“Un Aquilone color Malinconia”

È straordinario, e spaventoso, quanto sia ancora attuale, quanto rileggendolo ci si riveda ancora e ancora in quel clima, in quell’odio, in quella fatica.
Non è un romanzo per deboli di cuore. E’ duro e onesto. A tratti crudele. E allo stesso tempo poetico, dolce. Questo romanzo va letto e riletto per la poesia, per gli argomenti e le emozioni che trasmette. Avvinghiati a una copertina e una bevanda calda consolatrice, circondati da pacchi di fazzoletti.

Through The Mirror

Lo scrittore francese Victor Hugo scriveva della malinconia che è “la gioia di sentirsi tristi”. Si potrebbe definire come il desiderio, in fondo all’anima, di qualcosa che non si ha mai avuto, ma di cui si sente dolorosamente la mancanza. 

C’è stato un Autunno in cui non sono stata molto bene, non facevo in tempo a riprendermi da un’influenza che me ne veniva un’altra.
Capita a tutti prima o poi nella vita, non è niente di preoccupante. Lo diventa però, se è l’Autunno dell’ultimo anno di liceo, nel quale tutti i professori infieriscono e ti terrorizzano ricordandoti (come se non fosse chiaro!) che quello è l’anno della maturità e non puoi fallire.
Poca pressione, insomma.

Perciò essere relegata a letto, smocciolante, poche settimane dopo l’inizio delle lezioni mi aveva messo in uno stato di agitazione. Non solo, improvvisamente la voglia di scappare dalla scuola e intraprendere finalmente il…

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“Una lunghissima Estate (con un’ «Amica Geniale»)”

A volte la vita è complicata quanto un romanzo. Perfino di più. Quindi niente di quello che troviamo scritto in questa tetralogia ci stupisce o ci sconvolge, ma la sua forza sta proprio nel realismo, nella capacità di svelarci ciò che era già davanti ai nostri occhi.

Through The Mirror

Siete mai stati a Sorrento in Luglio? con il profumo di limone che si espande dappertutto, si mescola col mare, col pesce, con le fritture degli ambulanti, coi biscotti appena sfornati.
Siete mai stati su una delle meravigliose terrazze a guardare il Golfo, sorseggiando limoncello* e gustando la mozzarella in carrozza[1]o altre specialità?
No?
Che aspettate?
La vita è una e qualche sfizio bisogna pur toglierselo!

L’estate è ancora lontana seppur le prime giornate di caldo intenso si facciano sentire –accompagnate poi da tre o quattro giorni di pioggia e freddo. – Ma, prenotando ora, forse, una gita sulla costiera non vi verrà a costare un rene.
C’è qualcosa di magico nel profumo dei limoni al tramonto.

«Noi, qui a Napoli, non abbiamo bisogno di un Don Chisciotte,con tutto il rispetto per Don Chisciotte.
Non abbiamo bisogno di batterci contro i mulini a vento…è solo coraggio sprecato.

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“I curiosi viaggi della mia biancheria”

Primo step: farsi salire un groppo in gola
Secondo step: scendere affannosamente le scale
Terzo step: individuare il portone dell’appartamento in questione e suonare il campanello
.. attesa ..
Quarto step: risuonare il campanello
… ho iniziato a sentire uno strano rumore di passi accompagnato, a ritmo, da un rumore più sordo, tipo un bastone o qualcosa di simile.. “Chiii èèèè???” una sottile e vegliarda vocina mi aveva fatto intuire di avere dall’altro lato della porta un’anziana e (chediomelandibuona) gentile signora! (Aaaaalllelujahhh)

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Risultati immagini per black hole gifTra i tanti miei difetti, quelli che mi fanno capitombolare più spesso in esperienze imbarazzanti ci sono sicuramente la mia sbadataggine e la mia disattenzione. Qualche giorno fa ho perso una pennetta USB davanti al portone del mio palazzo e se non fosse stato per un avviso attaccato al vetro dell’ingresso, penso che neanche oggi mi sarei ancora accorta che mi era caduta dalla borsa.

Nella mia stanza, un giorno sì e uno no, ci metto almeno mezz’ora per ritrovare le pantofole. Ho perso il conto delle volte che ho preso in pieno un palo mentre cammino su un marciapiede o delle disavventure che mi sono capitate per guardare le vetrine (questo sarà un altro racconto.. forse!). Tornando a ciò che perdo, è impresso ormai nella mia mente quella volta in cui mi sono persa anche.. ehm.. le mutande (oops! l’ho scritto davvero?!) No, non sto per ricordare una partita…

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“…Nelle ‘puntate’ precedenti…”

In attesa di nuove (dis) avventure da raccontare, e credetemi ne sto vivendo, devo solo trovare il tempo di metterle nero su bianco, ecco per chi avesse curiosità qualche vecchia storia.

