“Abbandonata, restituita, ritornata… ”

È un romanzo duro eppure dolce, che sono veramente contenta di aver letto e che consiglio a tutti coloro che ogni tanto si sentono un po’ persi nei sentimenti e nella vita.

Through The Mirror

“Erofigliadi separazioni, parentele false o taciute,distanze. Non sapevo più da chi provenivo. Infondonon lo so neancheadesso.”[1]

Ogni volta che scegli di leggere un libro, scegli di affidarti al suo autore, di cedergli parte del tuo preziosissimo tempo, sperando che te lo restituisca in emozioni. Positive, negative, forti, violente perfino, purché non lasci indifferenti facendoci pensare di aver buttato il nostro tempo.

Per me è molto difficile iniziare un libro che non ho scelto, perfino quando me li regalano molto spesso è perché mi hanno sentito parlare di quel titolo. Raramente seguo le mode, non mi fido della critica, perciò da quando ho iniziato il Circolo di Lettura nella libreria in cui lavoro, spesso mi sono trovata volumi fra le mani che mi hanno delusa, insoddisfatta, persino annoiata. Succede, perché bisogna cercare di accontentare tutti, perché anche il libro giusto nel periodo sbagliato può risultare fatale.
Altre volte invece…

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“Drammi e Risate SENZA VERGOGNA”

Non c’è dubbio che questa è una di quelle serie tv che o si amano o si odiano, non ci sono vie di mezzo, o ci si appassiona ai drammi della famiglia Gallagher e dei loro strampalati vicini, si impara a ridere con loro e a trovare soluzioni bizzarre ad ogni problema; oppure si spegne d’impulso la tv sentendo addosso una sensazione di imbarazzo latente.

Through The Mirror

Agosto è uno di quei mesi in cui se vivi in città rischi di impazzire. O sei fortunato e te ne vai in vacanza, o sei meno fortunato e lavori ma almeno ti tieni impegnato nelle ore più calde della giornata, oppure sei proprio sfigato e pur avendo le ferie sei costretto a passarle in città fra afa e canto delle cicale.
Agosto è quel mese così caldo che qualsiasi metodo è accettabile per rinfrescarsi: perfino fare la ice-challenge….

o una sua variante più casalinga…

Personalmente, nelle giornate troppo trafficate per andare al mare e veramente troppo calde perfino per uscire e correre in piscina, mi sparo il ventilatore a velocità 3, infilo i piedi in una bacinella di acqua e sale, cibo spazzatura su un vassoio vicino, birra ghiacciata in una mano, e telecomando nell’altra per una maratona di Shameless.

Devo ammettere che la prima volta che ho beccato…

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