e futuro ha solo il valore di un’ostinata illusione”
Abituata a serie tv americane, inglesi e più raramente italiane, l’idea di un prodotto tedesco devo dire che non mi entusiasmava… specialmente visti i precedenti come “Derrik” o “Un caso per due”. Ma, sarà per la scelta della colonna sonora[1], per la trama[2], per i continui paragoni con LOST, o per semplice curiosità, ho ceduto. Mi sono preparata würstel e crauti* per entrare nell’atmosfera, mi sono stappata una EKU 28, e mi sono spaparanzata sul divano-letto con la prima puntata di DARK[3].
E poi la seconda, e poi la terza e poi la quarta….
Solo alle 3 del mattino, quando gli occhi mi chiedevano pietà sono riuscita a staccarmi da questo dramma psichedelico dai mille misteri!
Viaggi nel tempo. Banalmente potrei dire che il tema principale è questo, ma sarebbe veramente ridurre all’osso una serie intricata e ben studiata in cui…
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