Buon weekend💟

Through The Mirror

Qualche giorno fa ho fatto un recap di tutti gli articoli- consiglio che ho scritto, per fare un po’ di ordine soprattutto nella mia testa (dura); l’ho trovato rilassante e ho deciso di farlo anche con il resto dei miei scritti (e di quelli dei miei compagni di disavventura); nel corso di questi mesi ho trattato argomenti vari ed eventuali, lasciandomi trasportare dai ricordi, dall’umore e dall’ispirazione.
Sono tutti avvenimenti realmente accaduti, riflessioni, pensieri messi nero su bianco in ordine sparso.

Qui, ora, provo invece a dargli un senso almeno per argomento, così se avete qualche commento da fare, qualche opinione da scambiare, sarà più semplice.

Spero.

Risultati immagini per love gifSull’amore o giù di lì

Dio ci salvi da Cupido    (Gioia)
Mi stai friendzonando?!?! (Gioia)
– Mai ordinare pollo al Primo Appuntamento (Gioia)
L’importanza dello Spazzolino (Federica)
– Se ti dà del Tenero, non c’è del tenero

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“Un solo buon proposito”

È dalle 09.30 di stamattina che friggo. Le mie origini campane sono finalmente uscite fuori. Piovono Polpette finger food. E, mentre addobbo casa stile serata degli Oscar, metto steso l'abito elegante, scelgo trucco e tacchi, ripenso ai 365 giorni appena trascorsi. Mi stupisce sempre la velocità con cui passano le ore i giorni e i … Continua a leggere “Un solo buon proposito”

“C’era una volta (e c’è ancora)”

C’era una volta, in una landa a forma di stivale, una ragazza perplessa sul perché nonostante fossero inette e di cattivo esempio per le bambine, le principesse delle favole sconfiggessero sempre i villains.

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C’era una volta, in una landa a forma di stivale, una ragazza perplessa sul perché nonostante fossero inette e di cattivo esempio per le bambine, le principesse delle favole sconfiggessero sempre i villains.

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Salvata Aurora che poverina è stata relegata a vivere con tre imbranate “zie” ai confini della civiltà e bandita dal Reame quando sarebbe bastato dirle <<Ciccia sei stata maledetta perché siamo così cretini che non abbiamo invitato la più potente strega dell’Universo al tuo battesimo, quindi stai lontana dagli arcolai!>>, e invece, ignara e confusa, come ogni adolescente che si rispetti appena può cerca di scappare dalla vita noiosa che conduce; e il suo coraggioso principe Filippo che tutto sommato la sua gloria se la guadagna cavalcando fra i rovi e sconfiggendo il drago

ficent Graphic by: Gioia

(forse sono stata l’unica bambina a piangere per la morte di Malefica), strappando al pericolo non solo…

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“Tutte le VIE portano a Roma, le PIAZZE no”

Cominciamo così a vagare in tondo per la piazza come anime in pena, leggendo ad uno ad uno i nomi delle vie…..

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Sono i primi giorni di settembre, l’estate è quasi giunta al termine e così anche il mio lavoro di animatore per bambini in un centro estivo. Dopo mesi di caldo devastante, incendi, siccità ed altre piaghe d’Egitto che solo Roma d’estate sa regalare, finalmente arriva la pioggia… e decide di farlo quando il centro estivo è ancora in piena attività.

Risultati immagini per so hot gifPigiati nell’unico spazio coperto disponibile, i pochi bambini rimasti hanno bisogno di un’attività che li tenga impegnati prima che perdano la pazienza e devastino l’intera struttura.

I più piccoli vengono subito distratti con una scatola di colori e scopriamo così che per i giovanissimi millennials disegnare e fare aeroplanini di carta non è ancora obsoleto. La fascia 6-8 invece, già organizzata con gameboy connessi fra loro e carte di Yugi-Oh, proclama la propria indipendenza. Rimangono da intrattenere gli over 9, pubblico difficile per definizione, nella fase “sono troppo grande per…

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“Di Uscite Infelici…”

Detta così sembra che avessi fatto un capitombolo alla Groucho Marx, ma inciampare in un gradino e farne un altro paio saltandoli non mi sembra proprio una scenetta da slapstick comedy! Ma lei?? Gentile signora? Giusto una mia gaffe doveva ricordarsi come se fosse qualcosa che caratterizza la mia persona?

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Le uscite infelici sono la versione soft delle figure di me**.., potrebbero essere assimilate alle gaffe, ma mentre quest’ultime hanno la possibilità, seppur insolita, di consumarsi in un contesto divertente e non solo imbarazzante, le uscite infelici colpiscono come lo sguardo di Medusa e fanno restare di sasso la loro vittima. La loro peculiarità è che sbucano fuori in un momento del tutto inaspettato, e possono cambiare in modo radicale il mood della conversazione delle due parti coinvolte. L’artefice dell’uscita infelice può mordersi immediatamente la lingua dopo aver pronunciato le tristi parole, oppure può continuare fiero con il proprio discorso, non rendendosi conto di aver in qualche modo ferito il proprio interlocutore.
Quest’ultimo, dal suo canto, ha di fronte a sé una vastissima rosa di reazioni, dettate da diversi fattori, come la propria indole, l’entità dell’offesa, ed il rapporto che intercorre fra i due.
Mettiamo il caso, però, che chi…

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