“Il confine che divide la vita dalla morte è, al meglio, ombreggiato e vago. Chi potrebbe dire dove uno finisce e l’altro inizia?”

Il Poeta mi ha tenuta in agitazione con un batticuore costante. La suspance è l’ingrediente principale, aggiungeteci che ho letto questo libro quasi sempre in metropolitana avanti e indietro dall’università schiacciata fra persone che potevano benissimo essere dei serial killer (o più probabilmente impiegati annoiati), capirete perché credo che valga davvero la pena di essere letto.

Through The Mirror

“La morte è il mio mestiere. Ci guadagnavo da vivere e ci costruivo sopra la mia reputazione professionale. Ne ho approfittato. È sempre stata attorno a me, ma mai così vicina con Gladden e Backus, quando mi ha respirato in faccia, mi ha fissato negli occhi e ha cercato di afferrarmi.”[1]

Mettiamoci che il killer lascia indizi presi dai romanzi di Poe, sarà che il protagonista è un giornalista che scrive di cronaca nera e si ritrova a viverla sulla propria pelle, sarà che Connelly[2] per me è abbastanza una garanzia, ma dalla prima pagina all’ultima, con i dovuti intervalli di stasi,Il Poetami ha tenuta in agitazione con un batticuore costante. La suspance è l’ingrediente principale, aggiungeteci che ho letto questo libro quasi sempre in metropolitana avanti e indietro dall’università schiacciata fra persone che potevano benissimo essere dei serial killer (o più probabilmente impiegati annoiati)…

View original post 322 altre parole

“Un lungo inverno con il Maestro del Legal Thriller”

È un libro da leggere mangiando bagel[5] davanti al camino, per rilassarsi e pensare che anche se ci lamentiamo ogni giorno c’è chi sta peggio, un romanzo da consigliare al nipote che sogna di diventare avvocato, al figlio un po’ ribelle, all’adolescente che per miracolo ha voglia di leggere.

Through The Mirror

Mark aveva undici anni e fumava saltuariamente già da due. Non cercava di smettere ma stava attento a non prendere il vizio. Preferiva le Kool, la marca del suo ex padre, ma sua madre fumava le Virginia Slim, due pacchetti al giorno, e in media Mark riusciva a fregarne dieci o dodici la settimana.[1]

 

Non so se vi è mai capitato di fissarvi con un autore o un genere, a me sì, nell’inverno della terza media, forse perché ero conscia di star per cambiare tutta la mia vita lasciando un indirizzo uguale per tutti e dovendo fare una scelta decisiva (che ovviamente ho sbagliato, ma come mi è venuto di prendere lo scientifico????), forse perché al supermercato stavano sempre al 25% di sconto, fatto sta che per mesi e mesi ho letto solo i legal thriller di John Grisham!

Tanto che per un po’ ho pensato di…

View original post 624 altre parole

“MA STASERA CHE GUARDIAMO? – episodio 2 (film thriller)”

Through The Mirror

Eccoci arrivati al secondo appuntamento con la nostra rubrica da cinefili: i film thriller.

Sicuramente uno dei genere più complessi da analizzare, così come da realizzare e apprezzare. Svariati sono i capisaldi a cui tutti si ispirano e con i quali si confrontano, innumerevoli sono i sottogeneri nei quali si suddividono e numerosi i tentativi di creare un film amato dal pubblico, ma cosa ci aspettiamo quando decidiamo di vedere un film di questo tipo?

Intrighi, misteri, suspance sono solo alcuni degli elementi che contraddistinguono questo genere, da fruitori vogliamo essere colti di sorpresa, stuzzicati da anticipazioni e aspettative che vengono man mano fomentate da colpi di scena, ansia crescente ed incertezza continua, un ritmo che incalza fino al tanto atteso punto di svolta.

E non importa se siamo arrivati anche noi alla soluzione qualche istante prima che ci venisse mostrata sullo schermo perché, con tutta probabilità, ci sarà quel…

View original post 975 altre parole

“I segreti possono trascinarti a fondo!”

Certo se le tre voci narranti del primo libro della Hawkins, La ragazza del treno, hanno confuso parecchi lettori che hanno abbandonato la sfida, immaginate con dieci! Ma il trucco è leggerlo come se fosse uno spettacolo o un enigma, un gioco da spiaggia. Impossibile non rimanere affascinati dall’attrazione fatale che sembra avere questo lago protagonista della storia, ed in particolare di quella parte chiamato “Lo stagno delle annegate” dove fin da tempi immemori donne di ogni età ed etnia sono morte affogate, per incidente, suicidio o omicidio…

Through The Mirror

 

 

 

 

60_dentro l'acqua Graphic by: Federica

« Non sei cambiata. Avrei dovuto saperlo. Anzi, in realtà lo sapevo. Hai sempre amato il mulino e il fiume, ed eri ossessionata da quelle donne, dalle cose che avevano fatto, da ciò che si erano lasciate alle spalle. E adesso questo. Oh Nel, sei davvero arrivata a tanto?»[1]

Questa credo possa definirsi per me l’Estate dei thriller, che è sicuramente uno dei generi che preferisco, ma di solito me li lascio per l’inverno, avvolta nelle coperte e con una bella cioccolata calda a consolarmi. Invece questa volta sono stata attratta dalla spiaggia, dal mare calmo e il vento quasi del tutto fermo per fare una bella scorpacciata di alta tensione emotiva.

