La rilevanza che Pavese dà ai luoghi è basilare, paesi che sono personaggi principali al pari dei protagonisti veri e propri, terre che sono vive, non fanno semplicemente da sfondo, sono “persone” vere e proprie. La ripetizione dei nomi dei territori: Canelli, Alba, Neive, Calosso, Gaminella, Costigliole e tanti altri sono la riprova dell’uso del luogo come personaggio.
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”[1]
A volte mi succede come con le canzoni, che sentendole mi riportano a un ricordo, a un periodo, a un momento preciso. A volte mi succede con le parole. A voi capita?
Le parole mi riportano a un libro e il libro a un ricordo, a un periodo, a un momento preciso.
Ed è come essere di nuovo lì, nell’attimo: inquietantemente meraviglioso!
Per me i classici dovrebbero fare anche questo, essere immutati ed eterni, fotografie di un istante importante, importante per noi, intendo.
La luna e i falòriesce a scuotermi ogni fibra dell’essere, ogni volta che sento una citazione tratta dal libro sono di nuovo in gita…
View original post 794 altre parole