“Omicidi e Religione: accoppiata sempre vincente!”

Il mio personaggio preferito è Leonard Finch (Al Weaver), giovane curato omosessuale – in un periodo in cui ancora si andava in galera per questo! -che viene spedito a servire accanto a Chambers. Leonard oltre a rappresentare quel briciolo di semplicità e timore di Dio che guiderà il suo superiore nelle ricerche, è anche lo specchio di tutti gli sfortunati che ne combinano di tutti i colori e che volenti o nolenti si ficcano sempre in un mare di guai, guai che ovviamente deliziano lo spettatore e che fanno spazientire gli altri personaggi.

Through The Mirror

*Bubble and Squeak
(la ricetta è del mio amico inglese, John)

1

Ingredientiper 4 persone:

  • -500 gr di patate
    -2 cipolle
    -Sale e pepe q.b.
    -50 g di burro
    -400 g di cavoletti di bruxelles
    -Olio vegetale q.b.

PREPARAZIONE

Sbucciamo e tagliamo le patate a cubetti, posiamole in una pentola di acqua salata e lasciamole cuocere a fuoco lento. Una volta pronte, scoliamo e facciamo raffreddare. Nella stessa pentola sciogliamo il burro, ci mettiamo la cipolla tagliata a fettine e lasciamo cuocere a fiamma bassa per 7-8 minuti.
Cuociamo a parte i cavoletti al vapore.
Travasiamo le patate e i cavoletti in una terrina, schiacciamo il tutto con una forchetta e uniamo il burro e la cipolla. Modelliamo delle polpette e le friggiamo ad alta temperatura in una padella con dell’olio vegetale precedentemente riscaldato.

Le frittelle sono gradevoli anche fredde.

Se doveste trovarvi in un pub inglese, chiedete le *

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“Il Mondo Emerso dalla Fantasia”

So che ci sono due fazioni contrastanti, chi ritiene che lo stile della Troisi sia troppo “leggero” e chi la adora. Ai posteri l’ardua sentenza, quello che vorrei sottolineare è che il fantasy non è un sottogenere, e anche se lo fosse, ha il grande pregio di trasportarci via per un po’, ci trasforma in eroi, non vale forse la pena di rischiare e aprire il libro per vivere tutto questo?

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Agosto 2005, ho appena finito la maturità superata alla grande, cosa sarà mai fare un regalo???
E’ di nuovo il compleanno di mio fratello, come è potuto succedere? Ah sì giusto, è un anniversario, ovvero una ricorrenza che ricade ogni anno, e ogni volta io non so cosa regalargli.
No, non adesso. Ad oggi ho una lista infinita di regali che so per certo possano piacergli, ma quell’anno funesto mio fratello era nel pieno dell’adolescenza, cioè quel periodo in cui “fa tutto schifo, fate tutti schifo, che schifo”, perciò capire cosa potesse fargli “un po’ meno schifo” non era facile…

“La paura è un’amica pericolosa: devi imparare a controllarla, ad ascoltare quello che ti dice. Se ci riesci ti aiuterà a fare bene il tuo dovere. Se lasci che sia lei a dominarti, ti porterà alla fossa.”[1]

Libri.
Non ho altra scelta. Nonostante le librerie di casa stiano per scoppiare…

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“C’era una volta (e c’è ancora)”

C’era una volta, in una landa a forma di stivale, una ragazza perplessa sul perché nonostante fossero inette e di cattivo esempio per le bambine, le principesse delle favole sconfiggessero sempre i villains.

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C’era una volta, in una landa a forma di stivale, una ragazza perplessa sul perché nonostante fossero inette e di cattivo esempio per le bambine, le principesse delle favole sconfiggessero sempre i villains.

