“SCOOBY DOO”

SCOOBY DOO è, tra le altre cose, il titolo di una canzone rilasciata dai Pinguini Tattici Nucleari a novembre 2020. Parla di uno quei primi passaggi dall’adolescenza all’età adulta rappresentato dalla fine delle scuole superiori all’inizio del periodo universitario. Attraverso una serie di dettagli incontriamo una ragazza che sta affrontando questa esperienza a modo suo, … Continua a leggere “SCOOBY DOO”

“Quel vento che scuote l’anima”

Dovrebbero spostare capodanno al 31 agosto, perché non è gennaio a portarsi via sogni e speranze, non è gennaio a portarsi via le giornate lunghe e le vacanze.
È settembre, con i suoi calendari scolastici, lavorativi, universitari. Col suo vento che illude perché sembra porti nuovi inizi e invece è sempre la solita solfa.

Through The Mirror

Questa sarà senza dubbio un’Estate che ricorderò per sempre, perché per la prima volta in 31 anni l’ho davvero subita.

Io, che normalmente scalpito per il suo arrivo, che la adoro, la venero e la invoco. Che ne faccio la mia Dea, la mia pace interiore e il mio rifugio.

Questo anno ho sofferto ogni giorno, ogni minuto, di questo caldo infernale ed esagerato, che toglieva il fiato e le forze. Dal quale nemmeno il mare dava refrigerio…

Nonostante tutto è stata una bellissima Estate, piena di esperienze positive, come la giornata che ho passato con una delle mie cuginette in un parco divertimenti, che mi ha fatto tornare bambina per un po’ e mi ha donato una serenità che non avvertivo da tempo immemore. Come quando è venuta la mia amica dal Nord e siamo state all’Escape Room, e proprio in quei giorni la vita della mia amica è…

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“Metti una sera davanti al camino………..”

Una sera d’inverno di qualche anno fa, di fronte a un caminetto dalle fiamme poco slanciate [la paura di mio padre che possa saltare una scintilla fuori dal caminetto e fare “alla diavola” l’intero ambiente intima tutta la famiglia ad usufruire di un calore abbastanza circoscritto: il resto di casa mia potrebbe essere la location ideale per un eventuale remake di Frozen], mio padre aveva appena finito di fumare una sigaretta e visto che si era stancato di ritagliare “L’esperto risponde” dai vari “Sole 24 ore” e a quanto pare non aveva voglia di interrogarsi nuovamente sul futuro della figlia seduta sul divano di fronte, aveva deciso di “riempire il silenzio” prendendo una rivista acquistata da un vivaista diversi mesi prima ed intavolare una conversazione con mia madre.

Through The Mirror

Le coppie che stanno insieme da moltissimi anni hanno una complicità e un modo di interagire fra loro che mi ha sempre affascinato. Quando due persone arrivano a conoscersi così a fondo, i loro dialoghi hanno molto di non detto a parole, ma più con i sguardi e con i gesti, e spesso per un osservatore esterno è difficile comprendere il senso ed il significato profondo di una conversazione. Quando la coppia in questione sono i propri genitori entra in gioco una sorta di romanticismo nell’ascoltare i loro discorsi, sia che parlino delle faccende da sbrigare in casa, sia che ricordino qualche evento legato alla loro infanzia o alla loro adolescenza. Si sono sposati poco più che ventenni e condividono il tetto coniugale da 40 anni: di chiacchierate che sfiorano tutta la gamma delle emozioni e delle situazioni ce ne sono state e ce ne saranno ancora a bizzeffe.. ma…

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“Io, un po’ Cenerentola lo sono”

PS. Nella scena in cui lei dice all’araldo ( a cui la matrigna ha appena fatto lo sgambetto facendo si che si rompesse la scarpetta) “Vedete io ho l’altra scarpetta” io avrei fatto seguire un bel “piglaitevela in c…..” rivolto alle sorellastre…
ma…mi sa che non si poteva!

Through The Mirror

o

“C’era una volta in un paese lontano,un piccolo regno pacifico e prosperoso, ricco di antiche e poetiche  tradizioni…lì in un maestoso castello viveva un nobile signore con la sua figlioletta adorata. Benché egli non facesse mai mancare nulla alla sua bambina capiva che ella avrebbe avuto bisogno delle cure di una mamma così si risposò con una donna vedova di nobile famiglia che aveva due bambine:Anastasia e Genoveffa. Purtroppo il buon uomo morì improvvisamente e la matrigna invidiosa della bellezza della bambina che faceva sfigurare le sue brutte figlie la relegò in cucina, tanto che alla bambina fu dato il nomignolo di Cenerentola. Passarono gli anni e il castello andò in rovina  perché le ricchezze della famiglia venivano sperperate per viziare le due ragazze ma nonostante Cenerentola fosse costretta a fare da serva nella sua stessa casa non smise di essere buona  e gentile perché ad ogni levare del sole…

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“Ma saremo mai soddisfatti?”

Parliamo onestamente, l'essere umano non è mai soddisfatto di ciò che ha. Se per fortuna, impegno o caso, raggiunge l'obiettivo che si era prefissato subito ne cerca un altro, oppure se ne lamenta perché non è come se lo era figurato nella propria testa. Altrettanto onestamente c'è da ammettere che questi ultimi due anni hanno … Continua a leggere “Ma saremo mai soddisfatti?”

“Cinque anni fa…”

Quando ho aperto il blog cinque anni fa, non sapevo davvero cosa aspettarmi. Avevo tanti pensieri, tanti racconti, tante esperienze, e mi sembrava bello condividerle. Nel tempo si sono aggiunti tanti collaboratori, alcuni con i loro consigli, pensieri, esperienze e racconti. Altri con un contributo culinario, altri ancora con le preziosissime revisioni della lingua inglese. … Continua a leggere “Cinque anni fa…”

“Pandemia”

Un anno.

Through The Mirror

Sapete, è curioso che nel momento in cui si avrebbe tutto il tempo di scrivere, si perdano le parole.

Perché qualsiasi parola mi sembra banale, già detta, inesperta, assordante, assurda, surreale. Come questa pandemia.

Pandemia.

Non pensavo ne avrei mai vista una, vissuta una. Come molti mi sentivo in un’epoca dove l’inquinamento o il digitale sarebbero stati i nemici. Le atomiche. Ma una pandemia.

Sembra un film e non lo è. E non si vede la fine. E si resta a casa, si resta positivi (no, non ci riesco molto, ammettiamolo), aggrappati alla speranza del buon senso, di una cura, di una fine. Di un nuovo inizio.

E le parole restano vuote.

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