Ho un’adorazione per il mare. Vorrei viverci. Ne traggo ispirazione d’inverno, lo respiro in primavera, mi ci tuffo in estate e lo osservo malinconica in autunno.
È vivo.
Graphic by: Gioia
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò.[1]
Ho un’adorazione per il mare. Vorrei viverci. Ne traggo ispirazione d’inverno, lo respiro in primavera, mi ci tuffo in estate e lo osservo malinconica in autunno.
È vivo.
È perfetto.
Ma non credo potrei mai affrontarlo come fa il protagonista del monologo di Baricco,Novecento. Non penso di poter resistere senza la…
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