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Salvata Aurora che poverina è stata relegata a vivere con tre imbranate “zie” ai confini della civiltà e bandita dal Reame quando sarebbe bastato dirle <<Ciccia sei stata maledetta perché siamo così cretini che non abbiamo invitato la più potente strega dell’Universo al tuo battesimo, quindi stai lontana dagli arcolai!>>, e invece, ignara e confusa, come ogni adolescente che si rispetti appena può cerca di scappare dalla vita noiosa che conduce; e il suo coraggioso principe Filippo che tutto sommato la sua gloria se la guadagna cavalcando fra i rovi e sconfiggendo il drago

ficent Graphic by: Gioia

(forse sono stata l’unica bambina a piangere per la morte di Malefica), strappando al pericolo non solo…

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“Di Uscite Infelici…”

Detta così sembra che avessi fatto un capitombolo alla Groucho Marx, ma inciampare in un gradino e farne un altro paio saltandoli non mi sembra proprio una scenetta da slapstick comedy! Ma lei?? Gentile signora? Giusto una mia gaffe doveva ricordarsi come se fosse qualcosa che caratterizza la mia persona?

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Le uscite infelici sono la versione soft delle figure di me**.., potrebbero essere assimilate alle gaffe, ma mentre quest’ultime hanno la possibilità, seppur insolita, di consumarsi in un contesto divertente e non solo imbarazzante, le uscite infelici colpiscono come lo sguardo di Medusa e fanno restare di sasso la loro vittima. La loro peculiarità è che sbucano fuori in un momento del tutto inaspettato, e possono cambiare in modo radicale il mood della conversazione delle due parti coinvolte. L’artefice dell’uscita infelice può mordersi immediatamente la lingua dopo aver pronunciato le tristi parole, oppure può continuare fiero con il proprio discorso, non rendendosi conto di aver in qualche modo ferito il proprio interlocutore.
Quest’ultimo, dal suo canto, ha di fronte a sé una vastissima rosa di reazioni, dettate da diversi fattori, come la propria indole, l’entità dell’offesa, ed il rapporto che intercorre fra i due.
Mettiamo il caso, però, che chi…

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I Classici: “Il Conte di Monte Cristo”

ahhhhhhhhh è proprio tempo di una rilettura *-*

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“Le ferite morali hanno questo di particolare: che si nascondono, ma non si rimarginano; sempre dolorose, sempre pronte a sanguinare quando si toccano, rimangono perennemente vive e aperte in fondo al cuore”[1]

 

tumblr_mvsihbgmoa1rsbzcro9_500Ho tenuto questo classico in attesa per ben tre anni.
Fermo in libreria, ogni tanto mi ci avvicinavo, lo sfogliavo, leggevo qualche frase e lo riponevo.
Non mi sentivo pronta, non era il momento.
Come ho già detto, un libro, un grande classico in particolare, richiede la giusta attenzione, la voglia impellente di immergersi nelle sue pagine da parte del lettore e non la brama di dire “l’ho letto, sono stato bravo”.

Non è una gara a chi è più intelligente, non ci sono premi per chi si imbelletta di intellettualismo.
Un buon libro, come un buon vino, deve essere preso coi tempi giusti, decantato, assaggiato e, solo se giusto al palato, bevuto tutto di un…

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“Un’Estate fra cattedrali e foreste”

https://www.youtube.com/watch?v=RZGqFxHYzzc&feature=youtu.be « I bambini vennero presto per assistere all'impiccagione. Era ancora buio quando i primi tre o quattro uscirono furtivamente dai casolari, silenziosi come gatti nei loro stivali di feltro. »[1]   Eccoci qua, io, un frappè cocco e cioccolato, occhiali da sole e 1030 pagine che ho tenuto in serbo proprio per questa lunga Estate. Certo … Continua a leggere “Un’Estate fra cattedrali e foreste”

“Effetto DOMINO”

    Alcuni viaggi sono più belli di altri, alcuni viaggi si ricordano con più piacere di altri.  Non è il caso del viaggio che feci coi miei genitori per andare in Calabria molte estati fa. Bloccati sulla Salerno-Reggio Calabria per ben 12 ore, abbiamo rischiato di saltare le vacanze, stressati, accaldati, stanchi, è stato … Continua a leggere “Effetto DOMINO”

“Scrivere è un mestiere pericoloso!”

  È Inverno, piena notte, il cielo ha deciso di venire giù a secchiate mentre si scatenano fulmini e tuoni. Un improvviso calo di corrente mi fa quasi urlare, mi trattengo a stento dal correre nel lettone dei miei come facevo da bambina. Ma non è certo il temporale a terrorizzarmi, è il libro che … Continua a leggere “Scrivere è un mestiere pericoloso!”