“Ma poi, che cos’è davvero ‘normale’ ?”

Questo dramedy è arrivato nel 2022 alla sua conclusione. Vale davvero la pensa seguire Sam in tutto il percoso, si ride, ci si emoziona….

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MILLEFOGLIE DI CIOCCOLATO CON PANNA E FRAGOLE*
(la ricetta è della mia mamma, Mena)

Ingredienti (per 4 persone)

– 250 g di cioccolato fondente
– 3 decilitri di panna fresca di frigorifero
– 4 cucchiai rasi di zucchero semolato
– 400 g di fragole di stagione mature
– 2 cucchiai rasi di zucchero a velo per decorare

Preparazione

72_atypicalGraphic by: Gioia

Cominciamo sbriciolando il cioccolato fondente e facendolo in seguito fondere in un tegamino a bagnomaria.
A questo punto, una volta ben sciolto e senza grumi, versiamo il cioccolato su di un ampio foglio di carta oleata oppure della carta forno, distendendolo in modo omogeneo con l’ausilio di una spatola piatta. Realizziamo una sorta di rettangolo e lasciamo raffreddare a temperatura ambiente.
Nel frattempo montiamo la panna fredda di frigorifero unendo lo zucchero semolato. Laviamo le fragole sotto acqua corrente, asciughiamole e tagliamo a cubetti, ricordiamoci però di lasciarne qualcuna…

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“Cavour è morto!”

Non posso dire lo stesso di storia, nonostante avessi i voti alti, facevo una gran fatica a memorizzare tutti gli eventi nel giusto ordine cronologico. Troppe date! Cioè: Troppi numeri! E io e i numeri siamo sempre stati diffidenti.

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Risultati immagini per ship crashing gifNella mia classe al liceo, le interrogazioni di storia e filosofia erano viste come una specie di battaglia navale, in cui però inesorabilmente noi studenti eravamo destinati a perdere la nostra bella flotta.

Non solo di storia in realtà, una volta una mia compagna all’interrogazione di biologia alla domanda “come batte il cuore?” rispose “bum-bum”.

O a quella di latino un mio amico totalmente impreparato scrisse la ricetta delle melanzane alla parmigiana anziché la traduzione del brano in esame.

Essere impreparati poteva succedere in tutte le materie. Ma con storia e filosofia era una strage anche quando eri super preparato!

Risultati immagini per lady oscar gifLa professoressa (che somigliava vagamente a Lady Oscar) era una di quelle toste. Ma bravissima. Una di quelle persone che nonostante il tempo che passa e le generazioni di idioti che si vedeva passare davanti, non aveva perso l’amore e l’entusiasmo per le sue materie.

E che per questo…

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“Al Cuor non si comanda, ma allo Sguardo sì (ovvero di Tette Inesistenti)”

Be, mie care tettone, lasciatevi dire che anche la vita di noi piatte non è affatto facile.

Innanzitutto noi con il cromosoma Y dobbiamo conversare!
Ci pensate???
E poi ci guardano in faccia, il che vuol dire che dobbiamo stare sempre attente a non fare smorfie quando rispondono!

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Mi è capitato, qualche giorno fa, di imbattermi in un post su facebook che recitava così:

“IL BRUTTO DI NON AVERE LE TETTE E’ CHE DEVI USARE IL CERVELLO TUTTO IL GIORNO.”

Lì per lì ho sorriso e ho scorso avanti. 

inesistentiPoi però sono tornata indietro, ho salvato il post e ho cominciato a ripostarlo in tutti i miei social, anche come status di whatsapp, mentre a galla mi riveniva in mente come un film dal montaggio alla Memento, tutto il periodo (balordo) delle medie!

Mentre alle mie compagne di classe cominciava a spuntare un fisico da donna, io restavo piatta come una tavola da surf. Qualche insegnante un po’ sciroccata mi diceva che era perché non mangiavo abbastanza proteine… mia madre che dovevo avere pazienza, le tettone che almeno io potevo ancora indossare una maglietta attillata senza che i maschi mi fissassero.
No, non mi fissavano manco per…

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“L’ha detto la Maestra!”

