“Di più è meglio”

Capisco perché la mia prof. del Liceo ce lo diede da leggere a scuola, è come uno specchio sulla nostra anima, sui rancori e i conflitti che ci portiamo dietro, e come un faro di speranza che ci dice di lasciarci tutto il male alle spalle, sorridere, mettere i piedi nudi sul prato e osservare l’alba mentre il vento ci scompiglia i capelli e il cuore.

Through The Mirror

“Il risultato dell’armonia non è la somma delle libertà e della spontaneità di ognuno dei due, ma della sottrazione consensuale di una porzione della libertà e della spontaneità di tutti e due.”[1]

Immagine correlataHo sottolineato questa frase nel libro, la prima volta che l’ho letto, alle superiori. Ed oggi, che lo rileggo a distanza di quasi un decennio, mi sembra ancora molto onesta. Qualcuno penserà che io sia cinica, e forse è vero, ma ho sempre pensato che per avere un rapporto di coppia duraturo, bisogna rinunciare a qualcosa. Il punto è a cosa, e con quanto sacrificio.

Il libro è Apri le porte all’alba ed è di Elena Gianini Belotti[2], della quale non ho più letto nulla. Se non fosse che i prezzi sono in lire e qualcosina è cambiato, non ci renderemmo conto di leggere un libro ambientato alla fine del secolo passato. Ci sono…

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“Quel vento che scuote l’anima”

Dovrebbero spostare capodanno al 31 agosto, perché non è gennaio a portarsi via sogni e speranze, non è gennaio a portarsi via le giornate lunghe e le vacanze.
È settembre, con i suoi calendari scolastici, lavorativi, universitari. Col suo vento che illude perché sembra porti nuovi inizi e invece è sempre la solita solfa.

Through The Mirror

Questa sarà senza dubbio un’Estate che ricorderò per sempre, perché per la prima volta in 31 anni l’ho davvero subita.

Io, che normalmente scalpito per il suo arrivo, che la adoro, la venero e la invoco. Che ne faccio la mia Dea, la mia pace interiore e il mio rifugio.

Questo anno ho sofferto ogni giorno, ogni minuto, di questo caldo infernale ed esagerato, che toglieva il fiato e le forze. Dal quale nemmeno il mare dava refrigerio…

Nonostante tutto è stata una bellissima Estate, piena di esperienze positive, come la giornata che ho passato con una delle mie cuginette in un parco divertimenti, che mi ha fatto tornare bambina per un po’ e mi ha donato una serenità che non avvertivo da tempo immemore. Come quando è venuta la mia amica dal Nord e siamo state all’Escape Room, e proprio in quei giorni la vita della mia amica è…

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“Scrivere è un mestiere pericoloso!”

Ma, sarà che la persiana sbatte contro il vetro, i lampi illuminano quasi a giorno la stanza, le ombre disegnano sul muro scene di terrore, a me “Misery[1]” sta facendo morire di angoscia!!!
Riga dopo riga, mi sento sempre più dentro la storia, gemo, mi contorco, chiudo gli occhi e poi torno a leggere avidamente; sono tentata di interrompere ma ho paura degli incubi che potrei portarmi nel sonno.
E se sognassi Anne Wilkes[2] e tutte le torture che sta infliggendo al povero Paul Sheldon?
La trama non è poi così surreale come “The Dome”, “L’acchiappasogni” o “Carrie”. Niente alieni, bambole assassine o fenomeni sovrannaturali a mitigare le nostre ansie e consolarci con la chiara prospettiva del <>. No, qui i personaggi sono reali come noi! Veri, realistici. Niente magie vodoo, niente di extraterrestre.
Una fan psicopatica e uno scrittore stanco.

Through The Mirror

È Inverno, piena notte, il cielo ha deciso di venire giù a secchiate mentre si scatenano fulmini e tuoni. Un improvviso calo di corrente mi fa quasi urlare, mi trattengo a stento dal correre nel lettone dei miei come facevo da bambina. Ma non è certo il temporale a terrorizzarmi, è il libro che sto leggendo tutto d’un fiato alla debole luce dell’abat-jour nella casa dei nonni che scricchiola e cigola e già di suo mette ansia. Il libro l’ho iniziato poche ore prima, ma non riesco a staccarmene, nonostante il freddo, il sonno, l’angoscia che pagina dopo pagina mi sta salendo.

