“Omicidi e Religione: accoppiata sempre vincente!”

Il mio personaggio preferito è Leonard Finch (Al Weaver), giovane curato omosessuale – in un periodo in cui ancora si andava in galera per questo! -che viene spedito a servire accanto a Chambers. Leonard oltre a rappresentare quel briciolo di semplicità e timore di Dio che guiderà il suo superiore nelle ricerche, è anche lo specchio di tutti gli sfortunati che ne combinano di tutti i colori e che volenti o nolenti si ficcano sempre in un mare di guai, guai che ovviamente deliziano lo spettatore e che fanno spazientire gli altri personaggi.

Through The Mirror

*Bubble and Squeak
(la ricetta è del mio amico inglese, John)

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Ingredientiper 4 persone:

  • -500 gr di patate
    -2 cipolle
    -Sale e pepe q.b.
    -50 g di burro
    -400 g di cavoletti di bruxelles
    -Olio vegetale q.b.

PREPARAZIONE

Sbucciamo e tagliamo le patate a cubetti, posiamole in una pentola di acqua salata e lasciamole cuocere a fuoco lento. Una volta pronte, scoliamo e facciamo raffreddare. Nella stessa pentola sciogliamo il burro, ci mettiamo la cipolla tagliata a fettine e lasciamo cuocere a fiamma bassa per 7-8 minuti.
Cuociamo a parte i cavoletti al vapore.
Travasiamo le patate e i cavoletti in una terrina, schiacciamo il tutto con una forchetta e uniamo il burro e la cipolla. Modelliamo delle polpette e le friggiamo ad alta temperatura in una padella con dell’olio vegetale precedentemente riscaldato.

Le frittelle sono gradevoli anche fredde.

Se doveste trovarvi in un pub inglese, chiedete le *

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“Scommesse e Pop Corn”

Se la razionalità è ciò che ci distingue dal resto del mondo animale, come mai è così semplice additare qualcosa altro da noi, piuttosto che prendersi la responsabilità delle nostre azioni?!

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Prendete del vino rosso, pop corn e mettetevi comodi sul divano. Scommettiamo che vi saprò incantare?


Viviamo in una società in cui nessuno vuole assumersi la responsabilità. Un uomo può commettere errori, ma può sempre affermare che è a causa di qualcosa altro, forse ha avuto un’infanzia molto infelice, forse è stato influenzato dal politico di turno, o dai film che guarda.
Di certo non è colpa sua!

Questo è un pensiero molto diffuso e nel corso degli anni l’ho ritrovato sia nella vita quotidiana sia in film, telefilm e libri. Si cerca sempre di giustificare il male, forse perché l’idea che qualcuno lo faccia consapevolmente, con intenzione di nuocere, ci spaventa troppo. È più facile se pensiamo che quella persona non aveva scelta, era disturbato, o manipolato o inconscio delle brutte azioni. 

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Oggi, la giustificazione principale sono i media.
I media sono violenti.
I media incitano alla violenza.
Ma anche…

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“Uno dopo l’Altro…”

La bravura dello showrunner Jeffrey Bell sta proprio qui: essendoci un killer che può essere nascosto ovunque, ogni volta che c’è una situazione misteriosa, Bell muove la nostra concentrazione su un diverso personaggio, facendoci così perdere il filo delle nostre indagini. Impossibile infatti non lasciarsi trascinare, cercando di capire prima di tutti gli altri chi è che su Harper’s Island sta facendo fuori tutti i partecipanti al matrimonio di Henry e Trish

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C’è stato un periodo in cui lo streaming era ancora una specie di miraggio lontano e al quale sapeva accedere solo l’esperto di computer di turno; un tempo in cui le reti private costavano talmente tanto da essere d’elite, in cui non esisteva Netflix o Nowtv. Un tempo in cui, per farla breve, dovevi accontentarti di quello che passava la tv “libera”.

Ed è in quel periodo, Settembre 2009 – in velocità record per l’epoca considerando che su CBS era andata in onda ad Aprile!!! e solitamente ci voleva almeno un annetto per la versione doppiata, ai bei tempi in cui il doppiaggio italiano era ancora un fiore all’occhiello e non lo schifo che è diventato ultimamente, ma non voglio polemizzare! – Rai Due in un attimo di inaspettata lucidità mandò in ondaHarper’s Islandtutte le Domenica sera di fine Estate, incollando i telespettatori appassionati di thriller, gialli

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“Profumo d’Irlanda”

Rizzoli & Isles sa di casa, sa di domenica sera con la famiglia davanti al camino (ad averlo!), di allegria e chiacchiere in sottofondo.

