“Barbie, Big Jim e l’invasione aliena”

GLI ABITANTI DI CHESTER’S MILL, UNA PICCOLA CITTADINA DEL MAINE, CHE SI RITROVANO TAGLIATI FUORI DAL RESTO DEL MONDO A CAUSA DI UN IMPENETRABILE, MISTERIOSO E INVISIBILE CAMPO DI FORZA CHE CIRCONDA TUTTA LA CITTÀ, COMPARSO IMPROVVISAMENTE DAL NULLA. IMPOSSIBILITATI AD USCIRE DALLA CITTÀ PRESA ORMAI DAL PANICO, UN PICCOLO GRUPPO DI PERSONE CERCHERÀ DI MANTENERE L’ORDINE E LA PACE E CERCHERÀ ANCHE DI SCOPRIRE COME FUGGIRE DA QUELLA CHE PER LORO È ORMAI DIVENTATA UNA PRIGIONE.

Through The Mirror

*Insalata di quinoa, zucchine, salmone e pesto
(la ricetta è della mia mamma, Mena)

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Ingredienti per 2 persone: 
-102 gr. di quinoa 
-1 zucchina 
-100 gr. di salmone affumicato
-1cucchiaio di pesto 
-burro 
-sale 
-pepe 

Preparazione:

Mettiamo la quinoa in un colino e laviamola bene sotto acqua corrente. Poi la lessiamo in acqua salata, e la scoliamo con un colino e farla raffreddare. Intanto laviamo e spuntiamo la zucchina, la tagliamo alla julienne e la saltiamo a fuoco vivo per qualche minuto, in una pentola con un pochino di burro. Aggiungiamo il pesto, mescoliamo per insaporire, lasciamo un minuto scarso e spegniamo il fuoco. Spezzettiamo il salmone affumicato e aggiungiamolo alla nostra insalatona, ci aggiungiamo anche la quinoa e lasciamo raffreddare il tutto prima di goderci questo succulento piatto estivo.

Giugno, le temperature non sono ancora proibitive, ma si preannuncia un’estate calda, sto ancora lavorando perciò lascio accumulare distese di panni che prima o…

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“Stand by Me – the book”

„I never had any friends later on like the ones I had when I was twelve. Jesus, did you?“ — Stephen King, book The Body

Through The Mirror

Nomen omen, the Latins said. And like it or not, Stephen King is the undisputed KING of a literary genre halfway between thriller and horror.

I think I’ve read almost all of them, from IT to Misery, from The Dome to Carrie through The Green Mile

„And I wonder if there is really any point to what I’m doing, or what I’m supposed to make of a world where a man can get rich playing “let’s pretend“ — Stephen King, book The Body

The Nights of Salem or The Dream Catcher (which left me and my mother very puzzled about some choices and today we still wonder if he wasn’t under the effects of acid while he was writing!).

I had never read the short stories though. So two summers ago I decided to make up for it, taking the collection DIFFERENT SEASONS, discovering only after that I had chosen…

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“Stand by me”

“Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni. Gesù, ma chi li ha?”[7]

Through The Mirror

“Ragazzi, vi va di vedere un cadavere?”[1]

Nomen omen, dicevano i latini. E forse per King varrebbe più sul cognomen. Battutacce a parte, non c’è alcun dubbio che – piaccia o non piaccia, Stephen King è il RE indiscusso di un genere letterario a metà fra il thriller e l’horror.

Penso di averli letti quasi tutti, da IT a Misery, da The Dome a Carrie passando per Il miglio verde

Le notti di Salem o L’Acchiappasogni (che lasciò me e mia madre molto perplesse su alcune scelte e ancora oggi ci chiediamo se non fosse sotto effetti di acidi mentre scriveva!).

stand by meNon avevo mai letto i racconti brevi però. Così due estati fa ho deciso di rimediare, prendendo la raccolta STAGIONI DIVERSE, scoprendo solo dopo di aver scelto la raccolta con tutte storie trasportate sul grande schermo: Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank (Leali della…

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“To write is a dangerous job”

When the winter storm subsided at 4 in the morning, I was only a few pages away from the conclusion. <> I wondered. I remember collapsing with the book in my hands, having had troubled dreams and that when I woke-up I had decided never to read such books again.