La maestra non aveva subito controllato gli acquisti di noi alunni, ma ne ha avuto l’occasione quando, tutti in piedi intorno alla sua cattedra con l’astuccio in una mano e ed una fotocopia da colorare nell’altra, abbiamo atteso il nostro turno affinché lei ci mostrasse quali colori usare per il disegno tratteggiato sul foglio. I miei compagni a mostrare i loro pastelli tutti tristemente uguali, ma nuovi e tirati a lucido, io in fermento all’idea di mettere all’opera i miei gioiellini. Arrivato il mio momento ho aperto a due mani il mio astuccio rosa e viola per far sfilare sotto gli occhi della maestra i pastelli e lei per poco non ha urlato..

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Mentre in giro si sente molto parlare di genitori esageratamente coinvolti nella vita scolastica dei propri figli (dalle chat di gruppo per tenersi informati sui compiti da fare a casa alle irruzioni in sale docenti con tanto di: “lei non ha dato il giusto voto a mio figlio!”), io sono sempre stata una scolaretta che ha cercato di fare il proprio dovere evitando il più possibile di rendere partecipi mamma e papà dei miei affari, convinta di dovermela cavare da sola e di dover ciecamente eseguire i compiti ordinati dalla maestra. 

Which Emma Stone Character Are You? | Emma stone, The house bunny, House  bunny movieEro molto meticolosa, e questo mi portava a stare ore e ore sui quaderni per fare ogni cosa precisa come mi era stata ordinata. Se capitava di chiedere aiuto a mia madre pretendevo da lei la stessa cura ed attenzione e il mio intercalare era sempre il solito: <<lo ha detto la maestra>>. Questo mio atteggiamento a…

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“Perchè?”

Oggi mi sono svegliata con una vena polemica, sarà che fuori piove, è grigio, è sabato ma sembra un eterno lunedì, o un’eterna domenica. Ho perso la cognizione del tempo. Dello spazio. Di me. Un po’ di normalità è tornata, che poi, parliamoci chiaro, ma chi la vuole la normalità. Io no di certo. Io … Continua a leggere “Perchè?”

I Classici: “La Divina Commedia”

Io ho talmente amato questa Opera che la portai come traccia della tesina all’esame di Maturità, e ancora oggi nelle giornate uggiose, mi ritrovo a sfogliarla e rileggere qualche brano, a chiedermi come abbia fatto a scrivere una cosa del genere, tanto potente, tanto attuale allora quanto adesso, eternamente contemporanea!!!

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28_divina commediaGraphic by: Federica

’Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente. 

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e ’l primo amore. 

Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterna duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate’. [1]

La maggior parte di voi l’ha studiata a scuola, e magari l’ha anche un po’ odiata, avendo dovuto passare ore ed ore ed ore ed ore a farne la parafrasi, ad analizzarla, a trascriverne i versi o a doverla imparare a memoria.
E per questo la maggior parte di voi, non l’ha letta davvero.

Chi l’ha letta sul serio, senza la fatica dell’interrogazione sulle spalle, senza la paura del compito in classe, chi se l’è goduta per semplice diletto, non può non amarla.

La Divina Commedia…

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“Grazia, Graziella & grazie al…”

Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”.

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Dicembre.
Mese di bilanci e preoccupazioni. Di vecchie e nuove ansie. Di buoni propositi, di dolci, di regali e di profumi speziati.
E di pulizie.
È giunta l’ora, non posso più rimandare, mi si stanno accumulando scatole di “poi lo metto a posto” che tra poco ne verrò sommersa e diventerò una protagonista di “sepolti in casa”. 

Con questa poco allettanteprospettiva mi sono decisa a fare una bella pulizia generale; stavo sistemando una parte di libreria – che penso avessi lasciato stare da un decennio perché ho sentito le proteste degli acari sotto sfratto e i sussurri di oggetti non bene identificati- quando ho ritrovato questa specie di quaderno – diario a tre voci, risalente ai tempi delle superiori, nel quale io e due mie compagne (che per questioni di privacy chiamerò Grazia e Graziella) scrivevamo a turno la nostra vita. Tutta la nostra vita.
Funzionava così:…

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I Classici: “Madame Bovary”

“Cosa c’è di meglio, infatti, che stare la sera con un libro accanto al fuoco, mentre il vento batte sui vetri, e la lampada arde?”[1]   Ah, come darti torto Flaubert, è un piacere inestimabile, specialmente se sei in quarto superiore e per le vacanze di Pasqua ti hanno riempito di compiti come se avessi … Continua a leggere I Classici: “Madame Bovary”