L’Irlanda della sigla viene spiegata dalle origini della famiglia Rizzoli: padre idraulico, madre casalinga, tre figli di cui due poliziotti e un mezzo criminale, emigrati qualche generazione prima ma che ancora tengono alte le tradizioni, e credo sia giusto da parte nostra approcciarci nel modo migliore, preparando un piatto tipico: lo stufato alla birra*!

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Qualche inverno fa, raccolta con l’intera famiglia attorno alla tavola in una domenica a cena, indecisi se mangiare qualcosa o accontentarsi delle 14 portate del pranzo, la mia attenzione viene richiamata da una strana musica di sottofondo. Una melodia tipicamente irlandese, che mette subito allegria e buonumore e voglia di Guinnes[1].

È I’m Shipping Up to Boston, dice Shazam[2], e sta introducendo una nuova serie tv crime, che da allora è rimasta una delle poche serie che seguo in italiano con tutta la famiglia, “Rizzoli & Isles”.

Protagoniste sono due donne molto diverse fra loro Maura Isles– medico legale interpretato da Sasha Alexander, e Jane Rizzoli detective della omicidi alla quale presta il volto la sempre giovane Angie Harmon (provate a guardarla in “Law & Order” o “Il club degli omicidi”, non è invecchiata di un giorno!).

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“Vietato bere il cappuccino dopo le 14”

Inutile sottolineare che dovete leggerli seduti al bar dopo aver ordinato qualcosa di assurdo che faccia storcere la bocca al barrista (con due r, come vuole Massimo).

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C’è un orario d’Estate in cui fuori non si può stare. Che siate amanti del mare o della montagna, il sole, per dirla alla romana, “’ncoccia[1]” e volenti o nolenti bisogna trovare riparo. Che soffriate il caldo o lo amiate quell’orario è infame per tutti.
Voglio dire, lo ricordano perfino i telegiornali….

grhowivQuell’orario tra le due e le quattro del pomeriggio: È insofferente. È l’ora della pennica[2] di anziani, bambini e oziosi.
L’ora del niente in tv.
Della noia.

Ed è l’orario in cui Massimo Viviani[3]mai e poi mai ti preparerebbe un cappuccino, e fa bene! Perché il cappuccino è una bevanda che si accosta bene alla mattinata, col cornetto o una crostata  magari, ma non certo con la merenda, le pizzette o i tramezzini come vorrebbero i turisti!!!!

tumblr_ni7pckcpij1tq4of6o1_500Massimo è un ex matematico, divorziato, che ha abbandonato l’università per dedicarsi al bar dopo…

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“Hannibal, Filetto in Crosta e Vino Rosso”

Ricominciamo? Perché no…

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Inverno,rigorosamente. Tardo pomeriggio, quando il cielo non è ancora del tutto ammantato di nuvoloni neri ma mantiene ancora qualche tonalità del blu, e qualche stella più prepotente delle altre riesce ad affacciarsi.

In questa atmosfera, assicurarsi di aver chiuso a chiave la porta e le finestre (o al primo spiffero che ne fa sbattere una lascerete il cuore sul pavimento), e stappare una bottiglia dibuon vino rosso,

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non uno in cartone arraffato al supermercato, uno davvero buono, non troppo dolce, consiglioil Barolo: vino piemontese dal pronunciato colore rosso granato, a tratti rubino e che presenta riflessi aranciati col progredire dell’invecchiamento; il suo profumo è intenso, complesso e particolarmente persistente[1].

Versarsene un abbondante bicchiere (di vetro!) e, dopo aver preparato un delizioso filetto di manzo in crosta* tumblr_inline_nfxeddi3rd1svk9zc  , accomodarsi su una poltrona morbida, sorseggiare il vino e iniziare a guardare“Hannibal”.

Ammetto che l’idea di iniziare…

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“Milkshake, primi amori & segreti : benvenuti a Riverdale”

Quando mancano due settimane alle ferie sembra che il tempo non scorra mai. Si dilata, ogni minuto è un’ora, ogni ora un giorno. Nonostante sia una delle poche fortunate persone a fare un lavoro che ama, il richiamo del mare, del riposo, del bingewatching e delle vacanze è come una sirena ammaliatrice e cattivissima, e … Continua a leggere “Milkshake, primi amori & segreti : benvenuti a Riverdale”

“God save the (trash) Monarchy”

*Victoria Sponge (la ricetta è del mio amico inglese John) Ingredienti per 8 persone: -180g di burro non salato -180g di zucchero - ½  cucchiaino di Estratto di vaniglia -3 uova medie -180 g di farina autolievitante -circa 4 cucchiai di marmellata di lamponi -100ml panna fresca -100ml philadelphia - zucchero a velo q.b. Preparazione … Continua a leggere “God save the (trash) Monarchy”