Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”.
Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”.
Con questa poco allettanteprospettiva mi sono decisa a fare una bella pulizia generale; stavo sistemando una parte di libreria – che penso avessi lasciato stare da un decennio perché ho sentito le proteste degli acari sotto sfratto e i sussurri di oggetti non bene identificati- quando ho ritrovato questa specie di quaderno – diario a tre voci, risalente ai tempi delle superiori, nel quale io e due mie compagne (che per questioni di privacy chiamerò Grazia e Graziella) scrivevamo a turno la nostra vita. Tutta la nostra vita.
Funzionava così:…
View original post 1.062 altre parole