I finished it the next night, and didn’t keep my promise, I read about it, thriller, noir, horror; but still today Anne Walkes remains one of the most chilling women who come to visit my nights from time to time.

Through The Mirror

It’s Winter, full night, the sky has decided to come down in buckets while lightning and thunder are breaking down. A sudden drop in current almost makes me scream, I can barely keep from running into my parents’ bed as I did as a child. But it is certainly not the storm that terrifies me, it is the book that I am reading in one breath in the weak light of the lightshade in the grandparents’ house that creaks and rasps and already makes me anxious. I started the book a few hours earlier, but I can’t get away from it, despite the cold, the sleep, the anguish that is rising up page after page.

I had already read Stephen King’s novels, but usually given the eternal description of every detail, even the most useless, I never found myself anxious  Not even when I read IT, except in a couple…

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“Scrivere è un mestiere pericoloso!”

Ma, sarà che la persiana sbatte contro il vetro, i lampi illuminano quasi a giorno la stanza, le ombre disegnano sul muro scene di terrore, a me “Misery[1]” sta facendo morire di angoscia!!!
Riga dopo riga, mi sento sempre più dentro la storia, gemo, mi contorco, chiudo gli occhi e poi torno a leggere avidamente; sono tentata di interrompere ma ho paura degli incubi che potrei portarmi nel sonno.
E se sognassi Anne Wilkes[2] e tutte le torture che sta infliggendo al povero Paul Sheldon?
La trama non è poi così surreale come “The Dome”, “L’acchiappasogni” o “Carrie”. Niente alieni, bambole assassine o fenomeni sovrannaturali a mitigare le nostre ansie e consolarci con la chiara prospettiva del <>. No, qui i personaggi sono reali come noi! Veri, realistici. Niente magie vodoo, niente di extraterrestre.
Una fan psicopatica e uno scrittore stanco.

Through The Mirror

È Inverno, piena notte, il cielo ha deciso di venire giù a secchiate mentre si scatenano fulmini e tuoni. Un improvviso calo di corrente mi fa quasi urlare, mi trattengo a stento dal correre nel lettone dei miei come facevo da bambina. Ma non è certo il temporale a terrorizzarmi, è il libro che sto leggendo tutto d’un fiato alla debole luce dell’abat-jour nella casa dei nonni che scricchiola e cigola e già di suo mette ansia. Il libro l’ho iniziato poche ore prima, ma non riesco a staccarmene, nonostante il freddo, il sonno, l’angoscia che pagina dopo pagina mi sta salendo.

Avevo già letto romanzi di Stephen King, ma solitamente data l’eterna descrizione di ogni dettaglio, anche il più inutile, l’ansia non mi era mai salita. Nemmeno con IT, se non in un paio di scene. Il pregio di King è anche il suo difetto a…

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“Barbie, Big Jim e l’invasione aliena”

*Insalata di quinoa, zucchine, salmone e pesto (la ricetta è della mia mamma, Mena) Ingredienti per 2 persone:  -102 gr. di quinoa  -1 zucchina  -100 gr. di salmone affumicato -1cucchiaio di pesto  -burro  -sale  -pepe  Preparazione: Mettiamo la quinoa in un colino e laviamola bene sotto acqua corrente. Poi la lessiamo in acqua salata, e la scoliamo con un colino … Continua a leggere “Barbie, Big Jim e l’invasione aliena”

“Stand by me”

https://youtu.be/BTCfQ6Bb8QE “Ragazzi, vi va di vedere un cadavere?”[1] Nomen omen, dicevano i latini. E forse per King varrebbe più sul cognomen. Battutacce a parte, non c’è alcun dubbio che – piaccia o non piaccia, Stephen King è il RE indiscusso di un genere letterario a metà fra il thriller e l’horror. Penso di averli letti … Continua a leggere “Stand by me”

“22.11.63: Salvate il Presidente Kennedy… (o no?)”

Abrams e King[1], appena ho letto questi due nomi accoppiati mi sono convinta. Non ho nemmeno guardato il trailer, ma sono andata a curiosare in giro per la trama e l’ho trovata assolutamente geniale: Kennedy è stato e rimarrà uno dei Presidenti più amati degli States, ma se lo fosse proprio per la scomparsa prematura? … Continua a leggere “22.11.63: Salvate il Presidente Kennedy… (o no?)”