Isolandomi dai pochi coraggiosi che sotto i 38° di questo infernale luglio giocavano a racchettoni e dalle famiglie numerose che tentavano di tenere a bada sette/otto bambini sotto due miseri…

View original post 574 altre parole

“Let’s play a GAME”

Isolation is what I perceive the most from this book. And it was nice to read it by the sea, surrounded by the sun, the waves, the happy people, and still feel the sense of anguish and loneliness of Ellie / Smudge … With Sia’s tormented voice * as the soundtrack …

Have you ever felt this way?

Through The Mirror

“Have you ever been afraid of being trapped in someone else’s life?”

bn

Having read this sentence, I was already virtually conquered. By now it i should be clear that I read everything but I have a predilection for thrillers, especially those with a psychological basis.

The identity loss is a theme that I particularly like and I think that is the reason why I follow the TV series Orphan Black with such passion. And for the same reason I was unable to separate myself from reading,“Beside Myself“, the fictional debut of the English Ann Morgan.

Two twins and a game that is as simple as it is dangerous: swap for a while and see if anyone notices that.

I believe that any homozygous couple has done it at least once, perhaps to avoid an interrogation, to test friends, or simply as a joke.

A game.

Nothing more.

But…

View original post 509 altre parole

“Facciamo un gioco…”

L’isolamento è quello che percepisco di più da questo libro. Ed è stato bello leggerlo al mare, circondata dal sole, dalle onde, dalla gente felice, e percepire comunque il senso di angoscia e solitudine di Ellie/Smudge… Con la voce tormentata di Sia* come colonna sonora…

Vi siete mai sentiti così?

Through The Mirror

*

“Hai mai avuto paura di restare intrappolata nella vita di qualcun’altra?”

bn Graphic by: Gioia

Letta questa frase, ero già praticamente conquistata. Ormai si sarà capito, leggo di tutto ma ho una predilezione per i thriller, specialmente quelli con una base psicologica.
La perdita di identità è un tema che mi piace particolarmente e credo sia per questo che seguo con tanto entusiasmo la serie tv Orphan Black. E per lo stesso motivo non sono riuscita a staccarmi dalla lettura di “La gemella sbagliata”, l’esordio letterario dell’inglese Ann Morgan.
Due gemelle e un gioco semplice quanto pericoloso: scambiarsi per un po’ e vedere se qualcuno ci fa caso.
Credo che qualsiasi coppia omozigote l’abbia fatto almeno una volta, magari per evitare un’interrogazione, per mettere alla prova gli amici, o semplicemente per scherzo.

Un gioco.
Niente di più.

Ma che succede se una delle due non vuole più tornare…

View original post 479 altre parole

“The truth will find you”

“The human brain is made up of approximately one hundred billion nerve cells connected to each other by more than one hundred thousand synapses. Individual thoughts are formed at an incredibly high speed, well before the mind can express them in verbal form “[1]

Through The Mirror

“The human brain is made up of approximately one hundred billion nerve cells connected to each other by more than one hundred thousand synapses. Individual thoughts are formed at an incredibly high speed, well before the mind can express them in verbal form “[1]

Do you ever get “called” by a book? He is there, on his shelf with many others, and when you pass it is as if it were whispering “take meeeeee, read meeeeee”.

I hope so or I begin to think I am hallucinating. Or maybe it’s just the post-book effect.

Anyway, three years ago I walked past a shelf and Wulf Dorn’s “The Psychiatrist” called me, seduced me into taking it. But then for one reason or another I kept it there, on my shelf to collect dust and time, without reading it. Until this winter, on a mostly rainy afternoon, while I was arranging…

View original post 253 altre parole

“La verità troverà te”

«Il cervello umano è composto all’incirca da cento miliardi di cellule nervose collegate fra loro da più di cento migliaia si sinapsi. I singoli pensieri si formano a una velocità incredibilmente alta, ben prima che la mente possa esprimerli in forma verbale»

Through The Mirror

51_ la psichiatra

«Il cervello umano è composto all’incirca da cento miliardi di cellule nervose collegate fra loro da più di cento migliaia si sinapsi. I singoli pensieri si formano a una velocità incredibilmente alta, ben prima che la mente possa esprimerli in forma verbale»[1]

Vi capita mai di essere “chiamati” da un libro? Se ne sta lì, sul suo scaffale insieme a tanti altri, e quando gli passi davanti è come se ti sussurrasse “prendimiiii, leggimiiii”.Spero di sì o comincio a pensare di avere le allucinazioni. O forse è solo l’effetto post libro.

«Sembri proprio spaventata, sembrava dire lo sguardo del gatto. “Ed è proprio come mi sento”»[2]

Ad ogni modo, tre anni fa sono passata davanti a uno scaffale e “La psichiatra” di Wulf Dorn, mi ha chiamata, sedotta fino a convincermi a prenderlo. Poi però per un motivo o per un altro l’ho tenuto lì, sul mio di…

View original post 295 altre parole