I Classici: “1984”

incredibile come a distanza di più di sessant’anni questo tragico romanzo sia ancora così attuale. Tragico, perché non so a voi ma a me l’idea che qualcuno possa vedere ogni singola azione che faccio, che addirittura controlli cosa devo pensare e aggiusti il tiro se mai sbagli, mi fa paura! Mi sembra qualcosa di orrendo! Eppure lo stiamo permettendo

Through The Mirror

46_classici 1984 Tralie Graphic

“Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero sia libero, gli uomini siano gli uni diversi dagli altri e non vivano in solitudine… a un tempo in cui la verità esista e non sia possibile disfare ciò che è stato fatto: dall’età dell’uniformità, dall’età della solitudine, dall’età del Grande Fratello, dall’età del bipensiero… Salve!”[1]

Diciamoci la verità da qualche anno a questa parte se sentiamo le parole “Grande Fratello”, le associamo al famoso reality della Mediaset e non più al capolavoro di Orwell…
Molte persone sono certe che sia stato il libro ad ispirarsi allo show e non il contrario, e questo credo la dica lunga sul livello di cultura generale del nostro bel Paese!
Ma non temete, si può sopperire!
Innanzitutto basta vedere le date, il futuro distopico controllato dal grande occhio descritto da George Orwell è stato scritto nel 1949…

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“…Nelle ‘puntate’ precedenti…”

In attesa di nuove (dis) avventure da raccontare, e credetemi ne sto vivendo, devo solo trovare il tempo di metterle nero su bianco, ecco per chi avesse curiosità qualche vecchia storia.

Buon weekend💟

Through The Mirror

Qualche giorno fa ho fatto un recap di tutti gli articoli- consiglio che ho scritto, per fare un po’ di ordine soprattutto nella mia testa (dura); l’ho trovato rilassante e ho deciso di farlo anche con il resto dei miei scritti (e di quelli dei miei compagni di disavventura); nel corso di questi mesi ho trattato argomenti vari ed eventuali, lasciandomi trasportare dai ricordi, dall’umore e dall’ispirazione.
Sono tutti avvenimenti realmente accaduti, riflessioni, pensieri messi nero su bianco in ordine sparso.

Qui, ora, provo invece a dargli un senso almeno per argomento, così se avete qualche commento da fare, qualche opinione da scambiare, sarà più semplice.

Spero.

Risultati immagini per love gifSull’amore o giù di lì

Dio ci salvi da Cupido    (Gioia)
Mi stai friendzonando?!?! (Gioia)
– Mai ordinare pollo al Primo Appuntamento (Gioia)
L’importanza dello Spazzolino (Federica)
– Se ti dà del Tenero, non c’è del tenero

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“Biancaneve ai tempi dello Smartphone”

Mi sono spesso ritrovata a fantasticare su racconti meravigliosi non perché adori la parte romantica, anzi tutto l’opposto, ma il richiamo di luoghi mitici ha inevitabilmente catturato anche me.
Certo con l’avanzare del tempo la visione fiabesca della vita ha iniziato ad annebbiarsi, eppure la colpa non è da attribuire di certo agli scrittori di quelle storie che a loro modo raccontavano la visione di un posto incantato dove vivere, quanto piuttosto reputo colpevole una realtà moderna che di favoloso non ha più nulla

Through The Mirror

Dopo aver letto un titolo come questo ci si aspetta che l’articolo inizi con “C’era una volta….” e se lo vogliamo fare ancora più d’effetto “C’era una volta in una terra molto lontana….” sì perché se si racconta di Principi Azzurri, matrigne cattive e animali del bosco con capacità di parola non può di certo essere una storia che si svolge sotto casa o l’inganno si scopre subito.

tumblr_le7cf9vwlp1qzfcq4o1_500Vi devo confessare che sono una grande amante delle favole, anche alla veneranda età di [X alla sesta] – radice quadrata di Y fratto 2 (chi ha detto che la matematica non serve nella vita di tutti i giorni?!) resto comunque ammaliata e affascinata dai racconti fiabeschi di un mondo che ogni bambina ha ingenuamente sognato di visitare. Giusto per rendere l’idea sono una di quelle giovani adulte che si fionda all’interno di un Disney Store e compra…

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“Questione di linguistica”

Si fa un gran parlare dell’essere single. Io preferisco dare alle cose la giusta definizione: zitella!   Sì beh perché se il termine è stato coniato un motivo ci dovrà pure essere, insomma, rende perfettamente il concetto, cambiano solo le sfumature con il passare degli anni. Un tempo le zitelle erano coloro che pudicamente se … Continua a leggere “Questione di linguistica”

“Che fine ha fatto la conversazione?”

Mi sento molto vecchia a volte quando entro in un locale e mi guardo intorno, convinta di trovare persone con cui chiacchierare e invece non c’è altro che silenzio. O chiusura. O entrambe. Il silenzio di chi se ne sta piegato sul proprio smarth-phone a giocare a candy crush invece che fare uno scambio di … Continua a leggere “Che fine ha fatto la conversazione?”