Avevo già letto romanzi di Stephen King, ma solitamente data l’eterna descrizione di ogni dettaglio, anche il più inutile, l’ansia non mi era mai salita. Nemmeno con IT, se non in un paio di scene. Il pregio di King è anche il suo difetto a…

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“Una Colonna Sonora per l’onnutuA”

La cosa affascinante, oltre alle atmosfere, è l’alternarsi dei narratori della storia, seppur non esplicitati, che integrano ognuno a modo loro, i vari intrecci, arricchendoli di dettagli e talvolta anche confondendo leggermente il lettore. Proprio come se qualcuno stesse raccontando la storia a voce e si perdesse in una parentesi personale.

Ottobre, con l’inizio dell’autunno, ed è subito libro e copertina🙃

Through The Mirror

Era Novembre, a casa di una amica di mamma, me lo ricordo come fosse ieri anche se sono passati circa quindici anni. Mi annoiavo aspettando che le due mamme si stancassero di ciarlare in cucina davanti al tea, mentre mio fratello e il suo amico giocavano in cameretta. Nonostante fossero del tutto fuori stagione, l’amica di mamma aveva preparato le fragole con la panna*, quindi la conversazione si sarebbe protratta ancora e ancora. Per tenermi buona mi diede la coppetta e mi disse che in salotto avrei trovato molti libri e che potevo prenderne quanti ne volevo, anche per portarli a casa.
Furono le parole magiche, da quel momento il tempo perse la sua importanza, mi sembrò anzi fin troppo poco quando circa due ore e mezza dopo, mi vennero a chiamare per tornare finalmente a casa.
In quella libreria trovai un libro che ancora oggi resta uno dei…

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“Il vero Capodanno”

L’anno scorso scrivevo questo: E niente, sei tornato. Come ogni anno. Non ci si può fare molto... Che poi non è nemmeno colpa tua, non hai scelto tu di essere proposto come l'inizio della fine. Non hai scelto di essere un lunghissimo lunedì. Non hai certo deciso di avere la responsabilità di chiudere l'estate, né … Continua a leggere “Il vero Capodanno”

“Vento, Violini & Spezie”

Ancora il mio preferito…

Through The Mirror

«…le sue pagine palpitarono come le ali di una farfalla a cui viene restituita la libertà, sprigionando una nuvola di polvere dorata… ebbi la sicurezza che quel libro mi aveva atteso per anni, probabilmente prima che io nascessi.»[1]

 

fall-leaves-autumn-gif-1 Il vento ulula e si insinua sotto i porticati, alza le gonne, scompiglia i capelli, crea vortici nei prati portandosi dietro foglie gialle, rosse e marroni, spinge le nuvole, ingrossa i mari. Poi improvvisamente smette e al suo posto arriva la pioggia, lenta, annoiata, riempie gli spazi col suo odored’Autunno facendo scivolare le gocce sui vetri, sporca gli oggetti e lava via i peccati.

In quest’atmosfera, trovate labiblioteca più vicina, una di quelle vecchie con l’odore dei libri che si sente già dall’atrio, sì, non fate quella faccia, esistono ancora, poche, ma ci sono!, preparate una bella colonna sonora e lasciate che la fantasia vi trasporti…

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“Progresso o Abominio?: Il Terzo Gemello”

Metà Ottobre, rifugiata dai nonni in un weekend che si prospettava cupo e piovoso, e che non ci avrebbe permesso – a me e i miei cugini – di giocare in cortile, col vento che ululava per la tromba delle scale che porta a casa dei miei zii, con i miei cugini che dovevano finire … Continua a leggere “Progresso o Abominio?: Il Terzo Gemello”

“Quel vento che scuote l’anima”

Questa sarà senza dubbio un’Estate che ricorderò per sempre, perché per la prima volta in 31 anni l’ho davvero subita. Io, che normalmente scalpito per il suo arrivo, che la adoro, la venero e la invoco. Che ne faccio la mia Dea, la mia pace interiore e il mio rifugio. Questo anno ho sofferto ogni … Continua a leggere “Quel vento che scuote l’anima”